Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 10 Ottobre 2019
Il Gran Premio del Belgio è una delle gare europee di automobilismo con una lunga storia alle spalle, considerando che la prima edizione fu disputata nel 1925. Scopriamo insieme quali sono state le tappe della storia della Formula 1 in Belgio.
GP Belgio: la storia
Come anticipato, la prima edizione del Gran Premio del Belgio risale al 1925 e fu vinta da uno dei più grandi piloti italiani, Antonio Ascari, ma la storia di questo GP di Formula 1 è iniziata solo nel 1950, quando questa gara è stata inserita nel Campionato Mondiale. Tranne che nel 2003, dove ci furono dei problemi di sponsorizzazioni, e nel 2006, quando furono eseguiti dei lavori sul tracciato, il GP del Belgio è stato sempre disputato e ad oggi si contano 74 edizioni, delle quali 63 valevoli per il Mondiale di Formula 1.
Ancora oggi quella della F1 in Belgio è considerata da molti una delle più belle gare di questa categoria: il tracciato storico di questo Gran Premio era il circuito di Spa-Francorchamps, pista costruita sulle strade di collegamento tra alcune località nella zona di Francorchamps.
Negli anni ’70, però, questo circuito fu giudicato troppo pericoloso e per questo motivo il Gran Premio del Belgio fu trasferito prima sul circuito di Nivelles e poi su quello di Zolder. Il tracciato originario è stato poi modificato e messo in sicurezza e i lavori eseguiti permisero di riportare qui la gara negli anni ’80.
Il circuito di Formula 1 in Belgio
Se il Gran Premio del Belgio viene considerato uno dei più belli del Mondiale c’è un motivo ed è il già citato circuito di Spa-Francorchamps. Su questo tracciato c’è la curva definita come la più veloce della Formula 1, ossia la Blanchimont; poi c’è anche un’altra curva ancora più famosa e altrettanto veloce, la Eau Rouge-Raidillon, un tornante che i più grandi campioni sono stati in grado di percorrere ingranando la quinta marcia e superando i 200 km/h.
Questa curva, in realtà, è il culmine di una serie di curve che venne costruita alla fine degli anni ’30 per modificare una parte del tragitto giudicata troppo lenta e contorta. Il risultato, però è stato la creazione di una combinazione di curve in salita, sia a destra che a sinistra, velocissime e pericolosissime: non a caso la Eau Rouge-Raidillon, che letteralmente significa “salita rapida dell’Eau Rouge”, dal nome del fiume che scorre al di sotto della pista, è stata definita come “la curva dei coraggiosi” perché non tutti i piloti la percorrono tenendo l’acceleratore premuto alla massima velocità come bisognerebbe fare.
In effetti, in passato si sono verificati alcuni incidenti, dovuti anche al fatto che le due curve che si susseguono non sono sullo stesso livello e creano quindi una specie di dosso alla fine della serie, fattore che potrebbe diventare causa di un forte sbalzo delle vetture in corsa. Tuttavia, è proprio questa serie di curve a rendere il GP del Belgio un vero spettacolo per tutti gli appassionati; sono tanti gli episodi passati alla storia di questo tracciato, come quello che nel 2000 vide protagonisti i due rivali di quel periodo, Mika Häkkinen e Michael Schumacher: mentre il tedesco a bordo della Ferrari superava e doppiava all’esterno Ricardo Zonta, il finlandese riuscì a superare entrambi all’interno, con un’abilità da vero campione.
Il circuito di Spa-Francorchamps oggi è lungo 7004 metri e comprende in totale 19 curve; il record appartiene a Valtteri Bottas che nel 2018 ha registrato un tempo di 1’46’’286.
L’albo d’oro della Formula 1 in Belgio
Nonostante il sorpasso da campione citato poc’anzi, Mika Häkkinen ha vinto solo una volta il Gran Premio del Belgio, proprio nell’edizione del 2000. A detenere il record è, invece, Michael Schumacher con ben 6 vittorie; a seguire, in classifica troviamo Ayrton Senna con 5 vittorie, poi Jim Clark e Kimi Raikkonen a quota 4, e ancora Fangio, Hill, Hamilton e Vettel, tutti a quota 3.
Per quanto riguarda i costruttori, è la Ferrari a essersi aggiudicata il maggior numero di volte il GP del Belgio con ben 18 vittorie; a seguire, troviamo la McLaren a quota 14 trionfi, la Lotus a 8 e poi la Mercedes e la Williams a 4.
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