La Lazio è una squadra che può contare diversi grandi calciatori, che hanno impreziosito la sua storia. Dai campioni d’Italia guidati da Giorgio Chinaglia negli anni Settanta al secondo scudetto nell’era Cragnotti fino al nuovo corso di Claudio Lotito, andiamo quindi a scoprire i giocatori più forti nella storia della società biancoceleste.

La Lazio di Giorgio Chinaglia campione d’Italia

Nella memoria collettiva della tifoseria biancoceleste un posto di assoluto riguardo è sicuramente occupato da Giorgio Chinaglia e dalla sua Lazio, capace di vincere nel 1974 il primo scudetto nella storia della società. Tra gli attaccanti della Lazio più forti di tutti i tempi, Chinaglia ha trascorso tra i biancocelesti sette anni, totalizzando 246 presenze e un bottino di 121 gol tra campionato e coppe. Nell’anno del tricolore “Long John” vinse anche il titolo di capocannoniere realizzando 24 gol in 30 presenze in Serie A.

Genio e sregolatezza: la parantesi di Paul Gascoigne

Anche se i numeri con la Lazio sono piuttosto impietosi (6 gol in 47 presenze), l’impatto di Paul Gascoigne sul mondo biancoceleste ha lasciato comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi laziali: un alternarsi di lampi di genio e momenti di follia che hanno caratterizzato di fatto tutta la carriera del calciatore inglese. Gascoigne ha vestito la maglia della Lazio dal 1992 al 1995, andando in gol al suo primo derby di Roma il 29 novembre del 1992, quando pareggiò di testa a quattro minuti dalla fine il vantaggio iniziale di Giannini. Premesse illusorie di un’esperienza ondivaga, ma che i tifosi della Lazio non hanno mai dimenticato.

Alessandro Nesta, capitano della Lazio del secondo scudetto

Capitano, bandiera e protagonista di una stagione di successi, Alessandro Nesta è stato uno dei difensori della Lazio più forti di tutti i tempi nonché, probabilmente, il calciatore simbolo della lazialità. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, ha fatto parte della rosa della Lazio in Serie A dal 1993 al 2002, arricchendo il suo palmarès con uno scudetto, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. In nove anni di Lazio ha rimediato appena due espulsioni. Sono, invece, tre i gol all’attivo, uno dei quali nella finale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan del 29 aprile 1998, quando il capitano della Lazio firmò la decisiva rete del 3 a 1, dato che il Diavolo si era imposto per 1 a 0 nell’andata a San Siro, riportando così la Coppa Italia nella bacheca laziale, per la seconda volta nella storia, a 40 anni dalla prima affermazione in questa competizione.

Giuseppe Favalli e il record di presenze in biancoceleste

Parlando, invece, di record biancocelesti, il giocatore che ha collezionato più presenze in maglia laziale è Giuseppe Favalli con 401 partite giocate. Seguono Giuseppe Wilson a 392 e Paolo Negro a 372. Se questi due calciatori non possono più insidiare il record di Favalli perché hanno già appeso le scarpette al chiodo da molti anni, Radu e Lulic, rispettivamente 372 e 351 presenze, possono sperare ancora di agganciare se non addirittura superare il primatista ex difensore della Lazio.

Silvio Piola, il più grande marcatore nella storia della Lazio

Con 145 gol in 237 presenze, è Silvio Piola il marcatore più prolifico nella storia della Lazio. Dietro di lui un’altra icona biancoceleste: Giuseppe Signori, autore di 126 reti in 195 partite giocate. Completa il podio proprio Giorgio Chinaglia a 121 gol in 246 presenze. Oggi la SS Lazio nella sua rosa ha un altro attaccante che nei prossimi anni cercherà in tutti i modi di raggiungere e superare il primatista Piola. Si tratta di Ciro Immobile, attaccante che sulla sponda laziale del Tevere ha riacquistato un’autostima e soprattutto una vena realizzativa, smarrite per qualche anno nelle deludenti esperienze all’estero. Con 116 gol in 167 partite giocate, ha ormai nel mirino “Long John” e forse anche qualcosa in più. D’altronde, volare sempre più in alto è insito nella natura delle aquile.