Festeggia oggi il suo 44° compleanno l’ex tennista statunitense Lindsay Davenport, tra le massime rappresentanti del power tennis insieme alle sorelle Williams e alla russa Maria Sharapova. Il suo gioco, infatti, è sempre stato caratterizzato da una grande potenza, dovuta anche al suo fisico statuario: 189 cm di altezza per 79 kg di peso, anche se quest’ultimo è stato piuttosto variabile nel tempo. Agli esordi, infatti, era più pesante e di conseguenza molto più lenta, ma nel 1995, grazie a un calo di peso di una decina di chili, è diventata molto più agile. In ogni caso rientra nel gruppo delle giocatrici da fondo campo piuttosto statiche, ma dai colpi molto forti e precisi, a cominciare dal servizio, tanto che Gianni Clerici la chiamava “Giunone”. Tra i suoi colpi migliori ricordiamo il dritto e il rovescio a due mani. È stata anche un’ottima giocatrice di doppio.

Nel 2014, quattro anni dopo il suo ritiro definitivo dal tennis giocato, è stata inserita nella International Tennis Hall of Fame, un riconoscimento ampiamente meritato da un’atleta che ha vinto tre Slam in singolare e altrettanti in doppio, la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici ed è stata numero 1 della classifica WTA per un totale di 98 settimane. Insieme ad altri mostri sacri di questo sport come Chris Evert, Steffi Graf, Martina Navratilova e Serena Williams, Davenport è una delle magnifiche cinque che hanno concluso la stagione da numero 1 del mondo per almeno quattro volte in carriera.

Nata a e cresciuta a Palos Verdes, in California, Lindsay pratica diversi sport da bambina e solo nel 1991, a 15 anni, decide di dedicarsi esclusivamente al tennis, diventando professionista già nel 1993, anno in cui entra nella top 100 di doppio e vince il suo primo titolo WTA a Lucerna. Le sue annate d’oro sono il 1999, il 2001 e il 2004 in cui vince sette titoli in singolare per ciascuna stagione, ma sono eccellenti anche il 1997, 1998 e 2005 con sei titoli all’anno. Dal 1998 al 2000 vince uno Slam (sempre diverso) all’anno e nel 1999 conquista anche le Finals.

Lindsay Davenport e il Career Grand Slam doppiamente sfiorato

La prima volta da numero 1 del mondo di Lindsay Davenport è il 12 ottobre 1998, alla fine di una stagione in cui arriva in semifinale al Roland Garros e conquista il suo primo Slam agli US Open, battendo in finale Martina Hingis in due set, 6-3, 7-5. Nei due anni successivi vince altri due titoli dello Slam: nel 1999 diventa la regina di Wimbledon battendo 6-4, 7-5 Steffi Graf, mentre nel 2000 comincia bene l’anno con il successo agli Australian Open in finale contro la Hingis, battuta 6-1, 7-5. Sempre nel 2000 ha la possibilità di difendere Wimbledon fino all’ultimo atto del torneo, ma viene sconfitta da Venus Williams per 6-3, 7-6(3).

In pratica, oltre alle tre finali Slam vinte, Lindsay Davenport ne ha giocate altre quattro, ma le ha perse tutte contro una delle sorelle Williams. In particolare, contro Venus, oltre a Wimbledon 2000, ha perso anche gli US Open 2000 per 6-4, 7-5 e Wimbledon 2005 per 4-6, 7-6(4), 9-7, mentre contro Serena ha perso gli Australian Open 2005 per 2-6, 6-3, 6-0. L’unico Slam in cui non è mai arrivata in finale è il Roland Garros, dove al massimo ha raggiunto la semifinale nel 1998. La mancata conquista dell’Open di Francia le ha impedito di compiere il Career Grand Slam, che nel suo caso sarebbe stato un Golden Career Grand Slam, perché nel 1996 ad Atlanta ha vinto anche la medaglia d’oro olimpica battendo in finale la spagnola Arantxa Sánchez per 7-6(8), 6-2.

Proprio come nel singolare le è sfuggito un solo Major, quello sulla terra parigina, anche nel doppio è arrivata a un soffio dal Career Grand Slam, perché ha vinto il Roland Garros nel 1996 (in coppia con Mary Joe Fernandez), gli US Open nel 1997 (con Jana Novotna) e Wimbledon nel 1999 (con Corina Morariu), ma le sono incredibilmente sfuggiti gli Australian Open nonostante le sei finali disputate, quattro consecutive dal 1996 al 1999 più quelle del 2001 e 2005. In totale le sue vittorie nel circuito WTA sono state 55 in singolare (e 38 finali perse) e 38 in doppio (con 23 finali perse).

Che cosa fa oggi Lindsay Davenport

Nonostante sia stata una giocatrice fortissima come dimostra il suo palmarès, Lindsay Davenport non ha goduto della stessa notorietà di altre sue connazionali, perché a differenza di Monica Seles o delle sorelle Williams, non è mai stata un “personaggio”, ma l’anti-diva per eccellenza.

Sposata dal 2003 con Jonathan Leach (un banchiere della Morgan Stanley), ha avuto i suoi primi due figli mentre era in attività: Jagger Jonathan a giugno 2007 e Lauren Andrus a giugno 2009; dopo il ritiro ha avuto Kaya Emory a gennaio 2012 e Haven Michelle a gennaio 2014. Della seconda gravidanza ha avuto notizia poco prima di partecipare agli Australian Open 2009 e, dopo la nascita della bambina, ha continuato a giocare, ma solo in doppio, vincendo poi anche il Torneo di Doppio delle Leggende in coppia con Martina Hingis all’Open di Francia del 2011.

Dopo il ritiro definitivo dal tennis giocato, ha cominciato a commentare le partite per la tv e soprattutto ha dato il via alla sua carriera da allenatrice e tra le atlete di cui si è occupata c’è anche Madison Keys, attualmente numero 13 del mondo, che sotto la sua guida è giunta in semifinale agli Australian Open e ai quarti di Wimbledon nel 2015. Poi le due si sono prese una pausa, ma sono tornate a collaborare dal 2017 al 2018, periodo in cui la Keys è arrivata in finale degli US Open 2017 e in semifinale al Roland Garros.