È stato il weekend delle conferme nei motori: in MotoGP, ad Aragón, Franco Morbidelli ha trovato il suo secondo successo in top-class, una vittoria che sa di consacrazione, mentre per quanto riguarda la Formula 1, in Portogallo, Lewis Hamilton ha superato Michael Schumacher per numero di vittorie in carriera e si incammina con sempre più decisione non solo verso il suo settimo mondiale, ma anche verso il titolo di The GOAT, il più grande di tutti i tempi nel suo sport, almeno nei numeri.

MotoGP, Teruel: il bis di Morbidelli che lo rilancia per il Mondiale

Nel GP di Teruel, Franco Morbidelli, partito dal secondo posto nella griglia di partenza, ha approfittato di una caduta del poleman Takaaki Nakagami della Honda e ha portato la sua Yamaha del team Petronas davanti a tutti, dopo aver battagliato con la Suzuki di Alex Rins, partito terzo, e Joan Mir, il leader del Mondiale che è partito dalla dodicesima posizione e si è reso protagonista di una avvincente rimonta, chiudendo infine al terzo posto.

Grazie al piazzamento di ieri, Mir ha rafforzato il suo primato in classifica allungando rispetto a Fabio Quartararo, compagno di Morbidelli, che ha chiuso all’ottavo posto, e Maverick Viñales della Yamaha ufficiale che si è piazzato al settimo. Ma nella corsa al Mondiale rientra anche lo stesso Morbidelli, che è a -25 punti da Mir quando mancano tre gare. Ora è il primo degli italiani in classifica e ha superato Andrea Dovizioso, che è quinto con tre punti in meno di lui, ma che ha detto a chiare lettere di non voler più parlare di Mondiale.

Il forlivese della Ducati, infatti, ha corso un’altra deludentissima gara chiudendo solo al tredicesimo posto e facendo anche peggio del suo compagno Danilo Petrucci, decimo. In generale tutte le Ducati sono andate male: il migliore è stato Johann Zarco del team Esponsorama Racing, che ha chiuso al quinto posto.

Oltre a Nakagami, anche Jack Miller (Pramac) e Brad Binder (Red Bull KTM) non sono riusciti a finire il primo giro, mentre Aleix Espargaró (Aprilia) è uscito al terzo, Alex Marquez (Repsol Honda) al decimo e Francesco Bagnaia (Pramac) al diciottesimo.

Il prossimo appuntamento con la MotoGP è per l’8 novembre a Valencia per il Gran Premio d’Europa sul circuito Ricardo Tormo, lungo 4 km con nove curve a sinistra e cinque a destra, una pista il cui rettilineo più lungo è di 876 metri. In totale sarà ripetuto per 27 giri per 108,1 km complessivi. L’anno scorso ha vinto Marc Marquez davanti a Quartararo e Miller. A Valencia si correrà anche il 15 novembre, il GP Motul della Comunità Valenciana, poi il 22 novembre gran finale in Portogallo, a Portimão.

MotoGP: la classifica piloti a 3 gare dal termine

1) Joan Mir (Suzuki) 137 punti
2) Fabio Quartararo (Yamaha) 123
3) Maverick Viñales (Yamaha) 118
4) Franco Morbidelli (Yamaha) 112
5) Andrea Dovizioso (Ducati) 109
6) Alex Rins (Suzuki) 105
7) Takaaki Nakagami (Honda) 92
8) Pol Espargaró (KTM) 90
9) Jack Miller (Ducati) 82
10) Miguel Oliveira (KTM) 79
11) Danilo Petrucci (Ducati) 71
12) Brad Binder (KTM) 67
13) Alex Marquez (Honda) 67
14) Johann Zarco (Ducati) 64
15) Valentino Rossi (Yamaha) 58
16) Francesco Bagnaia (Ducati) 42
17) Iker Lecuona (KTM) 27
18) Aleix Espargaró (Aprilia) 27
19) Cal Crutchlow (Honda) 26
20) Stefan Bradl (Honda) 12
21) Bradley Smith (Aprilia) 12
22) Tito Rabat (Ducati) 10
23) Michele Pirro (Ducati) 4

Formula 1, Portogallo: Hamilton “batte” Schumacher

Proprio a Portimão, dove si concluderà il Motomondiale, ha corso ieri la Formula 1 per la prima volta nella sua storia e a scrivere un’altra pagina importantissima per questo sport è stato naturalmente Lewis Hamilton, che ha trovato la sua vittoria numero 92 che gli permette di superare Michael Schumacher nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi. Il britannico, nei prossimi gran premi, potrà certamente rafforzare questo suo primato e renderlo ancora più irraggiungibile. In F1 mancano ancora cinque gare: una a Imola la settimana prossima, una a Istanbul, due in Bahrain e l’ultima ad Abu Dhabi.

