Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 14 Ottobre 2020
Il 16 ottobre spegne 67 candeline Paulo Roberto Falcao, idolo della curva sud dell’Olimpico e tra i protagonisti dello storico scudetto della Roma nel 1983. In occasione del compleanno dell’ex centrocampista brasiliano, andiamo a ripercorrere la sua carriera: dall’esordio con l’Internacional all’approdo in Italia con la maglia giallorossa, fino al nuovo percorso da allenatore in seguito all’addio al calcio giocato.
L’esordio in Brasile di Falcao
Nato nello stato di Santa Catarina in Brasile, il 16 ottobre del 1953, Paulo Roberto Falcao ha origine italiane: la madre, infatti, è calabrese, mentre il padre, invece, è portoghese. La sua carriera da calciatore inizia proprio nel Paese che lo ha visto nascere. Nel 1973 debutta tra i professionisti con la maglia dell’Internacional di Porto Alegre, con cui giocherà per i successivi 6 anni, collezionando un bottino di 158 presenze e 22 gol realizzati.
Qui vince ben cinque campionati Gaucho, di cui quattro consecutivi dal 1973 al 1976 e uno nel 1979. In questi anni gli verrà assegnato per due volte consecutive, nel 1978 e nel 1979, il “Bola de Ouro”, prestigioso premio individuale dato al miglior giocatore del campionato brasiliano dalla rivista sportiva Placar. Nell’estate del 1980 arriverà la chiamata della Roma che lo acquista per la cifra di un milione e mezzo di dollari.
Il passaggio di Falcao alla Roma
Il matrimonio tra la Roma e Falcao è inizialmente accolto con un filo di scetticismo dalla tifoseria giallorossa che, per la verità, si sarebbe aspettata altro dal calciomercato. Un nome su tutti: Zico. L’ex Internacional, però, avrà modo di spazzare via ogni dubbio rispondendo sul campo, tanto che verrà poi ribattezzato dai tifosi romanista “L’Ottavo Re di Roma”.
Nel frattempo, dopo il debutto in Copa America nel 1979, per Falcao arriva anche l’esordio ai campionati del mondo con il Brasile nel 1982. La sua corsa e quella della Nazionale verdeoro, però, verranno fermate propria dall’Italia, che salirà poi sul tetto del mondo nella storica notte del Bernabeu a Madrid.
Le delusioni con il Brasile saranno presto compensate dai successi ottenuti con la maglia del club. Falcao, infatti, sarà tra i principali protagonisti dello storico scudetto giallorosso del 1983. La Roma, infatti, riesce a cucirsi di nuovo il tricolore sul petto a distanza di più di 40 anni dall’ultima volta, arrivando davanti alla Juventus.
Falcao con l’AS Roma vince anche due Coppe Italia, nel 1981 e nel 1984, arrivando anche a sfiorare la Coppa Campioni nella celebre, quanto amara per i tifosi della Roma, finale dell’Olimpico, persa dai giallorossi ai calci di rigore contro il Liverpool. Nel 1985 Falcao ha un infortunio grave che, di fatto, sancisce la fine dell’esperienza con la Roma, che lascia il primo agosto di quello stesso anno in seguito alla rescissione del contratto.
L’addio al calcio di Falcao e la nuova carriera da allenatore
Chiusa l’esperienza in Italia, Paulo Roberto Falcao torna nel suo Brasile per chiudere la carriera da calciatore nel San Paolo, con cui riesce ancora a mettere in bacheca un campionato Paulista nel 1986 prima di appendere le scarpette al chiodo.
Tornerà nel mondo del calcio quattro anni più tardi, questa volta nelle vesti di allenatore. E proprio alla guida del club che lo ha lanciato da calciatore, l’Internacional, si toglierà la soddisfazione di vincere il suo primo e unico titolo da allenatore: il Gauchão del 2011.
A Porto Alegre Paulo Falcao chiuderà il suo percorso da allenatore nel 2016, dopo aver girato diverse panchine tra cui quella della Nazionale giapponese, per dedicarsi al suo nuovo lavoro da commentatore sportivo. A dimostrazione che il calcio, a prescindere da come venga declinato, resta sempre una parte preponderante di un’icona del nostro calcio che oggi festeggia i suoi 67 anni.
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