Scattano oggi gli Europei di Volley Maschile 2019 che si concluderanno il 29 settembre. L’Italia è al via con grandi speranze perché gli azzurri guidati dal Ct Chicco Blengini non possono nascondersi: devono aspirare al podio. In qualità di vice-campioni olimpici in carica, Ivan Zaytsev e compagni sono tra le squadre favorite e devono riscattare il quinto posto del 2017.

Questa è la 31esima edizione del Campionato Europeo Maschile di pallavolo e, per la prima volta nella storia di questa manifestazione, sono ben quattro le nazioni ospitanti: Francia, Belgio, Slovenia e Olanda. Le squadre partecipanti sono in tutto 24, divise in una prima fase in quattro gironi. La squadra campione uscente è la Russia, vincitrice due anni fa a Cracovia in finale contro la Germania, mentre la Serbia arrivò terza.

L’Italia non sale sul podio dal 2015, quando a Sofia conquistò il bronzo dietro Francia e Slovenia, dopo che nelle due edizioni precedenti era sempre arrivata in finale, venendo sconfitta dalla Serbia (a Vienna nel 2011) e dalla Russia (a Copenaghen nel 2013). In tutta la sua storia la nazionale azzurra ha conquistato 13 medaglie europee: sei d’oro, quattro d’argento e tre di bronzo. L’ultimo trionfo risale al 2005, quando conquistò il titolo battendo la Russia in finale proprio davanti al pubblico di casa, al Palalottomatica di Roma.

Europei volley maschile 2019: la formula

Gli Europei cominciano con una prima fase a gironi. Vediamo quali sono i quattro gruppi e in quali città si disputeranno le gare:

Pool A (Montpellier, Francia): Bulgaria, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Romania
Pool B (Bruxelles-Anversa, Belgio): Austria, Belgio, Germania, Serbia, Slovacchia e Spagna
Pool C (Lubiana, Slovenia): Bielorussia, Finlandia, Macedonia, Russia, Slovenia, Turchia
Pool D (Rotterdam-Amsterdam, Olanda:): Repubblica Ceca, Estonia, Montenegro, Olanda, Polonia, Ucraina

In ogni partita, la squadra che vince per 3-0 o 3-1 ottiene tre punti, quella che vince per 3-2 ne ottiene due, quella che perde per 3-2 ha un punto e quella che perde per 3-0 o 3-1 non ha alcun punto. Le prime quattro classificate di ogni girone accederanno agli ottavi di finale a eliminazione diretta, che si svolgeranno il 21 e 22 settembre secondo questi accoppiamenti:

– La prima classificata della Pool A contro la quarta della Pool C
– La seconda classificata della Pool A contro la terza della Pool C
– La terza classificata della Pool A contro la seconda della Pool C
– La quarta classificata della Pool A contro la prima della Pool C
– La prima classificata della Pool B contro la quarta della Pool D
– La seconda classificata della Pool B contro la terza della Pool D
– La terza classificata della Pool B contro la seconda della Pool D
– La quarta classifica della Pool B contro la prima della Pool D

Per quanto riguarda il luogo in cui si disputeranno le gare degli ottavi, le prime e le seconde classificate di ogni girone giocheranno nel Paese in cui hanno disputato la prima fase, mentre le terze e le quarte dovranno affrontare il trasferimento. Ma attenzione, perché ci sono delle eccezioni. In particolare, nel caso in cui le nazioni organizzatrici si qualifichino agli ottavi, hanno il diritto di giocare in casa anche se non sono prime o seconde della Pool e quindi, di conseguenza, toccherà alle altre spostarsi.

Se alla fine della prima fase dovesse prospettarsi un ottavo di finale tra due delle nazioni ospitanti (per esempio A1 vs C4 o A2 vs C3), allora saranno invertiti gli accoppiamenti degli ottavi (A1 vs C3 o A2 vs C4). Inoltre si sa già che se la Francia arriverà agli ottavi, giocherà il 21 settembre, questo per esigenze televisive.

I quarti di finale si disputeranno il 23 e il 24 settembre, in ognuno dei Paesi ospitanti tra le due vincitrici degli ottavi che hanno giocato nello stesso Paese. Per quanto riguarda le semifinali, una si giocherà il 26 settembre a Lubiana, l’altra a Parigi il giorno dopo. La vincitrice del quarto di finale giocato in Belgio andrà in Francia e la vincitrice del quarto in Olanda giocherà in Slovenia. Infine le finali sono in programma a Parigi: il 28 settembre, alle ore 18, il match per il bronzo, il 29 settembre, alle 17:30, quello per l’oro.

Europei volley maschile 2019: le partite dell’Italia

L’Italia, come abbiamo visto, giocherà la prima fase a gironi a Montpellier, in Francia, e ogni partita sarà trasmessa in diretta tv e streaming da RaiSport e DAZN.

Questa la programmazione:

Giovedì 12 settembre, ore 17:15, Portogallo-Italia in diretta su Raidue e DAZN
Venerdì 13 settembre, ore 20:45, Italia-Grecia in diretta su Raitre e DAZN
Domenica 15 settembre, ore 14:00, Romania-Italia in diretta su Raidue e DAZN
Martedì 17 settembre, ore 19:30: Italia-Bulgaria in diretta su RaiSport+HD e DAZN
Mercoledì 18 settembre, ore 20:30: Francia-Italia in diretta su Rai Sport+HD e DAZN

L’Italia è nella Pool A, quindi, se si classifica tra le prime quattro del girone, accede agli ottavi di finale dove incontrerà una delle squadre della Pool C, vale a dire una tra Repubblica Ceca, Estonia, Montenegro, Olanda, Polonia o Ucraina. Se dovesse scontrarsi con l’Olanda, andrebbe a giocare in casa degli Orange, anche in caso di peggior piazzamento della squadra olandese rispetto a quella azzurra.