Hamilton ha ormai ampiamente messo le mani sul suo settimo titolo iridato: finora ha vinto otto gare su dodici disputate, ha 256 punti in classifica ed è inseguito dal suo compagno di scuderia Valtteri Bottas a quota 179 e da Max Verstappen della Red Bull che ha 162 punti. E proprio in questo stesso ordine si è completato il podio di ieri nel Gran Premio del Portogallo. Ma a rimarcare la superiorità netta di Hamilton ci sono i distacchi: il fenomeno di Stevenage ha chiuso con ben 25” di vantaggio sul finlandese e 34” sull’olandese.

Hamilton è partito in sordina a causa di un problema di temperatura delle gomme e si è lasciato passare da Carlos Sainz della McLaren e da Bottas ma, giro dopo giro, ha migliorato il suo ritmo gara e al ventesimo ha riacciuffato il finlandese, che era al comando, si è messo in testa alla corsa e ha allungato il distacco chiudendo in relativa tranquillità. A dargli un po’ di grattacapi non sono stati gli avversari, ma un crampo al polpaccio, che gli ha complicato un po’ il finale di gara.

Dietro Hamilton, solo l’altra Mercedes di Bottas è sembrata in grado di impensierire leggermente il leader del Mondiale, mentre Verstappen, l’unico che riesce a tenere il ritmo delle Frecce Nere, in partenza ha avuto un problema per un incidente con la Racing Point di Sergio Perez, anche se poi si è ripreso alla grande. Ottima gara per Charles Leclerc che ha rianimato un po’ la Ferrari: il monegasco, che ha ottenuto il quarto posto nella griglia di partenza grazie a delle buone qualifiche, ha chiuso anche la gara con lo stesso piazzamento e ha detto che quella di Portimão è stato la sua migliore gara di quest’anno, dimostrandosi molto rincuorato. Il suo compagno Sebastian Vettel, invece, ha chiuso al decimo posto.

In top-ten a Portimão troviamo anche Pierre Gasly (AlphaTauri) quarto, poi Carlos Sainz (McLaren), Sergio Perez (Racing Point), Esteban Ocon e Daniel Ricciardo (Renault). Kimi Räikkönen dell’Alfa Romeo ha chiuso all’undicesimo posto, ma ha esaltato tutti con un primo giro eccellente in cui è riuscito a passare dal sedicesimo al sesto posto. Il suo compagno di scuderia Antonio Giovinazzi, invece, ha chiuso al quindicesimo posto.

La settimana prossima a Imola si corre il Gran Premio dell’Emilia Romagna nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, su una pista lunga 4,909 km da percorrere 63 volte per un totale di 309,049 km. È dal 2006 che non si corre sul circuito che per anni ha ospitato il Gran Premio di San Marino, quest’anno, però, Pierre Gasly ha svolto dei test su questa pista con la sua AlphaTauri e ha dichiarato che è stata una delle migliori esperienze che abbia mai avuto in Formula 1.

Formula 1: classifiche piloti e costruttori a 5 gare dal termine

Classifica piloti:
1) Lewis Hamilton (Mercedes) 256 punti
2) Valtteri Bottas (Mercedes) 179
3) Max Verstappen (Red Bull) 162
4) Daniel Ricciardo (Renault) 80
5) Charles Leclerc (Ferrari) 75
6) Sergio Perez (Racing Point) 74
7) Lando Norris (McLaren) 65
8) Alexander Albon (Red Bull) 64
9) Pierre Gasly (AlphaTauri) 63
10) Carlos Sainz (McLaren) 59
11) Lance Stroll (Racing Point) 57
12) Esteban Ocon (Renault) 40
13) Sebastian Vettel (Ferrari) 18
14) Daniil Kvyat (AlphaTauri) 14
15) Nico Hulkenberg (Racing Point) 10
16) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 3
17) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 2
18) Romain Grosjean (Haas) 2
19) Kevin Magnussen (Haas) 1
20) Nicholas Latifi (Williams) 0
21) George Russell (Williams) 0

Classifica costruttori:
1) Mercedes 435 punti
2) Red Bull Racing Honda 226
3) Racing Point BWT Mercedes 126
4) McLaren Renault 124
5) Renault 120
6) Ferrari 93
7) AlphaTauri Honda 77
8) Alfa Romeo Racing Ferrari 5
9) Haas Ferrari 3
10) Williams Mercedes 0