Juventus-Fiorentina è un grande classico del calcio italiano e domani sera sarà il secondo anticipo della 14ª giornata, l’ultima in programma in questo 2020 prima della sosta natalizia (si riprende il 3 gennaio 2021). All’Allianz Stadium di Torino i bianconeri ospiteranno i viola a partire dalle ore 20:45 e la partita sarà trasmessa in diretta tv e streaming in esclusiva da Sky Sport.

Finora si contano ben 182 precedenti in totale tra queste due squadre, considerate tutte le competizioni italiane ed europee, cui si aggiungono quattro amichevoli. La Juventus conta 86 vittorie, mentre la Fiorentina ha vinto 39 volte e i pareggi sono stati 57. I bianconeri hanno segnato in tutto 309 gol nelle gare ufficiali contro i viola che, invece, hanno realizzato in tutto 197 reti.

Se consideriamo solo il massimo campionato italiano, i precedenti sono 162: le vittorie sono 78 per la Juve e 33 per la Fiorentina, mentre nelle altre 51 sfide il risultato finale è stato di parità. La Vecchia Signora ha segnato 266 gol contro la Viola che, invece, ne ha fatti 170.

Sempre considerando solo il campionato di Serie A, la Juve negli 81 precedenti in casa contro la Fiorentina si è imposta 55 volte, mentre le sconfitte sono state solo sei e i pareggi venti. I bianconeri hanno segnato in totale 172 gol e i viola ne hanno fatti 67. Sul campo della Fiorentina, invece, ci sono state finora 27 vittorie dei padroni di casa, 23 successi bianconeri e 31 pareggi con 94 gol bianconeri e 103 viola. In casa, dunque, la Juve ha una percentuale del 67,90% di vittorie contro la Fiorentina in Serie A, mentre la percentuale dei pareggi è finora del 24,69% e quella delle vittorie viola del 7,41%.

Nella scorsa stagione a Firenze il match del girone di andata giocato il 14 settembre 2019 finì 0-0,mentre il ritorno si giocò il 2 febbraio in casa della Juve che vinse per 3-0 con una doppietta di Cristiano Ronaldo su rigore e un gol di De Ligt al 91’. I bianconeri hanno vinto cinque delle ultime sei sfide con i viola, la cui ultima vittoria risale invece al 15 gennaio 2017, quando si impose al Franchi contro la Juve per 2-1 grazie ai gol di Kalinic e Badelj (per i bianconeri segnò Higuain).

Juventus-Fiorentina, la situazione di bianconeri e viola

Juventus e Fiorentina arrivano al match che le vede contrapposte con uno stato d’animo profondamente diverso. I bianconeri sono al momento terzi in classifica con 27 punti, a -4 dal Milan capolista e a -3 dall’Inter seconda, mentre la Roma, che insegue, è a 3 punti dalla Vecchia Signora che dunque è in una situazione di sostanziale tranquillità sia in Italia, sia in Europa, visto che ha raggiunto la qualificazione agli ottavi di Champions League da prima del suo girone, davanti al Barcellona che ha battuto 3-0 al Camp Nou.

Nonostante qualche critica iniziale, i risultati della Juve di Andrea Pirlo finora sono più che soddisfacenti e la squadra bianconera in campionato è ancora imbattuta, unica insieme con il Milan a non aver mai perso finora in Serie A in questa stagione. Inoltre nelle ultime partite è migliorata anche dal punto di vista del gioco e giunge all’appuntamento con la Fiorentina forte di una bella vittoria ottenuta in trasferta contro il Parma: successo per 4-0 per gli uomini di Pirlo che finora in campionato hanno ottenuto sette vittorie e sei pareggi, hanno segnato 28 gol e ne hanno incassati 10.

In casa Juve c’è aria di festa anche per i riconoscimenti ricevuti ieri da Cristiano Ronaldo e dal Presidente Andrea Agnelli, insigniti rispettivamente del Golden Foot e del Golden Foot Prestige. Il fenomeno portoghese si è aggiudicato il premio che spetta a giocatori che hanno già superato i 28 anni d’età e ha lasciato le impronte dei suoi preziosi piedi, che saranno esposte nella “The Champions Promenade” di Montecarlo.

Profondamente diversa è la situazione della Fiorentina, che, invece, è solo sedicesima in classifica con 11 punti, gli stessi dello Spezia che è diciassettesimo e a -1 dal Parma che è quindicesimo. I viola, su 13 match disputati, hanno ottenuto solo due vittorie, per il resto sono arrivati cinque pareggi e sei sconfitte; i gol segnati sono 13, molti meno di quelli incassati che sono, invece, 21.

La Viola non vince una partita nei tempi regolamentari dal 28 ottobre, quando si è imposta 2-1 sul Padova nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia, mentre l’ultimo successo in assoluto è quello, ottenuto sempre in Coppa Italia, contro l’Udinese nei sedicesimi (1-0 ai tempi supplementari). In campionato la vittoria manca dal 25 ottobre 2020 quando, sempre contro l’Udinese, ha vinto in casa per 3-2.

Finora, dunque, Cesare Prandelli, subentrato a Beppe Iachini che è stato esonerato dopo il pari a reti bianche con il Parma dello scorso 7 novembre, in campionato non ha ancora vinto una partita. A differenza di Pirlo, però, il tecnico viola non ha defezioni in rosa e, per la gara di domani sera, deve solo valutare le condizioni di Duncan ed Eysseric. L’allenatore bianconero, invece, deve fare i conti con i problemi fisici di Arthur, Chiellini e Dybala, che negli ultimi giorni sono stati tutti alle prese con infortuni e solo nelle ultime ore ne saprà di più sulle loro condizioni, mentre Demiral sa di dover stare fermo ancora per una quindicina di giorni.

