Il 4 aprile 1973 nasceva nel bolognese, a Castel San Pietro Terme, Loris Capirossi, uno dei piloti della generazione d’oro del motociclismo italiano, ossia quelli nati negli anni ’70 come Valentino Rossi e Max Biaggi. Buon compleanno dunque a Capirex, che detiene ancora un record importante: è stato il pilota più giovane ad aver vinto un titolo iridato nella storia del Motomondiale.

Già a 4 anni Loris aveva scelto il suo sport, le moto, appunto. Suo padre Giordano, sua madre Patrizia e suo fratello Davide lo hanno sempre assecondato e sostenuto in questa sua passione, facendo non pochi sacrifici, ma sono stati ampiamente ripagati dai successi ottenuti da Loris. Capirossi è cresciuto a Borgo Rivola ed è lì che ha cominciato a entrare in contatto con le moto, prima con quelle da enduro e cross, poi con le moto da pista. È stata la velocità ad attrarlo più di tutto il resto e così nel 1987, su una Honda NS125, partecipa al campionato italiano Sport Production arrivando sesto. L’anno dopo corre il monomarca Gilera con il KZ arrivando quarto e poi il campionato italiano 125 Gp con una TM realizzata da Guido Mancini, arrivando nono.

Nel 1989 Capirossi corre con la Honda e si classifica al quarto posto nella classifica finale del Campionato europeo. Questo risultato fa capire a tutti che la strada intrapresa è quella giusta e che Loris è pronto al grande salto, a un salto “mondiale”. E così nel 1990 debutta nel Motomondiale in classe 125, lasciando subito il segno.

Loris Capirossi, ragazzo prodigio: a 18 anni già due Mondiali in bacheca

L’esordio mondiale di Loris Capirossi nella 125 avviene su una Honda RS125R con il Team Pileri. Tra i suoi avversari ci sono Fausto Gresini, già due volte campione del mondo, Doriano Romboni, Alex Gramigni, Jorge Martinez, Hans Spahn, Stefan Prein, solo per citarne alcuni. Già nel primo Gran Premio, in Giappone, ottiene un ottimo risultato, arrivando sesto, poi già nella quarta tappa, proprio in Italia a Misano, conquista il primo podio, arrivando terzo, e replica nell’appuntamento successivo, in Germania, con lo stesso piazzamento. Si migliora nel GP di Austria e Jugoslavia, arrivando secondo, poi, dopo un ritiro in Olanda, un altro secondo posto in Belgio, un quarto in Francia e, finalmente, la prima vittoria in Gran Bretagna, sul circuito di Donington Park. Dopo un settimo posto in Svezia e il ritiro in Cecoslovacchia, per Capirossi arrivano due vittorie consecutive, la prima in Ungheria e la seconda in Australia, a Phillip Island, che gli vale il titolo iridato. A 17 anni e 165 giorni Loris Capirossi diventa il più giovane campione del mondo nella storia del Motomondiale.

Nel 1991, da campione in carica, Capirossi, sempre con la sua Honda, comincia subito forte arrivando terzo nel GP del Giappone e vincendo in Australia, poi torna sul podio in Spagna, di nuovo terzo, è secondo sia in Italia sia in Germania, e sesto in Austria. Il 16 giugno non si corre il Gran Premio di Jugoslavia a causa della situazione politica di quel periodo, e si disputa dunque un Gran Premio d’Europa in Spagna, sul circuito di Jarama, vicino Madrid, e Capirex vince davanti all’altra Honda di Gresini. Dopo un secondo posto in Olanda, arrivano altre due vittorie, in Francia e Gran Bretagna, poi di nuovo due secondi posti a San Marino e in Cecoslovacchia. La stagione di Capirossi si chiude alla grande con la vittoria nel Gran Premio della Malesia e i festeggiamenti per il secondo titolo iridato consecutivo in 125, ad appena 18 anni.

