Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 11 Settembre 2020
L’11 settembre festeggia il compleanno Nicola Pietrangeli, considerato il più grande tennista nella storia del movimento sportivo italiano. Ad oggi l’ex campione nato a Tunisi detiene ancora il record mondiale sia di incontri disputati che di vittorie in Coppa Davis. Per celebrare i suoi 87 anni, andiamo allora a ripercorrere la carriera e i successi del grande tennista: dalle prime apparizioni agli Internazionali d’Italia fino al successo in Coppa Davis da capitano della Nazionale azzurra.
Le prime apparizioni di Pietrangeli da tennista
Nato e cresciuto in Tunisia, Nicola Pietrangeli sopravvive ai bombardamenti nella capitale durante la Seconda Guerra Mondiale. Espulso dal Paese, si trasferirà con la famiglia a Roma per iniziare una nuova vita. La scelta della cittadinanza italiana è un primo simbolico passo, la seconda svolta è l’innamoramento per il tennis, preferito al calcio che pure aveva iniziato a praticare da giovane.
La prima apparizione sul campo risale al 1952, quando il campione in erba debutta agli Internazionali d’Italia ad appena 18 anni. Come spesso capita nello sport il battesimo del fuoco è molto duro e Pietrangeli perde al primo turno dal belga Peten. Avrà modo di rifarsi con gli interessi. A due anni di distanza dell’esordio agli Internazionali, farà il suo debutto anche in Coppa Davis e in alcuni dei tornei più prestigiosi del circuito.
I successi di Nicola Pietrangeli al Roland Garros
Pietrangeli nel tennis vive il suo periodo d’oro a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1959, infatti, trionfa per la prima volta al Roland Garros, diventando il primo italiano a conquistare il titolo sulla terra battuta francese. Anche se l’era Open non è ancora iniziata e i tennisti professionisti non sono ancora ammessi a questi tornei, il successo di Pietrangeli ha comunque una portata storica per il tennis italiano, anche e soprattutto alla luce di quello che sarà. Perché dopo di lui, ad oggi, solo Adriano Panatta e Francesca Schiavone sono riusciti a eguagliare l’impresa trionfando al Roland Garros.
Come se non bastasse, Pietrangeli bissa il successo nel 1960 battendo in finale il cileno Luis Ayala al termine di una vera e propria battaglia lunga cinque tiratissimi set. La terza gioia consecutiva in Francia, però, gli viene negata dallo spagnolo Manuel Santana che lo batte in cinque set l’anno successivo, nel 1961.
La semifinale a Wimbledon e le due finali di Coppa Davis
Nel frattempo, nel 1960, arriva sino alle semifinali di Wimbledon dove, pur tenendo testa per larghi tratti a Rod Laver, deve arrendersi al quinto set. Ad oggi, però, quello del tennista nato a Tunisi è il miglior risultato azzurro sull’erba londinese. Anche con l’Italia, le ambizioni di Pietrangeli devono fare i conti con il campione australiano.
La Nazionale azzurra, formata dalla coppia Pietrangeli-Sirola, infatti, conquista la finale di Coppa Davis per due anni di fila, nel 1960 e nel 1961, ma in entrambe le occasioni deve accontentarsi dell’argento. L’Australia guidata da Rod Laver e Roy Emerson si dimostra semplicemente troppo forte. Ma anche in questo torneo, Pietrangeli avrà modo di rifarsi, seppur in un’altra veste e non più in quella di giocatore. Appenderà la racchetta al chiodo con un palmarès di ben 44 titoli, che lo rendono ancora oggi il tennista italiano più vincente di sempre.
La vittoria della Coppa Davis da capitano non giocatore
Quella Coppa Davis appena sfiorata nel 1960 e nel 1961, arriva invece nel 1976, anche se nell’inedito ruolo di capitano non giocatore. Pietrangeli guida la Nazionale italiana composta da Corrado Barazzutti, Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli, fino alla finale di dicembre a Santiago del Cile. Sulla terra battuta dell’Estadio Nacional gli Azzurri impongono un netto 4 a 1 ai padroni di casa prendendosi la prima e, ad oggi, unica Coppa Davis nella storia della nostra Nazionale. Oggi Pietrangeli vive a Monte Carlo. L’eco delle sue imprese continua a risuonare a distanza di anni, mentre il tennis italiano attende ancora il campione in grado di ripercorrere le sue orme.
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