Juventus-Fiorentina: probabili formazioni per il match del 22 dicembre 2020

Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Chiesa, Bentancur, McKennie, Ramsey; Morata, Ronaldo. All. Pirlo.

Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Igor; Venuti, Bonaventura, Amrabat, Castrovillari, Biraghi; Ribery, Vlahovic. All. Prandelli.

Per Federico Chiesa prima sfida da ex

Juventus-Fiorentina sarà una partita molto particolare per Federico Chiesa, perché sarà la sua prima da “ex”. Il giocatore, ora in forza alla Juventus, è cresciuto nella giovanili della Viola, che lo ha preso sotto la sua ala protettrice quando aveva solo 10 anni e lo ha fatto esordire in Serie A, accompagnandolo fino al suo esordio nella nazionale maggiore.

Da giocatore della prima squadra della Fiorentina, Chiesa ha giocato 153 partite in totale tra il 2016 e il 2020 e ha segnato 34 gol. È approdato alla Juventus quest’anno a stagione già iniziata e finora ha collezionato 14 presenze e due marcature, una in Champions League contro la Dinamo Kiev e una in campionato, il 16 dicembre scorso, contro l’Atalanta.

Federico Chiesa, classe 1997 (figlio del noto ex giocatore Enrico), è arrivato alla Juventus lo scorso 5 ottobre, in prestito con obbligo di riscatto a 40 milioni dalla stagione 2021/2022 nel caso si verifichi una di queste tre condizioni: la Juve si piazza tra i primi quattro a fine campionato; Chiesa gioca il 60% delle partite per un minimo di 30 minuti; Chiesa faccia almeno dieci gol e dieci assist. Ci sono in ballo anche 10 milioni di euro di eventuali bonus e, in caso di riscatto, il giocatore resterà in bianconero almeno fino al 2025. Suo fratello Lorenzo gioca ancora nelle giovanili della Fiorentina.

I trasferimenti “storici” tra Juventus e Fiorentina

Quello di Federico Chiesa è solo l’ultimo di una lunga serie di trasferimenti dalla Fiorentina alla Juventus (e viceversa). Prima di lui altri otto giocatori importanti hanno vestito la maglia bianconera subito dopo aver indossato quella viola. Il più celebre di tutti è sicuramente Roberto Baggio, che si è trasferito da Firenze a Torino nel 1990, consolidando così la leggenda del Divin Codino e conquistando il Pallone d’Oro ne l 1993. Nella Fiorentina Baggio ha giocato dal 1985 al 1990 e, pur non vincendo alcun titolo, ha dato il via alla sua straordinaria carriera e ha cominciato a farsi conoscere per le sue magie in campo. Quando venne ceduto alla Juve, come ormai tutti sanno, a Firenze ci fu una vera e propria rivolta popolare.

Il primo in assoluto a trasferirsi da Firenze a Torino fu però il terzino Sergio Cervato, che con la Viola aveva vinto lo Scudetto ed era arrivato in finale della Coppa dei Campioni negli anni ’50. Dopo Baggio, invece, gli altri trasferimenti sono stati quelli di Emiliano Moretti (nel 2002), che non ebbe molta fortuna in bianconero (ci giocò solo otto partite); Giorgio Chiellini, che apparteneva già alla Juve, ma esordì in A proprio con la Viola nel 2004 e collezionò 37 presenze prima di concludere il prestito e tornare a Torino; il bulgaro Valeri Bojinov, che passò dalla Fiorentina alla Juve nel 2006, nell’ambito della trattativa che portò Adrian Mutu a Firenze, ma non lasciò un buon ricordo in nessuna delle due squadre; il brasiliano Felipe Melo, che dopo una buona stagione in viola fu ceduto alla Juve nel 2009, ma a Torino ebbe molta meno fortuna; un altro brasiliano, il portiere Neto, trasferitosi nella stagione 2015-2016 per fare il secondo di Buffon, giocando solo undici partite in bianconero prima di volare in Spagna; Federico Bernardeschi, approdato alla Juve nel 2017 per 40 milioni di euro.

Sono stati molti di più i trasferimenti dalla Juventus alla Fiorentina. Tra i più “celebri” ricordiamo: Antonello Cuccureddu, che dopo dodici stagioni in bianconero (con sei scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa in bacheca), passò alla Viola nel 1981; Claudio Gentile, che nel 1984, dopo ben undici stagioni alla Juve, firmò per la Fiorentina e ci restò un triennio; Moreno Torricelli che, dopo aver vinto tutto con la Juve tra il 1992 e il 1998, decise di seguire Trapattoni a Firenze (dove vi restò per quattro stagioni); Angelo Di Livio, un anno dopo Torricelli, altro protagonista del ciclo vittorioso della Juve di Marcello Lippi; il già citato Adrian Mutu, passato dalla Juve alla Fiorentina quando i bianconeri vennero spediti in Serie B e a Firenze trovò Cesare Prandelli che lo aveva lanciato al Parma. Altri trasferimenti dalla Juve alla Fiorentina sono stati, negli anni, quelli di Amauri, Federico Balzaretti, Marco Marchionni, Enzo Maresca, Fabrizio Miccoli e Cristiano Zanetti.