Negli Stati Uniti lo sport si ferma per aderire alle proteste del movimento Black Lives Matter dopo l’ennesimo caso di violenza da parte della polizia nei confronti di cittadini afroamericani. Questa volta le manifestazioni sono partite dal Wisconsin perché a Ketosha due poliziotti hanno sparato a un 29enne di colore, Jacob Blake, che non potrà più camminare. Gli hanno sparato alle spalle mentre l’uomo cercava di rientrare nella sua auto dove c’erano i suoi tre figli piccoli.

L’episodio è avvenuto domenica e da quel giorno a Ketosha le proteste non si fermano, ci sono state anche delle vittime tra i dimostranti e un ragazzo bianco di 17 anni è stato arrestato per omicidio volontario. Questo evento sta coinvolgendo anche il mondo dello sport. La protesta è partita dai Milwaukee Bucks, che sono “geograficamente” i più vicini a quanto accaduto, ma anche le altre squadre di basket hanno aderito all’iniziativa di non scendere in campo ieri per gara 5 del primo turno dei playoff NBA e così tre partite sono state rinviate: Milwaukee Bucks-Orlando Magic, Houston Rockets-Oklahoma City Thunder e Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers.

Contemporaneamente, la tennista Naomi Osaka ieri sera ha deciso di fare la sua parte e ha annunciato di non voler scendere in campo per la semifinale contro Elise Mertens in programma per oggi. Osaka, attraverso i suoi canali social, ha spiegato: “Come molti di voi sapranno, dovevo giocare la mia semifinale domani. Tuttavia, prima che essere un’atleta, sono una donna di colore. E come donna di colore credo che ci siano cose più importanti cui prestare attenzione piuttosto che guardarmi mentre gioco a tennis. Non credo succederà nulla di drastico se non gioco, ma iniziare una conversazione in uno sport principalmente bianco è un passo nella giusta direzione. Guardare il continuo genocidio della gente di colore per mano della polizia mi dà il voltastomaco. Non ne posso più di vedere spuntare un nuovo hashtag ogni giorno e sono stanca di ripetere sempre i soliti discorsi. Quando ne avremo abbastanza?”.

Nel tabellone maschile del Western & Southern Open ieri sera sono scesi in campo Milos Raonic e Filip Krajinovic, rispettivamente numero 30 e 32 del ranking ATP. Il canadese ha vinto in rimonta e dopo il match ha detto: “Avevo pensato di non scendere in campo, ma per come è fatto il tennis sarebbe stato un walkover. Non basta indossare un’adesivo, bisogna fare qualcosa che davvero crei un disagio tangibile”.

Nella serata newyorkese, ossia nella notte italiana, ATP, WTA e USTA hanno deciso di diffondere un comunicato stampa congiunto per annunciare la decisione di rinviare a domani tutte le partite che erano in programma oggi: “Come sport, il tennis prende una posizione collettiva contro le disuguaglianze razziale e l’ingiustizia sociale che ancora una volta è stata catapultata alla ribalta negli Stati Uniti. La USTA, l’ATP Tour e la WTA hanno deciso di riconoscere questo momento storico sospendendo il Western&Southern Open giovedì 27 agosto. Le partite ricominceranno venerdì 28 agosto”.

Western & Southern Open: la situazione nel tabellone femminile

Nel tabellone femminile del Western & Southern Open oltre a Naomi Osaka, testa di serie numero 4, ed Elise Mertens, numero 14 del seeding, in semifinale sono arrivate anche la britannica Johanna Konta, testa di serie numero 8, e la bielorussa Victoria Azarenka.

Per quanto riguarda il percorso di Osaka, la giocatrice nipponica, attualmente numero 10 del ranking mondiale, ha superato ai sedicesimi di finale la ceca Karolina Muchova (numero 26 WTA) in rimonta 6(5)-7, 6-4, 6-2. Agli ottavi Osaka ha incontrato la testa di serie numero 16 e numero 25 del mondo, l’ucraina Dayana Yastremska, e l’ha battuta nettamente 6-3, 6-1 in poco più di un’ora. Ai quarti è arrivato il successo contro la testa di serie numero 12 e numero 20 WTA, l’estone Anett Kontaveit, anche in questo caso in rimonta 4-6, 6-2, 7-5, in quasi due ore.

