La notte NBA è stata accesa dall’incredibile rimonta dei Miami Heat contro gli Atlanta Hawks negli ultimi minuti del match. La squadra della Florida è riuscita a completare l’opera all’overtime e a restare così ancora imbattuta in casa in questa stagione. 135-121 il risultato finale, ossia il più ampio margine dell’ultimo decennio in una gara conclusasi ai supplementari. Tutto merito di quel parziale di 24-4 messo a segno dagli uomini di Erik Spoelstra in appena sei minuti di gioco. Atlanta è stata letteralmente travolta dalla furia dei padroni di casa, che sono così riusciti a recuperare dai -6 punti che avevano a meno di 60 secondi dal termine fino al +14 finale. Per gli Heat è la terza vittoria consecutiva, la 18esima in 24 partite stagionali.

La parità con gli Hawks è arrivata a quota 117 allo scadere del tempo regolamentare grazie a una tripla di Duncan Robinson e a una di Jimmy Butler. Proprio Butler è stato grande protagonista per tutto il match e ha chiuso in tripla doppia con 20 punti, 10 assist e 18 rimbalzi. Lui e Bam Adebayo sono ora la sesta coppia nella storia NBA a essere riuscita a chiudere un match con una tripla doppia a testa. Il centro 22enne di Miami, infatti, ha messo a segno la sua prima tripla doppia in carriera e ha chiuso la gara con 30 punti, 13/18 al tiro, 11 assist e altrettanti rimbalzi. Da non sottovalutare poi la prova di Kendrick Nunn, che ha stabilito il suo nuovo massimo in carriera portandolo a 36 punti, con 14/26 al tiro, 6 rimbalzi e 4 assist. Grande match anche per Duncan Robinson che ha messo a segno 10 triple, che valgono il nuovo record di franchigia per la sua squadra, e ha chiuso con un totale di 34 punti, 12/16 al tiro, 4 assist e 3 rimbalzi.

Proprio come Miami è riuscita a restare imbattuta in casa anche Philadelphia, che stanotte ha ottenuto la sua terza vittoria di fila e settima nelle ultime otto partite, contro i Denver Nuggets. Per il 97-92 finale i 76ers sono stati trascinati da Joel Embiid, che ha avuto la freddezza di mettere a segno i due tiri liberi a 15 secondi dalla sirena e ha chiuso con un totale di 22 punti. Bene anche Tobias Harris con 20 punti e il rookie Matisse Thybulle con 13. Per i Nuggets, invece, quella di stanotte è la terza sconfitta consecutiva in trasferta nel suo giro tra le squadre della Eastern Conference e il quinto ko negli ultimi sei match disputati. Dopo appena cinque minuti di gioco Denver ha dovuto rinunciare a Jamal Murray, che si è fatto male in uno scontro di gioco con Ben Simmons, e si è potuta solo parzialmente consolare con i 26 punti di Will Barton.

Vittoria casalinga anche per i Charlotte Hornets, con sette punti di scarto sui Washington Wizards, grazie alla tripla messa a segno da Miles Bridges allo scadere. 114-107 il risultato finale e Devonte Graham miglior realizzatore per la squadra di casa con 29 punti. Tra i Wizards c’è da segnalare il massimo in carriera di Davis Bertans, che ha segnato 32 punti, con 8 triple e 9 rimbalzi. Questo però non è bastato alla squadra della Capitale per non incappare nella sua terza sconfitta consecutiva dopo quelle recenti subite contro Miami (in trasferta) e Clippers (in casa).

L’ultimo match della notte appena passata è stato quello tra i Portland Trail Blazers e i New York Knicks, che si è concluso sul 115-87 per la squadra dell’Oregon. Già nel primo quarto il team della Grande Mela era sotto in doppia cifra e per tutto il match non è riuscito a riavvicinarsi ai padroni di casa, né tantomeno ha dato l’impressione di poterlo fare. I Knicks sono così incappati nella loro decima sconfitta di fila, permettendo a Portland di interrompere invece il digiuno dalla vittoria che durava da due match. Tra i Blazers si è distinto Damian Lillard con 31 punti, di cui 16 segnati in appena 12 minuti. Per lui 8 triple in 29 minuti di gioco. Carmelo Anthony ha giocato 25 minuti e ha segnato 16 punti, con un 3/4 dall’arco, ma solo un 5/13 dal campo.

