Il Mondiale di Formula 1 vive oggi una delle sue giornate più attese con il Gran Premio d’Italia 2019 che si corre nel celeberrimo autodromo di Monza. Come l’anno scorso, in pole position c’è una Ferrari: nel 2018 era quella di Kimi Räikkönen, affiancato da Sebastian Vettel grazie a una bella doppietta nelle qualifiche, quest’anno è quella di Charles Leclerc. Il monegasco, infatti, ha ottenuto la sua quarta pole stagionale e la seconda consecutiva. Una settimana fa a Spa, in Belgio, ha dominato sia le qualifiche, sia la gara, ma riuscirà a fare altrettanto oggi?

Ieri le qualifiche sono state qualcosa di mai visto, con un finale assolutamente inaspettato. Non per la pole di Leclerc, che invece era altamente pronosticabile, ma per il caos avvenuto nell’ultimo giro. Dopo una bandiera rossa per un incidente che ha visto coinvolto Kimi Räikkönen con la sua Alfa Romeo, quando mancavano ancora poco più di sei minuti alla fine della Q3, nessun pilota voleva entrare per primo e regalare la propria scia agli altri. In un circuito con rettilinei notevoli come quello di Monza, la strategia delle scie può essere decisiva e per questo, ieri, fino a due minuti dalla fine, nessuno si decideva a tornare in pista.

È stato Carlos Sainz della McLaren a entrare per primo e Charles Leclerc lo ha seguito: sono stati gli unici due che hanno potuto completare l’ultimo giro, perché gli altri sette rimasti in gara si sono “beccati” la bandiera a scacchi. Tra di loro anche Sebastian Vettel, che avrebbe dovuto approfittare della scia di Leclerc così come il monegasco aveva fatto nella prima parte della Q3 con la sua scia, ottenendo quello che è stato poi il miglior tempo finale.

Leclerc lo avrà fatto apposta a temporeggiare? Non voleva che il compagno di scuderia gli “rubasse” la pole position? Se nelle prove libere del venerdì il 21enne è stato il più veloce sia nella prima, sia nella seconda sessione, ieri mattina, invece, nella terza e ultima sessione di prove libere è stato Vettel il migliore e dunque il tedesco aveva tutte le carte in regola per aspirare alla pole position. I due sono stati invitati dal box Ferrari a fare gioco di squadra perché l’obiettivo era avere una prima fila tutta rossa, proprio come un anno fa. Invece nel finale, a causa del “balletto” di tutti i piloti nella pit lane, Vettel non ha potuto tentare il tutto per tutto nell’ultimo giro e approfittare della scia di Leclerc, che in ogni caso era entrato in pista davanti al compagno per fare quello che gli era stato chiesto. Ma è stata una questione di secondi e tutti i piani sono andati in fumo!

Oggi, possiamo scommetterci, saranno 53 giri al cardiopalma, con un’ accesissima lotta tra Ferrari e Mercedes e un Max Verstappen pronto a fare tutti i sorpassi possibili per agguantare il podio, nonostante la partenza dalle retrovie con la sua Red Bull. Ricordiamo che il circuito è lungo 5.793 km e la distanza totale da percorrere è di 306.72 km.

F1 GP Monza 2019: la griglia di partenza

La griglia di partenza del Gran Premio di Monza 2019 vede un mix di Ferrari e Mercedes nelle prime due file: come detto, il più giovane dei ferraristi, Charles Leclerc, è in pole position e accanto a lui c’è il campione del mondo in carica Lewis Hamilton, mentre in seconda fila troviamo prima l’altra Mercedes, quella di Valtteri Bottas e poi la rossa di Sebastian Vettel.

La terza fila è tutta Renault con Daniel Ricciardo che precede di poco Nico Hulkenberg, quest’ultimo molto agguerrito perché non ha ancora una scuderia per l’anno prossimo. In quarta fila troviamo la McLaren di Carlos Sainz e la Red Bull di Alex Albon, mentre nella quinta fila ci sono la Racing Point di Lance Stroll e l’Alfa Romeo di Kimi Räikkönen.

La sesta fila è occupata dal pilota italiano Antonio Giovinazzi, a bordo della sua Alfa Romeo, e dalla Haas di Kevin Magnussen, poi in settima troviamo la Toro Rosso di Daniil Kvyat e l’altra Haas, quella di Romain Grosjean. Scorrendo la griglia vediamo la Racing Point di Sergio Perez e la Williams di George Russell in ottava fila, poi nella nona l’altra Williams di Robert Kubica e la McLaren di Lando Norris che ha un casco speciale dedicato al suo idolo Valentino Rossi.

Completano la griglia in ultima fila Pierre Gasly della Toro Rosso e Max Verstappen della Red Bull, i due giovani piloti che fino a qualche settimana fa erano compagni di scuderia prima che Christian Horner, Team Principal della Red Bull, preferisse “promuovere” Albon declassando il francesino a causa di una prima parte di stagione deludente.

