Domenica sera, 12 luglio, alle ore 21:45, andrà in scena il big match della 32ª giornata di Serie A: Napoli-Milan. Non è solo una gara importante per la qualificazione alle coppe europee, più per i rossoneri a questo punto dato che gli azzurri sono già in Europa League in virtù della vittoria in Coppa Italia, ma in genere, Napoli-Milan è anche una supersfida “storica”, una partita dai mille significati, uno scontro Sud vs Nord. Questa volta, però, sarà soprattutto la partita di Gennaro Ivan Gattuso contro il suo passato.

Nella vita di Rino Gattuso il Milan non si può nemmeno considerare qualcosa di appartenente a un passato archiviato. Troppe ne hanno vissute insieme per pensare che sia una storia finita. Sia lui, sia i tifosi rossoneri probabilmente sognano che prima o poi “Ringhio” torni a Casa Milan per guidare la squadra verso successi che ormai mancano da troppo tempo. E in tanti ancora non si spiegano perché la sua permanenza sulla panchina rossonera non sia stata prolungata alla fine della stagione 2018-2019.

Gattuso, nella stagione 2017-2018, comincia ad allenare la Primavera del Milan, ma si ritrova sulla panchina della prima squadra già a fine novembre, al posto di Vincenzo Montella, esonerato per i disastrosi risultati ottenuti nelle prime 14 giornate. Ringhio, tra alti e bassi, porta il Milan in finale di Coppa Italia (persa 4-0 con la Juventus) e al sesto posto della Serie A, ma attenzione, perché nel girone di ritorno i rossoneri collezionano 39 punti e solo la Juve (campione d’Italia) e il Napoli fanno meglio di loro. Questi risultati consentono a Gattuso di guadagnarsi la riconferma per la stagione successiva e, anche se nelle coppe non va benissimo (fuori in Europa League al primo turno, ko in Coppa Italia in semifinale, sconfitta in Supercoppa Italia con la Juve), in campionato fa meglio dell’anno precedente, arrivando al quinto posto e a un solo punto dalla Champions League.

Nonostante abbia raggiunto il miglior piazzamento per il Milan dalla stagione 2012-2013, Gattuso decide di risolvere, in maniera consensuale e a malincuore, il suo contratto con il Milan, a causa di alcune divergenze con la società. Al suo posto arriva Marco Giampaolo, ma dura appena sette giornate, prima di venire esonerato per far posto a Stefano Pioli, attuale allenatore rossonero, ma già destinato all’addio per lasciare la panchina, molto probabilmente, al tedesco Ralf Rangnick.

Gattuso, nel frattempo, si è preso le sue soddisfazioni, perché a dicembre 2019 è stato chiamato a sostituire il suo mentore Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli e ha condotto gli azzurri alla conquista della Coppa Italia, vincendo ai rigori contro la Juventus per 4-2 (dopo lo 0-0 alla fine dei tempi regolamentari).

Gattuso da giocatore del Milan ha vinto tutto

La carriera di Gattuso come calciatore ha visto il suo culmine proprio nel lungo periodo trascorso in maglia rossonera. L’ex centrocampista calabrese è cresciuto nelle giovanili del Perugia e ha fatto il suo esordio in Serie B e poi in Serie A proprio con gli umbri tra il 1995 e il 1997, poi ha disputato una stagione ai Rangers, in Scozia, e una alla Salernitana tra il 1997 e il 1999, ma proprio nell’estate del 1999 inizia la sua lunga storia d’amore con il Milan, durata 13 anni consecutivi.

In quei 13 anni Gattuso ha collezionato 468 presenze e 11 gol, vincendo tutto quello che si poteva vincere ed è stato un giocatore fondamentale soprattutto per il Milan di Carlo Ancelotti che, come abbiamo detto, è il suo mentore, e ha anche vinto l’ultimo scudetto dei rossoneri sotto la guida di Massimiliano Allegri nel 2011. Ecco l’elenco dei successi di “Ringhio” con la maglia rossonera:
– la Champions League nelle stagioni 2002-2003 e 2006-2007
– lo Scudetto nelle stagioni 2003-2004 e 2010-2011
– il mondiale per Club nel 2007
– la Supercoppa UEFA nel 2003 e nel 2007
– la Coppa Italia nella stagione 2002-2003
– la Supercoppa Italiana nel 2004 e nel 2011

Da giocatore del Milan ha anche vinto con la nazionale i Mondiali di Calcio 2006 in Germania e, inoltre, nonostante fosse un centrocampista incontrista e grintoso, che non faceva della tecnica con il pallone tra i piedi la sua arma migliore, nel 2006 è arrivato 14° nella classifica dei candidati al Pallone d’Oro.

Gattuso e l’amicizia con Ibrahimovic: i due guerrieri

Nel match di domani sera contro il Milan, Gattuso si ritroverà contro anche un suo ex compagno, Zlatan Ibrahimovic. Il calabrese e lo svedese hanno vinto insieme l’ultimo scudetto rossonero nella stagione 2010-2011 sotto la guida di Max Allegri.

A proposito di Rino, Ibra ha dichiarato tempo fa: “Uno così me lo porterei in guerra”. Adesso sì, se lo porterebbe come commilitone, ma in passato, quando erano uno al Milan e l’altro alla Juventus, si son fatti la guerra l’uno contro l’altro perché, nonostante i parecchi centimetri di differenza in altezza, Ringhio non aveva paura di rivolgersi a muso duro contro Ibra in campo. Nulla di strano, del resto, visto che sono cose che capitano trattandosi di due personaggi con una fortissima personalità.

Qualche anno fa Thiago Silva (storia poi confermata anche da Urby Emanuelson) ha raccontato che una volta Ibrahimovic, dopo essere stato a lungo stuzzicato da Gattuso durante un allenamento, a fine seduta ha preso Ringhio e lo ha ribaltato nel cassonetto della spazzatura. La faccia di Gattuso riemerso dall’immondizia è rimasta impressa nelle memorie dei suoi compagni di squadra che ne hanno riso per più di una settimana.

Napoli-Milan e la corsa dei rossoneri per l’Europa

Domani sera, per la prima volta, Gattuso si ritrova ad affrontare il Milan da avversario. Si gioca in un San Paolo vuoto, ma l’emozione ci sarà lo stesso, anche se dovrà presto lasciare spazio alla concentrazione, perché quella che si andrà a disputare sarà una partita molto importante ai fini della qualificazione alle Coppe Europee.

Napoli e Milan, infatti, sono rispettivamente al sesto e al settimo posto della classifica, ma i partenopei sono già qualificati all’Europa League grazie alla vittoria della Coppa Italia. I rossoneri, invece, al momento, in virtù del settimo posto in classifica, sarebbero qualificati ai preliminari, ma l’intenzione ovviamente è quella di cercare di guadagnare posizioni per accedere direttamente ai gironi di Europa League.

La differenza di punti tra le due avversarie è di sole due lunghezze: 51 per il Napoli, 49 per il Milan. Ragion per cui i rossoneri tenteranno il sorpasso conquistando una vittoria al San Paolo, ma c’è da credere che l’ex Gattuso caricherà a dovere i suoi giocatori per non fargli mollare nemmeno un centimetro in campo, proprio come faceva lui quando vestiva la maglia rossonera.