Il titolo iridato nella classe 250

Con un dominio tale in 125 è ovvio il passaggio in 250 nel 1992. La prima stagione per Capirex, però, non è affatto facile con quattro ritiri (Australia, Europa, Ungheria e Francia), un posizionamento fuori dalla zona punti (11° in Spagna) e nessun podio. Capirossi chiude al 12° posto della classifica finale con 27 punti, frutto dei noni posti ottenuti in Giappone, Malesia, Italia e Germania, l’ottavo in Olanda, il settimo in Gran Bretagna e Brasile e il quinto in Sudafrica.

In 250 Capirossi corre, sempre con Honda, anche nelle due stagioni successive a quella d’esordio, diventando molto più competitivo. Nel 1993 comincia maluccio con un ritiro in Australia, il 12° posto in Malesia e il decimo in Giappone e Spagna ma, dal quinto GP in poi, ingrana la marcia giusta e sale sul podio sette volte: secondo in Austria, Germania, Gran Bretagna e Italia, primo in Olanda, a San Marino e negli Stati Uniti. A questi risultati si aggiungono il quinto posto in Repubblica Ceca e nel GP d’Europa per un totale di 193 punti che gli valgono il secondo posto in classifica alle spalle di Tetsuya Harada della Yamaha, che diventa campione del mondo per soli 4 punti in più di Capirex, mentre al terzo posto si piazza Loris Reggiani con la sua Aprilia, quarto Max Biaggi e quinto Doriano Romboni, entrambi in sella alla Honda.

Nel 1994 Capirossi è bravo, ma sfortunato. Comincia alla grande con due terzi posti in Australia e Malesia, il secondo in Giappone, e due vittorie in Austria e Germania; poi, dopo essersi ritirato in Olanda, torna subito sul podio in Italia e alla vittoria in Francia e Gran Bretagna, ma a Brno è costretto a ritirarsi in seguito a una caduta, che lo condiziona anche nelle ultime gare del Mondiale. Si procura infatti la frattura del quarto metacarpo della mano destra, che gli dà problemi per tutto il resto della stagione, anche se i risultati non sono affatto negativi: dopo il ritiro negli Stati Uniti arriva quinto in Argentina e secondo nel GP d’Europa, ma la vittoria finale va a Max Biaggi su Aprilia con 234 punti; alle sue spalle Tadayuki Okada con 214 punti, mentre Capirossi chiude al terzo posto con 199.

Il passaggio in 500, la classe regina del motomondiale

A questo punto, nel 1995, Capirex decide di fare un altro salto in avanti e di tentare la fortuna nella classe 500. Nella prima stagione, in sella alla Honda NSR 500, arriva al sesto posto della classifica iridata con 108 punti raccolti grazie all’ottavo posto in Australia, il sesto in Spagna e Germania, il nono in Italia e Brasile, il quarto in Olanda, Gran Bretagna e Repubblica Ceca, il quinto in Argentina e l’unico podio, un terzo posto nel GP d’Europa, ultima gara della stagione. Nel 1996, dopo il passaggio dalla Honda alla Yamaha, arriva la prima vittoria in 500, ma solo nell’ultimo GP, in Australia, mentre al podio del GP d’Austria (terzo posto) seguono soltanto piazzamenti tra la quarta e la dodicesima posizione. Così alla fine i punti totali sono 98, che gli valgono solo il decimo posto in classifica.

Nel 1997 Capirossi decide di tornare nella 250 con l’Aprilia. Vive una stagione intermedia senza vittorie e con soli tre podi (tutti terzi posti) in Italia, Olanda e Gran Bretagna, ottenendo 116 punti in totale e il sesto posto nella classifica finale. Nel 1998, invece, sul podio ci sale ben nove volte: terzo in Francia, a Madrid, in Catalogna; secondo in Repubblica Ceca, a Imola, in Australia e in Argentina; vittoria nel GP di Spagna e in quello della Gran Bretagna. Nell’ultima gara in Argentina Capirossi si rende protagonista di un sorpasso ai danni di Harada con un contatto che fa nascere diverse polemiche e lo porta a interrompere anche i suoi rapporti con l’Aprilia. Tuttavia Loris vince quel Mondiale con 224 punti e vince anche la disputa con Harada, venendo riconosciuto non colpevole di quel contatto finale. Capirossi rimane poi in 250 con la Honda per un’altra stagione, l’ultima, nel 1999, vincendo tre gran premi, in Malesia, in Olanda e a Imola e chiudendo al terzo posto, nella classifica finale, con 209 punti, mentre il titolo va a ad un certo Valentino Rossi. L’anno dopo Capirex decide di rimettersi alla prova e torna nella classe regina.

