Marcell Jacobs compie oggi 27 anni. L’oro olimpico nei 100 metri a Tokyo 2020, di origini texane, ha scritto, ai Giochi giapponesi, una delle pagine più importanti nella storia dell’atletica leggera italiana, riuscendo in un’impresa senza precedenti per i colori azzurri. In occasione del suo 27° compleanno, andiamo allora a celebrarlo al meglio ripercorrendone carriera e successi.

Jacobs: dal Texas a Desenzano del Garda

Di papà texano e madre italiana, Marcell Jacobs nasce al El Paso il 26 settembre del 1994. Dopo che il padre, militare statunitense, viene stanziato in Corea del Sud, la madre decide di trasferirsi con il piccolo Marcell in Italia. Jacobs cresce così a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. Qui l’amore per l’atletica leggera sboccia piuttosto presto, all’età di dieci anni. Inizialmente, decide di dedicarsi allo sprint per poi passare al salto in lungo, a partire dal 2011.

Marcell Jacobs e l’atletica

Jacobs nell’atletica si cimenta nel salto in lungo, anche con buoni risultati, fino al 2017 quando ricomincia da dove era iniziata la sua storia d’amore con questo sport: la corsa. Un anno prima, il sogno di partecipare alle sue prime Olimpiadi, i Giochi di Rio 2016, ha dovuto fare i conti con un brutto infortunio al quadricipite femorale sinistro. Nel frattempo, però, le prestazioni nei 100 metri migliorano e cresce la consapevolezza che sia quella la strada giusta da intraprendere. Nella primavera del 2021 vince prima la medaglia d’oro agli Europei indoor di Toruń in Polonia, sui 60 metri piani e, successivamente, stabilisce il nuovo record italiano dei 100 metri al meeting di Savona.

L’epopea di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo

Le Olimpiadi di Tokyo, rinviate nel 2021 a causa della pandemia, sono l’occasione per riprendersi ciò che il destino avverso gli aveva negato cinque anni prima. Quello che ancora non sa Jacobs, sull’aereo per il Giappone, è che se lo riprenderà con gli interessi. L’atleta nato al El Paso, infatti, compie un’impresa mai riuscita nella storia del nostro movimento andandosi a prendere l’oro olimpico nei 100 metri e condendolo con il tempo di 9’’80, nuovo record europeo. Cinque giorni più tardi, il 6 agosto, insieme al resto della batteria azzurra formata da Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu si metterà al collo anche l’oro nella staffetta 4×100.

La decisione di affidare all’atleta Jacobs il ruolo di portabandiera italiano in chiusura dei Giochi di Tokyo 2020 è stata l’inevitabile conseguenza di un traguardo a tinte tricolore che non era mai stato raggiunto prima. Jacobs per l’Italia è così diventato un motivo di orgoglio. La sensazione, però, è che questo sia solo l’inizio di un percorso di crescita, sia per il campione di Desenzano sia per la nostra atletica che, per la prima volta nella sua storia, potrà vantare tra le sue fila l’uomo più veloce del mondo.