Ricordiamo che Norris, Gasly e Verstappen partono dal fondo della griglia in quanto sono stati penalizzati per aver usato la quarta power unit.

F1 Gran Premio d’Italia: chi sono i favoriti?

Per la pole position c’erano pochi dubbi: le Ferrari a Monza erano favorite e infatti Charles Leclerc, che era il candidato numero uno alla prima fila, ha soddisfatto le attese. Siamo abbastanza certi che anche Vettel ce l’avrebbe fatta a partire davanti a tutti se solo avesse compiuto quell’ultimo giro in Q3… E quello potrebbe rivelarsi un errore fatale.

Il vero favorito per la gara al GP Monza 2019 di Formula 1, infatti, oggi è Lewis Hamilton, perché, pur non essendo in pole, parte dalla prima fila e in questo autodromo ha una tradizione assai favorevole. Basti ricordare che detiene da solo il record di pole (ben sei) e, in condivisione con Michael Schumacher, il numero di vittorie, cinque, ottenute nel 2012, 2014, 2015, 2017 e 2018.

La Ferrari a Monza non vince dal 2010, quando fu Fernando Alonso a regalare questa gioia ai tifosi del Cavallino. Negli anni successivi ci sono state due vittorie di Sebastian Vettel sulla Red Bull (2011 e 2013) e poi il dominio Mercedes. Infatti, oltre ai già citati cinque trionfi di Hamilton, c’è da annotare anche il successo di Nico Rosberg nel 2016. Questo significa che le Frecce d’Argento hanno vinto tutti e cinque gli ultimi GP d’Italia e oggi proveranno ad allungare questa incredibile serie positiva.

Charles Leclerc, dunque, pur essendo dato per favorito perché parte dalla pole position, avrà vita durissima a causa della presenza delle due Mercedes dietro di lui. Una vittoria oggi, per lui che è già considerato un predestinato, è il sogno di tutti i ferraristi ma, se davvero vorrà ottenerla, dovrà sudarsela forse addirittura di più di quanto non abbia fatto a Spa, dove Hamilton, se ci fosse stato anche un solo giro in più, lo avrebbe certamente superato.

Inoltre oggi non sappiamo quanto Sebastian Vettel possa essere disposto ad aiutare il monegasco come ha fatto in Belgio perché potrebbe avere il dente un po’ avvelenato per quello che è successo ieri in Q3. E poi non dimentichiamoci di un certo Max Verstappen: parte dall’ultima fila per il cambio della power unit, ma potrebbe essere un vero guastafeste. L’olandese ha tante probabilità di finire fuori gara tentando l’impossibile con venti sorpassi, quante di finire sul podio.

Non dimentichiamo poi una variabile che potrebbe scombinare tutto: il meteo! In mattinata e nel primissimo pomeriggio è infatti prevista una pioggia abbondante fino alle 14 circa, ossia un’ora prima della gara. La pista si asciugherà nel frattempo? Smetterà davvero di piovere prima del via? È questa una grande incognita che può condizionare l’intero Gran Premio d’Italia 2019, rendendo ardua la scelta delle gomme e costringendo gli ingegneri ai box a rivedere la strategia dei pit-stop.

Mondiale di Formula 1: la situazione in classifica

La classifica piloti è dominata da Lewis Hamilton che, grazie alle otto vittorie e ai tre secondi posti rimediati finora, è a quota 268 punti, seguito dal suo compagno di scuderia Valtteri Bottas con 203. Troviamo poi Max Verstappen della Red Bull al terzo posto con 181 punti, mentre le Ferrari sono al quarto e quinto posto a distanza ravvicinatissima: Sebastian Vettel ha 169 punti, Charles Leclerc ne ha 157.

Più distanziati troviamo Pierre Gasly, che ha cominciato la stagione con la Red Bull ma, dopo la pausa estiva, è tornato alla Toro Rosso e ora ha 65 punti, poi Carlos Sainz (McLaren) con 58, Daniil Kvyat (Toro Rosso) con 33, Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) con 31, Alexander Albon che, invece, ha cominciato con la Toro Rosso e ora è alla Red Bull e ha 26 punti, seguito da Lando Norris (McLaren) con 24, Daniel Ricciardo (Renault) con 22, Sergio Perez (Racing Point) con 21 così come Nico Hulkenberg (Renault), Lance Stroll (Racing Point) con 19, Kevin Magnussen (Haas) con 18, l’altra Haas di Romain Grosjean con 8, Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) con un solo punto così come Robert Kubica della Williams, mentre l’altro pilota Williams, George Russell, è l’unico senza neanche un punto.

Nella classifica costruttori la Mercedes guarda tutti dall’alto con 471 punti, seguita dalla Ferrari con 326, poi Red Bull con 254, McLaren con 82, Toro Rosso con 51, Renault incredibilmente solo sesta con 43, Racing Point con 40, Alfa Romeo con 32, Haas con 26 e Williams con un solo punto.