Gli alti bassi nella classe regina

Nelle ultime due stagioni della classe 500, nel 2000 e 2001, Capirossi vince un solo gran premio, quello d’Italia, nel 2000, arriva poi terzo in Sudafrica e Olanda e secondo in Australia, chiudendo al settimo posto con 154 punti. Nel 2001, invece, non vince nessun gran premio, ma ottiene più podi: secondo posto in Sudafrica, Italia, Portogallo e Malesia, e terzo in Catalogna, Olanda, Repubblica Ceca, nel GP del Pacifico e in Australia, per un totale di 210 punti che gli valgono il terzo posto dietro Valentino Rossi e Max Biaggi.

Nel 2002 inizia l’era della MotoGP, ma Capirossi è tra coloro che non riescono ad avere subito una moto con motore a 4 tempi e si deve accontentare di una vecchia 500 a 2 tempi. Riesce a ottenere un solo podio nel GP del Pacifico e chiude all’ottavo posto con 109 punti. Nel 2003 passa alla Ducati ed è nettamente più competitivo, vincendo il GP della Catalogna e chiudendo al secondo posto in Italia e in Australia e al terzo in Giappone, Portogallo e nel GP della Comunità Valenciana. Alla fine della stagione ottiene 177 punti e conquista il quarto posto in classifica.

Nel 2004 sale sul podio solo in Australia, dove si classifica al terzo posto, mentre chiude la stagione con 117 punti e il nono piazzamento in classifica. Nel 2005 i punti finali sono 157 e la posizione nella classifica finale è la sesta, ma arrivano comunque due vittorie, in Giappone e in Malesia, un secondo posto in Repubblica Ceca e un terzo posto in Italia. Nel 2006 le vittorie sono tre, in Spagna, Repubblica Ceca e Giappone, più quattro secondi posti, in Francia, Italia, Malesia e Comunità Valenciana, e un terzo posto in Qatar. Capirossi chiude la stagione con ben 229 punti, al terzo posto dietro Nicky Hayden e Valentino Rossi.

Nel 2007 in Ducati arriva Casey Stoner e Capirossi diventa, di fatto, il suo “secondo” in sella a una moto con 800cc. Loris vince un solo GP nel suo amato Giappone e di fatto è quello il suo ultimo trionfo in MotoGP. Sul podio sale poi altre tre volte quell’anno: terzo in Turchia e secondo in Germania e in Australia, chiudendo la stagione al settimo posto con 166 punti. Nel 2008 passa alla Suzuki e ottiene un solo podio in Repubblica Ceca, ma arriva quasi sempre a punti, chiudendo in decima posizione. Nelle ultime tre stagioni, dal 2009 al 2011 rimane un pilota da zona punti, ma non torna più sul podio. Si piazza al nono posto nel 2009 con 110 punti, al 16° nel 2010 con 44 e addirittura al 17° nel 2011 con soli 43 punti. Annuncia il suo ritiro dalle corse durante il GP di Misano, poi, il 6 novembre 2011, corre la sua ultima gara, il GP della Comunità Valenciana, non con il suo storico numero 65, ma con il 58, quello di Marco Simoncelli, morto nel gran premio precedente in Malesia.

Dopo il ritiro Capirossi è stato opinionista per Sky Sport nel 2014 e 2015, mentre dal 2017 fa parte della Direzione Gara della MotoGP come rappresentante della Dorna, la società in possesso dei diritti della MotoGP.