Campione del mondo per tre volte in Formula 1 nel corso degli anni Ottanta, festeggia oggi i suoi 68 anni Nelson Piquet, l’ex pilota brasiliano che con le sue prestazioni in pista si è guadagnato di diritto un posto nel gotha delle corse sulle quattro ruote. Dalla prima volta su una monoposto ai titoli iridati, ripercorriamo la carriera e i successi della stella di Rio de Janeiro in occasione del suo 68° compleanno.

Dal tennis alla passione per i motori

Con il padre ex giocatore di tennis, il giovane Piquet si approccia naturalmente a questo sport prima di seguire, a partire dall’età di 14 anni, la sua vera vocazione: i motori. Come tutti i ragazzi che si approcciano al mondo delle corse, anche Nelson parte al volante dei go-kart. Consapevole della disapprovazione del padre, però, la nuova passione rimane clandestina, almeno fino a quando il suo talento comincia a fare troppo rumore per continuare a rimanere nascosto. Non basta lo pseudonimo che usa alle corse, “Piket”, derivato dal cognome della madre, per mantenere il segreto: e così il padre, di tutta risposta, lo spedisce a studiare in California.

Dopo essere tornato a casa un anno più tardi, Piquet perde il padre, scomparso nel 1974. Il richiamo delle corse è troppo forte e, dopo essere tornato in pista, vincerà il campionato brasiliano di Formula Super Vee nel 1976. È questo il momento in cui Piquet comprende che per dare una svolta alla propria carriera deve cominciare a correre fuori dai confini nazionali. Così, su consiglio di Emerson Fittipaldi, primo campione del mondo brasiliano di Formula 1, si trasferisce in Europa, precisamente a Novara, partecipando al campionato continentale di Formula 3. È il 1977 e l’anno successivo ci sarà il grande e agognato salto in Formula 1.

I titoli iridati degli anni Ottanta

L’esordio di Piquet in Formula 1 è piuttosto travagliato: corre il suo primo gran premio in Germania al volante di una Ensign Ford, ma è costretto al ritiro per un guasto tecnico. Partecipa ad altre tre gare a bordo di una vecchia McLaren M23, collezionando altri due ritiri e un nono posto al gran premio d’Italia, prima di trovare un accordo con la scuderia britannica Brabham arrivando undicesimo in Canada, ultima tappa del mondiale.

Il passaggio al nuovo team rappresenta la svolta nella carriera di Nelson Piquet. Con la Brabham si laureerà campione iridato nel 1981, al termine di un’annata tiratissima, in cui vincerà il titolo con appena un punto di vantaggio sull’argentino Carlos Reutemann. Dopo un travagliato 1982 in cui chiuderà undicesimo, Piquet torna sul tetto del mondo con la sua Brabham nel 1983 davanti al campione francese Alain Prost, staccato di appena due punti.

Per vedere di nuovo Piquet campione del mondo bisogna attendere quattro anni. Nel 1987 il pilota brasiliano guida una Williams, team al quale è approdato un anno prima, vincendo il Mondiale davanti a Nigel Mansell e al connazionale Ayrton Senna. Con questo successo Piquet diventa il primo brasiliano a conquistare tre titoli di Formula 1. Quattro anni più tardi Piquet e Senna condivideranno questo record, in seguito al terzo successo iridato di Ayrton nel 1991, lo stesso anno in cui Piquet dirà addio al mondo delle corse.

Nelson Piquet oggi

Una volta ritiratosi dalle corse, Piquet è tornato in Brasile per dedicarsi all’imprenditoria, potendo contare su un buon patrimonio immobiliare. Tra le tante attività, ha allestito una scuderia tutta sua, la Piquet Sports, per le formule minori. Per quanto riguarda la vita privata, all’inizio della sua carriera è stato sposato con Maria Clara Vassallo dalla quale ha avuto un figlio, Geraldo. La coppia si è separata nel 1983 e Piquet ha iniziato una nuova relazione con Sylvia Tamsma, con cui ha avuto un figlio, Nelson Piquet Jr che ha seguito le orme del padre laureandosi primo campione di Formula E e due figlie, Kelly e Jùlia. Piquet, attualmente, è sposato con Viviane Leão e ha avuto con lei altri due figli: Pedro e Marco. Al tre volte campione del mondo brasiliano è intitolato anche un circuito a Brasilia: l’Autodromo Internacional Nelson Piquet. Oggi Nelson Piquet spegne 68 candeline e non c’è modo migliore per celebrarlo che ricordare, ancora una volta, le imprese della freccia verdeoro.