NBA, la situazione in classifica

Sia la Western sia la Eastern Conference sono guidate da una squadra con 21 vittorie e 3 sconfitte su 24 match disputati: da una parte i Los Angeles Lakers, dall’altra i Milwaukee Bucks. A Ovest a inseguire la capolista ci sono i Clippers, con 18 vittorie e 7 ko, quindi con un match in più disputato, seguiti poi dai Dallas Mavericks, con 16 successi su 23 match, e dagli Houston Rockets con 15 vittorie e 8 sconfitte. In zona playoff ci sono anche i Denver Nuggets, con 15 match vinti e 8 persi, gli Utah Jazz, con 13 successi e 11 ko, i Phoenix Suns e gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari con 11 vittorie e 12 sconfitte. I San Antonio Spurs di Marco Belinelli sono per ora al 12° posto con sole 9 vittorie su 23 partite, mentre i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli sono penultimi, al 14° posto, con 6 successi e il triplo di match persi.

A Est, a inseguire i Bucks ci sono i Boston Celtics con 17 vittorie e 5 sconfitte, mentre i Miami Heat sono terzi con 18 successi e un terzo delle sconfitte. Per il team della Florida le ultime due vittorie sono arrivate all’overtime. Subito dietro ci sono i Philadelphia 76ers con 18 vittorie e 7 ko, mentre i campioni in carica, i Toronto Raptors, occupano la quinta posizione con 16 vittorie e 7 sconfitte. In zona playoff ci sono anche gli Indiana Pacers, con 15 vittorie e 9 partite perse, i Brooklyn Nets, con 13 successi a 10 ko, e gli Orlando Magic, con 11 vittorie e 12 sconfitte.

NBA, i match del 12 dicembre 2019

Nella notte italiana tra l’11 e il 12 dicembre, a partire dall’1, sono in programma ben undici partite e tre squadre giocano in back-to-back. Sono infatti già richiamati in campo i Charlotte Hornets, gli Atlanta Hawks e i New York Knicks, tutti in trasferta. Gli Hornets sono attesi sul campo dei Brooklyn Nets, dopo che lo scorso 7 dicembre, a campi invertiti, proprio la squadra di Brooklyn si è imposta 111-104. Anche nel match del 21 novembre a Brooklyn hanno vinto i Nets per 101-91.

Gli Hawks volano a Chicago, dove proveranno a riscattarsi dopo le ultime due sconfitte contro i Bulls, una nella preseason il 18 ottobre (111-93), l’altra, in casa, lo scorso 7 novembre (93-113). I Knicks, invece, sono attesi dai finalisti delle ultime cinque stagioni, i Golden State Warriors, che quest’anno arrancano all’ultima posizione della Western Conference. Le due squadre non si incontrano da gennaio, ma sono anni che i Knicks non riescono a battere i Warriors: l’ultima vittoria della squadra di New York risale al 31 marzo 2014! Negli ultimi cinque anni Golden State ha collezionato ben undici vittorie consecutive contro i Knicks.

Stanotte scenderanno in campo anche le due squadre di Los Angeles, che guidano la Western Conference, ed entrambe giocheranno in trasferta: i Lakers vanno a trovare gli Orlando Magic, mentre i Clippers saranno ospitati dai Toronto Raptors. Giocheranno anche due delle squadre con italiani nel roster: i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli devono affrontare la dura trasferta sul campo dei Milwaukee Bucks, mentre gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari saranno a Sacramento a giocare contro i Kings. Sugli altri campi assisteremo alle sfide tra Cleveland Cavaliers e Houston Rockets, tra Indiana Pacers e Boston Celtics, tra Minnesota Timberwolves e Utah Jazz, tra Phoenix Suns e Memphis Grizzlies.