Settimo gran premio del Mondiale 2020 di Formula 1 e quinta vittoria per Lewis Hamilton. Il britannico ha trionfato anche a Spa-Francorchamps nel GP Belgio 2020 davanti agli unici due uomini a cui finora ha lasciato qualche briciola, ossia il suo compagno di scuderia Valtteri Bottas (vincitore del primo Gp dell’anno in Austria) e Max Verstappen della Red Bull, vincitore a Silverstone nel GP del 70° anniversario. Sulla pista belga le Mercedes hanno dimostrato ancora una volta di non avere rivali e che Hamilton si avvia a un Mondiale ancor più dominato degli altri sei vinti in passato.

Quest’anno, infatti, l’unico rivale per le Frecce Nere sembra essere Verstappen, che ieri comunque non ha impensierito le monoposto tedesche, mentre le Ferrari sono lontanissime da quello che erano un anno fa. Se pensiamo, infatti, che nel 2019 proprio a Spa-Francorchamps Charles Leclerc ha stabilito la pole position e ha vinto il suo primo GP in carriera, mentre questa volta è rimasto fuori dalla zona punti, viene da pensare che i passi indietro delle Rosse negli ultimi dodici mesi siano stati ancora più clamorosi di quanto si potesse pensare.

GP Belgio 2020 di Formula 1: Hamilton dominatore

Il dominio Mercedes a Spa-Francorchamps è durato praticamente per tutto il weekend. Nelle prove libere Bottas è stato il migliore davanti a Hamilton e Verstappen nella prima sessione; nella seconda, invece, è stato l’olandese della Red Bull il più veloce davanti a Daniel Ricciardo della Renault e a Hamilton; nelle FP3 il sei volte campione del mondo è stato il più bravo davanti a Esteban Ocon della Renault e Lando Norris della McLaren. Da quel momento, Hamilton non ha più lasciato la prima posizione davanti a tutti: primo in tutte le tre sessioni delle qualifiche fino a ottenere la pole position in 1:41.252, poi sempre primo anche in gara.

Bottas, infatti, ha potuto tentare di superare il suo compagno soltanto alla partenza, poi, di fatto, si è dovuto accontentare di gestire la sua seconda posizione perché il britannico era ormai imprendibile. Anche per Verstappen la gara è stata di “conservazione” della sua P3, anche se non ha avuto problemi a controllare la situazione, ma il suo passo questa volta non è stato all’altezza delle Mercedes.

Le vere emozioni, sorprese e colpi di scena del GP del Belgio, dunque, sono arrivati dalle altre monoposto, quelle che non lottavano per il podio. La prima notizia è stato il forfait di Carlos Sainz la cui Renault ha avuto un problema allo scarico già nel giro di formazione costringendo lo spagnolo futuro ferrarista a restare nei box. L’altro colpo di scena è stato l’incidente di Antonio Giovinazzi dell’Alfa Romeo all’undicesimo giro. L’unico pilota italiano in pista ha perso il controllo della sua monoposto alla curva Campus ed è andato a sbattere contro le barriere. Tra l’altro una sua ruota è andata a finire sulla sospensione anteriore della Williams di George Russell costringendo al ritiro anche il giovane pilota britannico.

Giovnazzi e Russell, per fortuna, non si sono fatti male, ma le loro monoposto sono andate distrutte richiedendo l’ingresso in pista della safety car per permettere di pulire il circuito dai numerosi detriti. In questo modo i distacchi, che era già diventati incolmabili, si sono ridotti, ma quasi tutti i piloti hanno approfittato della situazione per fare il pit-stop. Solo Pierre Gasly dell’AlphaTauri e Sergio Perez della Racing Point sono rimasti sempre in pista.

Al giro numero 21 abbiamo assistito al sorpasso di Daniel Ricciardo ai danni di Gasly per il quarto posto. Il francese si è visto poi superare anche da Alexander Albon della Red Bull e da Ocon, prima di rientrare finalmente ai box per cambiare le gomme, riuscendo infine a ottenere un ottavo posto a fine gara. Anche Perez ha movimentato il finale della corsa recuperando posizioni e chiudendo in decima posizione. Nel frattempo, Ocon è riuscito a vincere la sfida con Albon per il quinto posto, mentre Ricciardo non solo si è assicurato il quarto, ma ha anche ottenuto il giro veloce, togliendo a Hamilton la possibilità di ottenere Hat-Trick (pole, vittoria e giro veloce) e Grande Slam o Grand Chelem (pole, vittoria, giro veloce, primato dal primo all’ultimo giro). Hamilton, con questa sua 89esima vittoria in carriera, è a soli due successi dal record assoluto di Michael Schumacher ed è dunque vicinissimo a diventare il pilota di Formula 1 più vincente di sempre.