Eurovolley 2019: l’Italia sogna il podio

L’Italia si presenta agli Europei di volley maschile 2019 con tutte le carte in regola per aspirare al podio, nonostante non abbia alcuna facilitazione rispetto alle squadre ospitanti. Vediamo quali sono gli azzurri scelti da Gianlorenzo Blengini con rispettivo numero di maglia e ruolo:

#1 Davide Cannellaro (centrale)
#2 Riccardo Sbertoli (palleggiatore)
#5 Osmany Juantorena (schiacciature)
#6 Simone Giannelli (palleggiatore)
#9 Ivan Zaytsev (opposto) [Capitano]
#10 Filippo Lanza (schiacciature)
#11 Fabio Balaso (libero)
#13 Massimo Colaci (libero)
#14 Matteo Piano (centrale)
#15 Roberto Russo (centrale)
#16 Oleg Antonov (schiacciature)
#17 Simone Anzani (centrale)
#19 Daniele Lavia (schiacciature)
#20 Gabriele Nelli (opposto)

Nella formazione titolare Blengini schiera solitamente Giannelli in regia con Zaytsev opposto, Juantorena e Lanza in banda, Piano e Anzani centrali più Colaci libero. In momenti particolari della gara Blengini può contare sull’eccellente intesa tra Giannelli e Nelli, che sono cresciuti insieme nelle giovanili di Trento. Con questi giocatori l’Italia, un mese fa, l’11 agosto, ha conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, battendo la Serbia per 3-0 nella partita decisiva. Anche questo fa capire che gli azzurri sono tra le squadre più forti del mondo e dunque devono aspirare al podio europeo, possibilmente all’oro. Le altre squadre che hanno ben figurato al torneo di qualificazione olimpica sono la Polonia e la Russia, mentre tra le big che devono ancora assicurarsi un posto in Giappone ci sono la Francia e la Serbia.

Il tecnico azzurro Chicco Blengini ha spiegato così le sue scelte:

“La scelta di puntare sull’ossatura della squadra che ha disputato il Torneo di Qualificazione Olimpica ha sostanzialmente due motivi. Primo: ritengo che questo sia il gruppo che possa garantire maggiore equilibrio tra i reparti e qualità; secondo: penso sia difficile apportare cambiamenti sostanziali in così poco tempo tra una manifestazione e l’altra. Rispetto al Torneo di Qualificazione Olimpica la differenza sostanziale è quella di avere quattro centrali e due liberi anziché tre centrali e tre liberi. La scelta deriva ovviamente dal fatto che questo torneo è molto lungo rispetto a quello di Bari; era quindi necessario avere un centrale in più dato il notevole impegno che verrà richiesto in una manifestazione così lunga e complessa. Inutile stare qui a ribadire le difficoltà del nostro Europeo; a questo si aggiunge poi che gli incroci che ci attendono renderanno il percorso di queste squadre da subito più complesso, ma questa è la formula e ne prendiamo atto”

L’Italia non dovrebbe avere difficoltà a superare la fase a gironi, visto che deve classificarsi tra le prime quattro. Le avversarie più toste sono la Francia padrona di casa, con la quale ci sono 141 precedenti (75 vittorie azzurre e 66 sconfitte) e la Bulgaria, contro la quale i precedenti sono 82 (45 vittorie e 37 sconfitte). Contro la Grecia l’Italia ha vinto tutti e 33 i precedenti, mentre contro il Portogallo conta 12 vittorie e due sconfitte. Con la Romania il discorso è un po’ particolare perché i precedenti sono 25 con 11 vittorie e 14 sconfitte, ma attualmente i rumeni sono 27esimi nel ranking europeo, mentre l’Italia è quarta con pochissimi punti di differenza rispetto alla Serbia, che è seconda, e alla Francia, che è terza, e neanche la Russia, che è prima, è così distante.

L’Italia è arrivata sul podio europeo per la prima volta nella primissima edizione, nel 1948 a Roma, classificandosi al terzo posto dietro Cecoslovacchia e Francia. Dall’edizione del 1989 a quella del 2005, ha conquistato ben nove podi consecutivi: vittoriosa nel 1989 a Stoccolma davanti a Svezia e Olanda; seconda nel 1991 a Berlino dietro all’U.R.S.S. e davanti all’Olanda; prima nel 1993 a Turku davanti a Olanda e Russia; prima nel 1995 ad Atene davanti a Olanda e Jugoslavia; terza nel 1997 a Eindhoven dietro a Olanda e Jugoslavia; oro nel 1999 a Vienna davanti a Russia e Jugoslavia; argento nel 2001 a Ostrava dietro alla Jugoslavia e davanti alla Russia; prima nel 2003 a Berlino davanti a Francia e Russia; di nuovo prima nel 2005 a Roma davanti a Russia e Serbia-Montenegro. Dopo i due titoli consecutivi conquistati con Gian Paolo Montali in panchina, gli azzurri sono poi tornati sul podio nel 2011 a Vienna, guidati da Mauro Berruto, conquistando l’argento dietro alla Serbia e davanti alla Polonia. A Copenaghen nel 2013 sono arrivati di nuovo secondi dietro alla Russia e davanti alla Serbia, poi a Sofia, nel 2015, hanno vinto il bronzo dietro a Francia e Slovenia e, infine, all’ultimo Europeo del 2017, si sono classificati quinti.