Il Mondiale 2019 di Formula 1 si conclude oggi con l’ultimo gran premio della stagione, quello che si corre ad Abu Dhabi, alle ore 14 italiane, quando là è già ora del tramonto. Vedremo sfrecciare le monoposto nell’ora dorata, mentre la premiazione sarà quasi sotto le stelle. Ma le stelle sono tante anche in pista e la più brillante di tutte è quella di Lewis Hamilton che parte dalla pole position.

Il campione del mondo ieri in qualifica ha dato ancora una volta prova del fatto che non si accontenta mai e ha confermato anche il suo particolare feeling con questa pista. È la quinta volta, infatti, che parte dalla P1. La prima volta è stata nel 2009, ma non è riuscito a vincere la gara perché al 19° giro si è dovuto ritirare per un problema ai freni della sua McLaren-Mercedes. Nel 2012 la seconda pole, ma di nuovo un ritiro al 19° giro, questa volta per problemi della pressione della benzina. La terza e quarta pole, rispettivamente nel 2016 e 2018, sono state coronate poi dal successo anche in gara.

Sullo Yas Marina Circuit, dunque, Hamilton è il pilota più vittorioso, con i suoi quattro successi davanti ai tre di Vettel, ed è anche il pole-man con cinque pole davanti ai tedeschi Sebastian Vettel e Nico Rosberg, che ne hanno ottenute due a testa. Rosberg ha anche una vittoria (nel 2015) così come Valtteri Bottas, che ha vinto nel 2017 (dopo aver ottenuto anche la pole), e come Kimi Räikkönen, che ha trionfato nel 2012 con la Lotus. Le tre vittorie di Vettel, invece, sono arrivate tutte con la Red Bull: la prima nel 2009; la seconda nel 2010 (e gli è valsa anche il suo primo titolo mondiale); l’ultima nel 2013. Hamilton e Vettel hanno lo stesso numero di podi ad Abu Dhabi, sette a testa.

Mercedes è il costruttore più vincente con ben cinque successi, tre di Hamilton, uno di Rosberg e uno di Bottas. Segue la Red Bull con le tre vittorie di Vettel, poi McLaren con il primo successo di Hamilton, e la Lotus, con la vittoria di Räikkönen. La Ferrari, invece, non è ancora mai riuscita a vincere su questa pista, ma i suoi piloti sono saliti sei volte sul podio e in tre occasioni hanno portato a casa il giro veloce. Il giro record risale al 2009 e appartiene a Sebastian Vettel, che con la Red Bull lo fissò a 1:40.279.

Il circuito di Yas Marina è lungo 5.554 km e in gara sarà ripetuto per 55 volte per un totale di 305.355 km. Tra la curva 7 e la curva 8 c’è un rettilineo di 1,2 km: le due curve vanno affrontate a bassa velocità e possono essere un punto cruciale per i sorpassi. Altri punti abbastanza delicati sono le curve 15, 16 e soprattutto la 17 e la 18 che sono a gomito e costringono i piloti a frenare parecchio per affrontarle.

GP Abu Dhabi 2019: come sono andate prove e qualifiche

Il lungo weekend del gran premio di Abu Dhabi è cominciato con le notizie relative alla vita personale di due dei protagonisti. La prima, una lieta novella, è la nascita del terzogenito di Sebastian Vettel, il primo maschietto dopo due bambine. Per questo motivo il ferrarista è arrivato dopo, saltando le interviste del giovedì. La seconda, invece, è la notizia del divorzio di Valtteri Bottas dopo appena tre anni di matrimonio: il pilota ha voluto comunicarlo di persona ai giornalisti, specificando, però, che è la prima e unica volta che ne parla, quindi non vuole sentire altre domande su questa vicenda.

Proprio Bottas, anche per dimostrare che la vita privata non influisce minimamente sul suo rendimento in pista, è stato il grande protagonista del venerdì, risultando il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere, nonostante nella seconda sia anche stato toccato da Romain Grosjean della Haas. Il pilota della Mercedes ha girato in 1:36.957 nella FP1, davanti a Max Verstappen della Red Bull (1:37.492) e il compagno di scuderia Lewis Hamilton (1:37.591). Le Ferrari hanno ottenuto solo il quinto tempo con Vettel (1:38.906, ma è anche andato a sbattere contro una barriera) e il settimo con Charles Leclerc (1:39.249).

