Il weekend di MotoGP ad Aragon è cominciato nel nome di Marc Marquez. Lo spagnolo della Repsol Honda si è distinto fin dalle prove libere, conquistando il primato nella classifica combinata dei tempi delle prime tre sessioni; è stato il più veloce anche nella quarta, poi ha dominato nelle qualifiche. Fabio Qartararo, il francesino della Petronas Yamaha SRT, ha potuto regalare solo un brivido nel finale, ma è comunque rimasto a oltre tre decimi dal super-campione.

Questa è la quinta pole conquistata da Marquez sul circuito MotorLand Aragon ed è ovviamente un record. Ancor prima del successo di oggi era già detentore del primato sia per quanto riguarda le pole, sia per le vittorie, grazie al poker firmato lo scorso anno davanti ad Andrea Dovizioso (Ducati) e Andrea Iannone (che nel 2018 guidava una Suzuki). Il campione del mondo in carica ha tutte le carte in regola per fare pokerissimo quest’anno e dunque nella gara di domani non è solo favorito, ma super-favorito. Agli altri per vincere serve un miracolo o una svista dello stesso Marquez, che però è sembrato come sempre concentratissimo. Ma il motociclismo è uno sport e come in tutti gli sport è sempre lecito sognare fino al traguardo.

Il pragmatico Andrea Dovizioso non è tanto il tipo da mettersi a sperare l’impossibile. Questo weekend ha avuto non poche difficoltà tra le prove libere e le qualifiche ed è apparso anche pieno di dubbi, tanto da arrivare a dire che la Ducati sta pensando già alla prossima stagione e che in questa corsa “sarà difficile stare nei primi dieci”. E infatti Dovi partirà proprio dalla quarta fila. Marquez di tutto ha bisogno, tranne che di un avversario che getta la spugna ancora prima di partire, ma per fortuna lo spagnolo si “gasa” grazie alla sfida con il rookie Fabio Quartararo e probabilmente, proprio come una settimana fa a Misano, la vera sfida di Aragon sarà quella tra Marquez e il francese, con Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) sempre in agguato, pronto ad approfittare di un eventuale passo falso dei due davanti, ma allo stesso tempo impegnato a proteggere il podio dagli attacchi dei piloti che si sono piazzati dietro di lui.

Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) è il migliore degli italiani al via; parte dalla seconda fila in virtù del sesto tempo ottenuto in qualifica e probabilmente battaglierà per il podio, perché i due che ha davanti, Jack Miller (Ducati Pramac Racing) e Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini) sono a portata di sorpasso, ma dovrà guardarsi anche alle spalle, perché Cal Crutchlow (LCR Honda Team), Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) e Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) sono pronti a stargli con il fiato sul collo. Dovizioso, nonostante finora sia apparso un po’ troppo demoralizzato, in gara potrebbe ritrovare vigore, ma attenzione anche ad Álex Rins (Team Suzuki Ecstar) che, anche se è dovuto passare dalla Q1, è stato il migliore nella FP3.

Per la vittoria, però, salvo colpi di scena, Marc Marquez non sembra avere ostacoli davanti a sé. Ricordiamo che il campione del mondo è stato finora quasi perfetto: ha vinto sette gran premi, cinque volte è arrivato secondo e una volta, nel GP delle Americhe, si è dovuto ritirare a causa di una caduta (ma stava vincendo anche in quel caso). Su 13 GP, dunque, tranne un ritiro, è sempre salito sul podio e sempre su uno dei primi due gradini.

Motomondiale: la situazione in classifica piloti

La sfilza di successi di Marc Marquez ha certamente demoralizzato Andrea Dovizioso: lo spagnolo è a quota 275 punti in classifica, mentre il forlivese ne ha 182, seguito dal suo compagno di box Danilo Petrucci, con 151 punti. I due Ducati, più che pensare a raggiungere Marquez, devono stare attenti a non farsi raggiungere da Álex Rins (Team Suzuki Ecstar), che ha 149 punti, e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) che ne ha 134.

Anche Valentino Rossi ha il suo bel daffare: è a -5 da Viñales, che è del suo stesso team, e a +7 da Quartararo, che, viste le recenti prestazioni, può certamente aspirare a scalare la classifica. Più distanziati sono Jack Miller (Ducati Pramac Racing) con 101, Cal Crutchlow (LCR Honda Team) con 88 e Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) con 80.

Il MotoGP Aragon 2019 dovrà fare a meno di Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing), che ha rimediato una frattura al radio nelle prove libere e non ha potuto disputare nemmeno le qualifiche. È certo dunque che non potrà incrementare il suo bottino in classifica, che è di 77 punti.

MotoGP Aragon 2019: la griglia di partenza

Prima fila:
1) Marc Marquez (Spagna) Repsol Honda Team
2) Fabio Quartararo (Francia) Petronas Yamaha SRT
3) Maverick Viñales (Spagna) Monster Energy Yamaha MotoGP

Seconda fila:
4) Jack Miller (Australia) Ducati Pramac Racing
5) Aleix Espargaró (Spagna) Aprilia Racing Team Gresini
6) Valentino Rossi (Italia) Monster Energy Yamaha MotoGP

Terza fila:
7) Cal Crutchlow (Gran Bretagna) LCR Honda Team
8) Franco Morbidelli (Italia) Petronas Yamaha SRT
9) Joan Mir (Spagna) Team Suzuki Ecstar

Quarta fila:
10) Andrea Dovizioso (Italia) Ducati Mission Winnow Team
11) Andrea Iannone (Italia) Aprilia Racing Team Gresini
12) Álex Rins (Spagna) Team Suzuki Ecstar

Quinta fila:
13) Takaaki Nakagami (Giappone) LCR Honda Team
14) Danilo Petrucci (Italia) Ducati Mission Winnow Team
15) Francesco Bagnaia (Italia) Ducati Pramac Racing

Sesta fila:
16) Miguel Oliveira (Portogallo) Red Bull KTM Tech 3
17) Tito Rabat (Spagna) Ducati Reale Avintia Racing
18) Mika Kallio (Finlandia) Red Bull KTM Factory Racing

Settima fila:
19) Jorge Lorenzo (Spagna) Repsol Honda Team
20) Hafizh Syahrin (Malesia) Red Bull KTM Tech 3
21) Karel Abraham (Repubblica Ceca) Ducati Reale Avintia Racing

Ottava fila:
22) Bradley Smith (Gran Bretagna) Aprilia Racing Team