E pensare che gli US Open erano nati come uno dei tanti intrattenimenti atti a deliziare i fini palati dell’alta società. Ultimo dei quattro tornei compresi nel Grande Slam, soltanto negli anni ’60 è diventato “Open” raggiungendo i fasti dell’era moderna. Ma quali sono, a distanza di mezzo secolo, le finali US Open che hanno scritto la storia del torneo? Scopriamolo insieme.

Finale US Open 1969: Rod Laver, l’inimitabile

Siamo nel 1969 e curiosamente la finale di tennis degli US Open viene spostata al lunedì, esattamente come accaduto l’anno prima, a causa della pioggia battente. La partita comincia male perché Tony Roche riesce a reggere l’urto del servizio di Rod Laver infilando un break sul 5-4 e portando a casa il primo set al tie-break per 9-7.

Da quel momento in poi Laver sale in cattedra e concede solamente le briciole all’avversario: 6-1, 6-3, 6-2 e Rod Laver è il primo giocatore nella storia capace di vincere i quattro Slam nell’era Open nello stesso anno. Ed è anche per questo motivo se i risultati degli US Open del ‘69 sono passati alla storia.

US Open e la finale più bella: Borg vs McEnroe

Quel che accade nel 1980 è da libri di fantascienza. Björn Borg si presenta all’appuntamento reduce da 100 vittorie sulle ultime 103 partite disputate e in questa finale ha tutto da perdere.

A meno che non decida di complicarsi enormemente la vita perdendo i primi due set sul punteggio di 7-6 6-1. Un dramma sportivo sta per consumarsi di fronte a milioni di spettatori ma è proprio in questo momento che lo svedese trova la forza di ribaltare l’esito della finale degli US Open.

Prima l’ultima spiaggia al tie-break, dove si riporta sul 2-1, poi il quarto set che lo vede pareggiare i conti e, infine, l’atto finale nel quale il campione getta la spugna. Sul 3-3 infatti, Borg perde la concentrazione e John McEnroe ne approfitta subito chiudendo il set sul 6-4 e conquistando il secondo Open di fila.

 US Open, la finale del 1990: l’eterna sfida tra Sampras e Agassi

Ogni epoca ha avuto i suoi eroi e il duo Sampras-Agassi per un certo periodo è stato l’eldorado del tennis, US Open compresi. Nel 1990 però Pete Sampras aveva soltanto 19 anni e in bacheca poteva vantare soltanto un torneo, vinto appena sette mesi prima.

Quando si è destinati a diventare i migliori, però, è inevitabile bruciare le tappe e Sampras diventò il più giovane campione degli US Open di tennis, battendo nella finale maschile Andre Agassi per 6-4, 6-3, 6-2 in poco più di un’ora e mezza di gioco. Chapeau.