Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 28 Ottobre 2019
Gli allenatori italiani all’estero non solo hanno esportato il nostro calcio oltre confine, ma sono riusciti anche a tradurre la loro esperienza in successi e trofei, dando lustro e prestigio ad un intero movimento. Da Giovanni Trapattoni a Carlo Ancelotti, conosciamo allora gli allenatori nostrani che hanno vinto più titoli oltre confine nel corso della loro carriera o hanno compiuto imprese entrate nella storia dei club che hanno guidato.
Allenatori italiani: l’esperienza di Giovanni Trapattoni
Grazie ai suoi successi in tre campionati diversi oltre a quello nostrano, Giovanni Trapattoni è uno degli allenatori italiani più vincenti anche all’estero. L’esperienza che tutti ricordano meglio è sicuramente quella al Bayern Monaco, ma Trapattoni ha vinto anche il campionato austriaco con il Salisburgo e ha trionfato nella Primeira Liga con il Benfica.
In Germania approda nel 1994 sulla panchina del Bayern, ma la sua prima esperienza con i bavaresi dura solo un anno. Seguirà una breve parentesi a Cagliari, anch’essa di un anno e il ritorno in Germania, ancora con il Bayern, con cui vincerà il campionato e la Coppa di Lega tedesca nel 1997 e la Coppa di Germania nel 1998.
In Portogallo sbarca nel 2004 e la sua unica stagione con il Benfica gli basta per mettere in bacheca un altro campionato, che mancava al club di Lisbona da 11 anni. E dopo la sfortunata parentesi di un anno a Stoccarda (2005-2006), aggiunge alla sua collezione anche il titolo nazionale austriaco sulla panchina del Salisburgo nel 2007. Si tratta di un trofeo storico, perché lo rende l’allenatore italiano più vincente a livello di squadre di club.
Allenatori di calcio italiani: tutti i titoli di Carlo Ancelotti
Quando si parla di allenatori di calcio italiani più vincenti all’estero non si può non citare, poi, Carlo Ancelotti. Dopo aver vinto tutto sulla panchina del Milan, il tecnico emiliano decide di ripartire da quella che è e sarà ancora una vera e propria colonia calcistica italiana all’estero: il Chelsea.
Da Londra, prima di lui, sono passati, infatti, Zola, Vialli, Casiraghi, Di Matteo, Cudicini, Ranieri e altri italiani arriveranno anche dopo Ancelotti. In questo club trascorre due stagioni, dal 2009 al 2011, vincendo una Premier League, un Community Shield e una Coppa d’Inghilterra subito al suo primo anno. Diventa, così, il primo allenatore italiano a vincere il campionato inglese e il secondo straniero a farlo nella stagione d’esordio, dopo il portoghese Josè Mourinho.
Nonostante l’esonero della stagione successiva, Ancelotti non perde la voglia di allenare il suo calcio all’estero e si trasferisce a Parigi. Arriva sulla panchina del Psg nel 2011 a stagione in corso, senza riuscire a sollevare un trofeo. Si riscatterà l’anno successivo arricchendo il suo palmarès anche con un campionato francese. Dopo Parigi, è tempo di un’altra capitale: Madrid, sponda Real. Qui, nel 2014, solleva la “Decima”, la tanto agognata decima Champions League nella storia del club. Seguirà un’altra esperienza vincente, sulle orme del Trap, al Bayern dove porterà a casa una Bundesliga e due Supercoppe di Germania tra il 2016 e il 2017.
Gli altri grandi allenatori italiani all’estero: le imprese di Mancini, Di Matteo e Ranieri
Pur non essendo gli allenatori italiani più titolati all’estero, ci sono tecnici che con le loro vittorie hanno comunque scritto pagine molto importanti nella storia dei club che hanno allenato. È il caso, ad esempio, di Roberto Mancini che riporta la Premier League a Manchester sponda City nel 2012, 44 anni dopo l’ultima volta.
O di Claudio Ranieri che, dopo averlo salvato dalla retrocessione, trascina il Leicester alla conquista nel primo campionato inglese della sua storia nel 2016. Come dimenticare, infine, la cavalcata di Roberto Di Matteo in Champions League con il Chelsea. Arrivato a stagione in corso al posto dell’esonerato André Villas Boas, nel 2012 conquista la prima “Coppa dalle grandi orecchie” nella storia dei Blues, battendo nella finale di Monaco di Baviera il Bayern ai calci di rigore.
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