Gli Indiana Pacers hanno interrotto la striscia di 14 vittorie consecutive in trasferta dei Los Angeles Lakers. I gialloviola erano vicinissimi al record assoluto in NBA, bastavano altri due successi lontano da casa, ma dovranno ricominciare tutto daccapo se vogliono davvero conquistare questo primato. Intanto possono comunque consolarsi con il fatto che su 28 partite ne hanno perse solo quattro e hanno il miglior record NBA, condiviso con i Bucks.

Eppure per i Lakers sembrava fatta, visto che a 200 secondi dal termine erano in vantaggio sul +5, trascinati dal solito LeBron James con 20 punti, 9 assist e altrettanti rimbalzi. La squadra di Los Angeles ha dovuto fare a meno di Kyle Kuzma e anche di Anthony Davis, che è rimasto ancora fermo a causa della distorsione a una caviglia. E allora ne hanno approfittato i Pacers che hanno impattato il risultato e poi, con Malcom Brogdon, a 36 secondi dal termine del match, hanno fissato il risultato sul 105-102, mentre sia James sia Rajon Rondo hanno fallito i tiri da 3 che avrebbero potuto allungare la partita. Alla fine il migliore in campo è stato Domantas Sabonis con 26 punti e dieci rimbalzi.

I Clippers, invece, sono tornati allo Staples Center dopo due settimane e hanno vinto 120-99 contro i Phoenix Suns, trascinati da Paul George, con 24 punti, e Kawhi Leonard con 20. Solo nel terzo quarto le due star hanno messo a segno 18 dei 32 punti con cui i Clippers hanno incrementato il loro vantaggio sui Suns da 5 a 21 punti, scavando un solco incolmabile. Il match dello Staples Center è da annotare anche per il ritorno tra le fila di Phoenix di Devin Booker, che è stato assente per 25 partite a causa della squalifica per doping.

Stanotte hanno giocato anche i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli, che hanno ospitato i Brooklyn Nets. La squadra di casa ha ceduto 101-108 all’overtime e ora è alla tredicesima sconfitta consecutiva. I Nets si sono imposti anche grazie alla straordinaria prestazione di Spencer Dinwiddie, che ha messo a segno ben 31 punti più 7 assist. Prova negativa invece per l’azzurro Melli che, in 12 minuti in campo, ha segnato solo 2 punti e ha sbagliato due triple.

Successo anche per l’altra squadra di New York: i Knicks hanno giocato in casa contro gli Atlanta Hawks e si sono imposti 143-120. Questo per loro è il terzo successo nelle ultime quattro partite ed è stato raggiunto piuttosto agevolmente, visto che dopo i primi minuti il gap era già notevole con un 26-5 che non ha lasciato scampo agli Hawks, già sotto 41-27 dopo il primo quarto. Negli altri due match della notte scorsa abbiamo assistito anche alla vittoria degli Utah Jazz in casa contro gli Orlando Magic per 109-102, trainati dai 30 punti a testa di Donovan Mitchell e Bojan Bogdanovic. Vittoria casalinga anche per i Charlotte Hornets contro i Sacramento Kings per 110-102 con Malik Monk che si è distinto con il suo massimo stagionale, 23 punti, di cui 14 solo nell’ultimo quarto.

Classifica NBA: situazione a Est e a Ovest

Nonostante la sconfitta i Lakers restano ampiamente al comando della Western Conference con 24 vittorie e 4 ko, inseguiti dai Clippers che hanno ottenuto 21 vittorie e otto sconfitte. Al terzo posto troviamo i Dallas Mavericks che hanno giocato qualche partita in meno e hanno vinto 18 delle 26 partite giocate. I Denver Nuggets sono quarti con ancora meno partite giocate, 25, di cui 17 vinte e 8 perse. Troviamo poi gli Houston Rockets (18V 9P), gli Utah Jazz (16V 11P), gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari con 16 vittorie e 11 sconfitte e i Sacramento Kings a chiudere la zona playoff con 12 vittorie e 15 sconfitte. Seguono poi nella seconda metà della classifica i Phoenix Suns e i Portland Trail Blazers (11V 16P), i Minnesota Timberwolves (10V 15P), i San Antonio Spurs di Marco Belinelli (10V 16P), i Memphis Grizzlies (10V 17P), i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli (6V 22P) e a chiudere i finalisti degli ultimi cinque campionati, i Golden State Warriors che hanno ottenuto finora solo 5 vittorie e 23 sconfitte.

Nella Eastern Conference al comando ci sono i Milwaukee Bucks che, proprio come i Lakers, hanno collezionato 24 vittorie a fronte di sole 4 sconfitte. A inseguire ci sono i Philadelphia 76ers con 20 vittorie e 8 sconfitte, poi i Boston Celtics con 17 successi e 7 ko, i Miami Heats con 19 partite vinte e 8 perse. I campioni in carica dei Toronto Raptors sono al momento quinti (18V 8P), inseguiti dagli Indiana Pacers (19V 9P), Brooklyn Nets (15V 12P) e Orlando Magic (12V 15P). Restano per ora fuori dalla zona playoff Charlotte Hornets (13V 17P), Detroit Pistons (11V 16P), Chicago Bulls (10V 19P), Washington Wizards (8V 17P). A chiudere la classifica a Est troviamo New York Knicks (7V 21P), Cleveland Cavaliers (6V 21P) e infine Atlanta Hawks (6V 22P).

NBA, le partite del 19 dicembre 2019

Sono nove le partite in programma la prossima notte. I Cleveland Cavaliers ospitano i Charlotte Hornets contro cui hanno perso le ultime due partite, una nel 2018 (110-99 a Charlotte) e l’altra lo scorso aprile (97-124 a Cleveland). I campioni in carica, i Toronto Raptors, vanno a trovare i Detroit Pistons contro cui hanno giocato e vinto (ma in casa) lo scorso 31 ottobre per 125-113. Molto interessante il match di Philadelphia, dove i 76ers ospitano i Miami Heat nelle cui fila milita Jimmy Butler, che nella passata stagione in 55 partite con la maglia di Philadelphia ha segnato 1.002 punti. Lo scorso 24 novembre i 76ers, sempre in casa, hanno battuto gli Heat per 113-86.

Nella Capitale arrivano i Chicago Bulls che a Washington non giocano dallo scorso aprile, quando hanno battuto i Wizards a domicilio per un solo punto, 115-114. Stanotte tornano subito in campo i New Orleans Pelicans, in back-to-back, in casa dei Minnesota Timberwolves. L’ultimo precedente tra queste due squadre risale al 9 febbraio, quando a New Orleans i padroni di casa hanno vinto 122-117, ma pochi giorni prima, in Minnesota, erano stati i Timberwolves a imporsi 110-106. Nelle ultime sei sfide tra queste due squadre il fattore campo è stato decisivo.

Stanotte torna in campo anche Danilo Gallinari: i suoi Oklahoma City Thunder ospitano i Memphis Grizzlies, contro cui avevano giocato anche in preparazione lo scorso ottobre, perdendo 119-124. Interessanti anche le sfide tra Denver Nuggets e Orlando Magic e tra Portland Trail Blazers e Golden State Warriors, ma il big match della notte sarà la sfida tra Dallas Mavericks e Boston Celtics, entrambi terzi nelle rispettive Conference: lo scorso 12 novembre a Boston i padroni di casa hanno vinto 116-106 e negli ultimi quattro match tra queste due squadre, dal 2017 a oggi, il fattore campo è stato determinante.