Il MotoGP di Thailandia 2019, che si disputa domani, domenica 6 ottobre, quando in Italia saranno le ore 9 del mattino, è la quintultima prova del Mondiale e potrebbe già consegnare il titolo a Marc Marquez. Al campione del mondo in carica, infatti, basta assicurarsi due punti in più di Andrea Dovizioso per festeggiare l’ottavo trionfo iridato della sua carriera.

Al Buriram Marquez parte dalla prima fila, anche se non è in pole position, perché questo weekend finora il re indiscusso è stato Fabio Quartararo, il rookie della Petronas Yamaha SRT che ha conquistato la sua quarta pole stagionale e ha dominato le prove libere e le qualifiche. Tra il francese e lo spagnolo si inserisce un altro iberico, Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP), che parte dalla seconda posizione.

Il primo degli italiani al via del GP di Thailandia è Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), che parte dalla seconda fila, in quarta posizione, e ha accanto, in quinta, Danilo Petrucci, il migliore tra i piloti Ducati. Solo settimo Andrea Dovizioso, che però ultimamente ci ha abituato a buone rimonte e può ancora dare del filo da torcere a Marquez, magari costringendolo a rimandare i festeggiamenti al Giappone.

Finora Marquez ha vinto otto dei quattordici GP disputati, spesso ne ha vinti due consecutivi, ma non è mai riuscito a conquistarne tre di fila. Ci proverà domani, visto che è reduce dai trionfi di Misano del 15 settembre e di Aragón del 22 settembre. Anche per questa gara è lui il principale favorito, perché sappiamo che vincere al Buriram gli interessa più della vittoria del Mondiale, che, al massimo, potrebbe essere solo rimandata, e per questo motivo tenterà il tutto per tutto.

Ovviamente anche Fabio Quartararo è tra i favoriti, non solo perché parte in pole position, ma perché sarebbe il momento giusto per lui, dopo quattro pole, di riuscire finalmente a trionfare in gara. Finora ha raccolto quattro podi: secondo in Catalogna, terzo in Olanda, terzo in Austria e secondo a San Marino. Meglio di lui ha fatto Maverick Viñales, che ha vinto in Olanda ed è salito sul podio in altre quattro occasioni, tre volte terzo (Spagna, Gran Bretagna e San Marino) e una volta secondo in Germania. Anche il compagno di scuderia di Valentino Rossi, dunque, è da tenere fortemente in considerazione per la vittoria in Thailandia.

MotoGP Thailandia 2019: risultati di prove e qualifiche

Come abbiamo detto, Fabio Quartararo finora ha dominato il weekend del Buriram qualificandosi alla Q2 come primo della classifica combinata delle prime tre sessioni di prove libere. Nella FP1 ha ottenuto il secondo tempo dietro Maverick Viñales e davanti a Marc Marquez, nella FP2 è stato il migliore davanti a Viñales e Franco Morbidelli, nella FP3, in cui Andrea Dovizioso ha ottenuto il miglior tempo davanti a Morbidelli, il francese ha registrato solo il nono tempo, ma era ormai già certo della qualificazione alla Q2.

Nella quarta sessione delle prove libere, poco prima delle qualifiche, ininfluente ai fini della classifica combinata, è tornato a essere il migliore davanti a Marquez e Viñales. In Q2 si è migliorato più volte e ha chiuso con un tempo di 1’29″719 che nessuno è riuscito a eguagliare. Il secondo in classifica, Viñales, ha chiuso in 1’29″825, a +0.106 dal francese, mentre Marquez ha girato in 1’29″931, a +0.212 da Quartararo e +0.106 dal suo connazionale della Yamaha.

Franco Morbidelli è stato grande protagonista in tutte le prove e le qualifiche, risultando terzo nella classifica combinata delle prime tre sessioni, ottavo nella quarta e poi quarto in qualifica. Ha ottenuto così la possibilità di partire dalla seconda fila grazie a un tempo di 1’30″431, a +0.712 da Quartararo. Bene anche Danilo Petrucci con il suo 1’30″522, a +0.803 dal francese. Andrea Dovizioso ha girato in Q2 in 1’30″692, tempo che gli è valso il settimo posto, mentre Valentino Rossi con un crono di 1’30″741 parte dalla nona posizione.

MotoGP Thailandia 2019: griglia di partenza

Prima fila: 1) Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT); 2) Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP); 3) Marc Marquez (Repsol Honda Team)

Seconda fila: 4) Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT); 5) Danilo Petrucci (Ducati Mission Winnow Team); 6) Jack Miller (Pramac Racing)

Terza fila: 7) Andrea Dovizioso (Ducati Mission Winnow Team); 8) Joan Mir (Team Suzuki Ecstar); 9) Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP)

Quarta fila: 10) Alex Rins (Team Suzuki Ecstar); 11) Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing) 12) Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini)

Quinta fila: 13) Cal Crutchlow (LCR Honda Team); 14) Takaaki Nakagami (LCR Honda Team); 15) Francesco Bagnaia (Ducati Pramac Racing);

Sesta fila: 16) Andrea Iannone (Italia) Aprilia Racing Team Gresini; 17) Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech 3); 18) Tito Rabat (Ducati Reale Avintia Racing);

Settima fila: 19) Jorge Lorenzo (Repsol Honda Team) 20) Karel Abraham (Ducati Reale Avintia Racing); 21) Mika Kallio (Red Bull KTM Factory Racing);

Ottava fila: 21) Hafizh Syahrin (Red Bull KTM Tech 3)

SIituazione in classifica: Marquez vince il Mondiale se…

La classifica del Mondiale della MotoGP parla chiaro: dopo 14 gran premi e a cinque dalla fine (incluso quello thailandese) Marc Marquez ha 300 punti, mentre il suo primo inseguitore, che è Andrea Dovizioso, ne ha 202. Tra i due ci sono 98 punti di distacco e dunque, con altri due punti, il gap salirebbe a 100 e Dovizioso non potrebbe più superare Marquez neanche se vincesse tutti e quattro i gran premi che vengono dopo quello al Buriram.

Marquez, quindi, festeggerà il suo ottavo trionfo mondiale già in Thailandia se vincerà il gran premio, indipendentemente dal risultato che farà Dovizioso, se arriverà dalla seconda alla quarta posizione e Dovi si piazzerà almeno una posizione dietro di lui, se arriverà dalla sesta alla tredicesima posizione e l’italiano chiuderà almeno due posizioni più indietro. Marquez sarebbe nuovamente campione del mondo anche se arrivasse quattordicesimo e Dovizioso finisse dalla sedicesima posizione in poi.

Se, invece, Dovizioso dovesse riuscire ad arrivare davanti a Marquez o se lo spagnolo non prendesse punti, i festeggiamenti sarebbero rimandati quantomeno a Motegi il 20 ottobre. I calcoli li abbiamo fatti solo sul pilota della Ducati perché il terzo in classifica è Alex Rins (Suzuki), che ha 156 punti e dunque è già matematicamente fuori dai giochi per la vittoria del Mondiale. È evidente comunque che il titolo iridato di Marquez è solo una questione di matematica e si può scommettere solo su quando lo festeggerà.