Nella FP2 Bottas ha girato in 1:36.256 davanti a Hamilton (1:36.566) e Leclerc (1:36.642), Vettel ha ottenuto il quarto tempo (1:36.691) e Verstappen il quinto (1:36.807). Nell’ultima sessione di prove libere del sabato mattina, invece, è stato proprio Verstappen il più veloce in 1:36.566 davanti a Hamilton (1:36.640) e Bottas (1:36.655). Quarto tempo per l’altra Red Bull, quella di Alexander Albon (1:36.927), poi le Ferrari di Vettel (1:36.975) e Leclerc (1:37.010).

Nelle qualifiche Hamilton ha cominciato a dettare la sua legge risultando il più veloce già nella Q1 in 1:35.851, davanti ad Albon e Bottas. Nella Q2 c’è stato un lampo di Leclerc che ha girato in 1:35.543, piazzandosi proprio davanti a Hamilton in 1:35.634. In Q3 è arrivata la pole position del britannico in 1:34.779 davanti al suo compagno di scuderia Bottas in 1:34.973, poi Verstappen in 1:35.139 e le due Ferrari di Leclerc (1:35.219) e Vettel, (1:35.339).

Leclerc di fatto non è riuscito a compiere l’ultimo giro lanciato perché è incorso nella bandiera a scacchi prima di cominciarlo, mentre Vettel ce l’ha fatta per un pelo. Entrambi sono stati rallentati dal traffico durante il giro d’uscita. Un ennesimo pasticcio in casa Ferrari che fa arrabbiare non poco i tifosi. Ad ogni modo entrambe le Rosse oggi saranno in seconda fila, perché Bottas, nonostante il secondo tempo in qualifica, parte dall’ultima posizione in griglia a causa della penalizzazione in cui è incorso per aver sostituito alcune componenti della sua power unit dopo il gran premio del Brasile.

Formula 1, GP Abu Dhabi 2019: griglia di partenza

Prima fila: 1) Lewis Hamilton (Mercedes); 2) Max Verstappen (Red Bull)

Seconda fila: 3) Charles Leclerc (Ferrari); 4) Sebastian Vettel (Ferrari)

Terza fila: 5) Alexander Albon (Red Bull); 6) Lando Norris (McLaren)

Quarta fila: 7) Daniel Ricciardo (Renault); 8) Carlos Sainz (McLaren)

Quinta fila: 9) Nico Hulkenberg (Renault); 10) Sergio Perez (Racing Point)

Sesta fila: 11) Pierre Gasly (Toro Rosso); 12) Lance Stroll (Racing Point)

Settima fila: 13) Daniil Kvyat (Toro Rosso); 14) Kevin Magnussen (Haas)

Ottava fila: 15) Romain Grosjean (Haas); 16) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)

Nona fila: 17) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo); 18) George Russell (Williams)

Decima fila: 19) Robert Kubica (Williams); 20) Valtteri Bottas (Mercedes)

GP Abu Dhabi 2019: i favoriti per la vittoria

Il favorito numero uno per la vittoria di oggi ad Abu Dhabi non può che essere Lewis Hamilton. Il campione del mondo è sempre il principale indiziato per il primo gradino del podio, ma oggi parte in pole position su una pista in cui ha vinto più di tutti, dunque il risultato potrebbe essere quasi scontato. Ma è ovvio che in Formula 1 gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, per questo è lecito fare quantomeno delle ipotesi su chi potrebbe eventualmente approfittare di un passo falso di Hamilton.

Max Verstappen con la sua Red Bull potrebbe aspirare alla vittoria, ma deve stare attento prima di tutto alla partenza, visto che non è raro che si pianti sulla pista quando parte dalla prima fila. Poi deve avere la pazienza di mantenere i ritmi di Hamilton ed eventualmente affidarsi ai suoi ingegneri che sono obbligati a ideare una strategia vincente di pit-stop. L’usura delle gomme oggi potrebbe essere decisiva.

Molte meno chance sembrano avere i ferraristi, Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Il monegasco ha 249 punti in classifica, 11 meno di Verstappen, e non ha nascosto di voler puntare a tutti i costi al terzo posto, anche se sembra abbastanza difficile da conquistare, visto che l’olandese oggi parte dalla prima fila. Avrebbe anche bisogno, probabilmente, di un aiuto da parte del suo compagno di scuderia, ma difficilmente lo otterrà, visto che un terzo o quarto posto non cambia nulla per la Ferrari ed è arduo pensare che dalla scuderia arrivi a Vettel un ordine per dare una mano a Leclerc. Il 22enne ferrarista avrebbe bisogno di vincere e veder arrivare Verstappen dal quarto posto in giù, oppure dovrebbe arrivare secondo con l’olandese dal settimo posto in giù, o ancora terzo con Verstappen nono, o quarto con il pilota Red Bull fuori dalla zona punti.