Weekend da dimenticare per le Ferrari

Se un anno fa la Ferrari a Spa-Francorchamps poteva festeggiare la sua rinascita e degli incredibili miglioramenti soprattutto sul rettilineo che le hanno permesso di lottare alla pari con la Mercedes e aggiudicarsi qualche gran premio nella seconda parte della stagione 2019, quest’anno la situazione sembra essere precipitata e proprio i rettilinei sembrano essere il tallone d’Achille delle Rosse.

Tutto il weekend è assolutamente da dimenticare: nella prima sessione di prove libere Leclerc ha ottenuto il 14° tempo e Vettel il 15°; nelle FP2 Leclerc 15° e Vettel 17°; nelle FP3 Leclerc 17° e Vettel 20°; nelle qualifiche entrambe le Rosse fuori in Q2 e costrette a partire, insieme, dalla settima fila (Leclerc dalla P13, Vettel dalla P14).

In gara l’unico piccolo miracolo è stato un provvisorio giro veloce di Leclerc dopo il secondo pit-stop, quando è rientrato in pista con le gomme medie in diciassettesima posizione. Il monegasco ha poi chiuso la gara al 14° posto, mentre Vettel è finito al 13° posto, quindi si sono scambiati la posizione rispetto alle qualifiche. Il tedesco ha anche subito un sorpasso da Kimi Räikkönen sul Kemmel, senza nemmeno il DRS: conferma del fatto che la SF1000 ha grossi problemi di aerodinamica, visto che l’Alfa Romeo del finlandese ha anch’essa motore Ferrari.

E adesso Monza!

Lewis Hamilton ha festeggiato poco la vittoria in Belgio. Sul podio ha voluto ricordare Chadwick Boseman, l’attore protagonista del film Disney “Black Panther”, incrociando le braccia sul petto come facevano re T’Challa e tutta la popolazione del Wakanda nel noto lungometraggio del 2018. Lo aveva fatto già sabato al termine delle qualifiche, nel giorno della notizia della morte dell’attore. Nelle interviste post-gara il campione del mondo ha detto che tutto il team è già concentrato sul prossimo gran premio, quello di Monza che si corre nel weekend dal 4 al 6 settembre.

Hamilton, infatti, ha così commentato il GP del Belgio e quello che lo aspetta ora: “Non è stata una gara semplice come è sembrata. Ma è stata una giornata perfetta per noi. Temevano uno scenario tipo Silverstone verso la fine, ma siamo riusciti a far funzionare le gomme fino alla fine. So che non è necessariamente quello che tutti vorrebbero vedere, con le Mercedes che dominano tutte le gare, ma noi teniamo sempre la testa bassa. Ora si torna in fabbrica e non ci sarà nessuno a festeggiare perché penseranno tutti a vincere la prossima gara. Questo è un ambiente incredibile in cui lavorare. Continuiamo a sviluppare la macchina e a capire come migliorare, weekend dopo weekend. Ho quasi 36 anni, ma mi sento meglio che mai. Sono grato a chi lavora in questo team”.

F1, GP Belgio 2020: la classifica piloti aggiornata

1) Lewis Hamilton (Mercedes) 157 punti
2) Max Verstappen (Red Bull) 110
3) Valtteri Bottas (Mercedes) 107
4) Alex Albon (Red Bull) 48
5) Charles Leclerc (Ferrari) 45
6) Lando Norris (McLaren) 45
7) Lance Stroll (Racing Point) 42
8) Daniel Ricciardo (Renault) 33
9) Sergio Perez (Racing Point) 33
10) Esteban Ocon (Renault) 26
11) Carlos Sainz (McLaren) 23
12) Pierre Gasly (AlphaTauri) 18
13) Sebastian Vettel (Ferrari) 16
14) Nico Hulkenberg (Racing Point) 6
15) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 2
16) Daniil Kvyat (AlphaTauri) 2
17) Kevin Magnussen (Haas) 1
18) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 0
19) Nicholas Latifi (Williams) 0
20) George Russell (Williams) 0
21) Romain Grosjean (Haas) 0

F1, GP Belgio 2020: la classifica costruttori aggiornata

1) Mercedes 264 punti
2) Red Bull 158
3) McLaren 68
4) Racing Point 66*
5) Ferrari 61
6) Renault 59
7) AlphaTauri 20
8) Alfa Romeo 2
9) Haas 1
10) Williams 0

*La Racing Point è stata penalizzata di 15 punti per aver copiato la Mercedes.