Elise Mertens, numero 22 del ranking WTA, ha cominciato il suo cammino dai trentaduesimi di finale e ha eliminato in sequenza: la svedese Rebecca Peterson (numero 46 WTA) per 6-0, 6-2; la francese Kristina Mladenovic (numero 43 WTA) per 6-1, 6(5)-7, 6-3; la russa Veronika Kudermetova (numero 41 WTA) per 6-2, 6-3; l’americana Jessica Pegula (numero 83 WTA) per 6-1, 6-3.

Dall’altra parte del tabellone Johanna Konta, che, come Osaka, ha usufruito di un bye al primo turno, nel secondo ha eliminato la belga Kirsten Flipkens (numero 79 WTA) per 6-2, 6-0, poi ha fatto fuori la russa Vera Zvonareva (attualmente numero 270 del ranking mondiale) per 6-4, 6-2 e ai quarti ha avuto la meglio sulla greca Maria Sakkari (numero 21 WTA) per 6-4, 6-3.

Victoria Azarenka, attualmente numero 59 del ranking WTA, ma ex numero 1 del mondo, nel primo turno ha eliminato la testa di serie numero 15, la croata Donna Vekic (numero 24 WTA) piuttosto nettamente, 6-2, 6-3. Ai sedicesimi di finale è arrivato il successo contro la francese Caroline Garcia (numero 49 WTA) per 6-2, 7-6(8). Agli ottavi un’altra vittoria contro una francese, Alizé Cornet (numero 60 WTA), battuta per 6-4, 7-5. Infine ai quarti di finale il successo per 7-6(9), 6-2 contro la numero 39 del ranking, la tunisina Ons Jabeur.

Western & Southern Open: la situazione nel tabellone maschile

Nel tabellone maschile del Masters 1000 di Cincinnati, quest’anno eccezionalmente ospitato a Flushing Meadows, sono rimasti in gioco il numero 1 del mondo e del seeding Novak Djokovic, il suo avversario della semifinale, lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, che è testa di serie numero 8 e numero 12 del ranking ATP; dall’altra parte del tabellone troviamo il numero 4 del seeding (e 6 ATP), il greco Stefanos Tsitsipas, e il canadese Milos Raonic, numero 30 del mondo.

Djokovic finora ha affrontato ed eliminato il lituano Ricardas Berankis (numero 72 ATP) per 7-6(2), 6-4; l’americano Tennys Sandgren (numero 55 ATP) per 6-2, 6-4; il tedesco Jan-Lennard Struff (numero 34 ATP) per 6-3, 6-1. Il serbo è ovviamente il favorito per la vittoria finale del torneo.

Roberto Bautista-Agut ha cominciato il suo cammino battendo il numero 50 del ranking, il francese Richard Gasquet, per 7-5, 6-1. Al terzo turno ha fatto fuori la testa di serie numero 11 (numero 16 ATP), il russo Karen Khachanov, battendolo in rimonta 4-6, 6-3, 6-2. Ai quarti è arrivato il successo, di nuovo in rimonta, per 1-6, 6-4, 6-3, contro la testa di serie numero 3 nonché numero 5 del mondo, il russo Daniil Medvedev.

Nella parte bassa del tabellone Stefanos Tsitsipas ha cominciato battendo 6-1, 6-3 il numero 124 del ranking, il sudafricano Kevin Anderson. Agli ottavi il greco ha battuto 7-6(2), 7-6(4) l’americano John Isner, numero 21 ATP e numero 16 del seeding. Ai quarti è arrivato il passaggio del turno contro un altro americano, Reilly Opelka, numero 39 del mondo, che, mentre era sul 6-5 nel primo set, si è dovuto ritirare a causa di un problema ai ginocchio destro. Opelka agli ottavi aveva eliminato Matteo Berrettini, l’italiano numero 8 del ranking ATP e testa di serie numero 6 a New York, battuto per 6-3, 7-6(4) in un’ora e 16 minuti di gioco.

Milos Raonic è l’unico dei quattro semifinalisti a essere partito dal primo turno, i trentaduesimi di finale, vincendo con un doppio 6-4 contro l’americano numero 45 ATP Sam Querrey. Ai sedicesimi il canadese si è imposto 6-3, 7-5 contro il britannico Daniel Evans (numero 28 ATP). Agli ottavi Raonic ha avuto la meglio contro la wild card Andy Murray, ex numero 1 del mondo attualmente numero 134 del ranking ATP, battuto con un doppio 6-2 in un’ora e mezza di gioco. Infine ai quarti è arrivata la vittoria in rimonta per 4-6, 7-6(2), 7-5 contro il serbo Filip Krajinovic, numero 32 del ranking ATP.