Prosegue sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari il Mondiale di Formula 1 2021. Dopo il weekend del Bahrain, che ha visto nuovamente il campione del mondo in carica Hamilton finire davanti a tutti, la rassegna iridata si sposta in Europa per la prima tappa della stagione nel Vecchio Continente. In attesa del semaforo verde del Gran Premio di San Marino, andiamo a scoprire la storia e l’albo d’oro della Formula 1 a Imola.

La storia dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari

Era il settembre del 1980 quando la Formula 1 fece tappa per la prima volta all’autodromo di Imola. Il Gran Premio d’Italia, che si correva solitamente a Monza, andò invece in scena per quella stagione all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per l’appunto. La dodicesima tappa delle quattordici in programma nel Mondiale 1980 venne vinta da Nelson Piquet a bordo della Brabham davanti alla Williams dell’australiano Alan Jones, che avrebbe poi vinto il titolo iridato proprio davanti al brasiliano.

Il circuito di Imola, per la Formula 1, è tristemente noto a causa dell’incidente in cui perse la vita il pilota brasiliano Ayrton Senna il 1° maggio del 1994. In quel weekend, nel corso delle qualifiche del 30 aprile, morì anche l’austriaco Roland Ratzenberger. I drammatici fatti di quell’edizione del GP di San Marino spinsero gli organizzatori ad apportare sostanziali modifiche al tracciato, ricostruito per il 70%.

Il GP di San Marino in F1 è stato presente nel calendario iridato fino al 2006, per poi tornare in programma, dopo 14 anni di assenza, nella scorsa stagione con il nuovo nome di Gran Premio dell’Emilia Romagna.

Le caratteristiche del GP di Imola

Il circuito di Imola si sviluppa per quasi cinque chilometri di lunghezza, per un totale di 19 tornanti. La ricostruzione del circuito, in seguito ai tragici incidenti del 1994, ha coinvolto le due celebri curve “Tamburello” e “Villeneuve”, che sono state sostituite con altrettante varianti. Modifiche sono state apportate anche ai tornanti “Piratella”, “Variante Bassa” e “Rivazza”. Proprio la variante Tamburello fu teatro dell’incidente che risultò fatale a Senna nel 1944, mentre in quella Villeneuve perse la vita Ratzenberger. Entrambe le curve sono state sostituite con tornanti più lenti che garantiscono una maggiore sicurezza per i piloti.

L’albo d’oro della Formula 1 a Imola

Il pilota che ha vinto di più sulla pista dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è Michael Schumacher, primo alla bandiera a scacchi su questo tracciato per sette volte in carriera. Dietro di lui, con tre vittorie, Ayrton Senna, che perse la vita proprio nel giorno del primo successo del tedesco a Imola.

Solo una volta il GP di Formula 1 a Imola è stato vinto da un pilota italiano: era il 13 maggio del 1990 quando Riccardo Patrese, a bordo della Williams, vinse davanti alla McLaren di Gerhard Berger e alla Benetton Ford di un altro italiano, Alessandro Nannini.

Per quanto riguarda, invece, l’albo d’oro costruttori, in testa alla classifica con otto successi a testa ci sono la Ferrari e la Williams. Segue la McLaren con sei vittorie. L’ultima edizione di questo gran premio è stata vinta il 1° novembre del 2020 da Lewis Hamilton a bordo della Mercedes. Nel GP dell’Emilia Romagna di quest’anno, dunque, il campione britannico proverà a replicare quel successo e la vittoria in Bahrain, ottenuta nella prima gara di questo Mondiale.