Matthijs de Ligt festeggia oggi, 12 agosto 2021, 22 anni. Il difensore olandese, reduce dallo sfortunato europeo con la sua Nazionale, è pronto a riscattarsi con la maglia della Juventus. In attesa che la nuova stagione abbia inizio e per celebrare al meglio il giorno del suo 22° compleanno, ripercorriamo la carriera e i principali successi del difensore olandese.

De Ligt all’Ajax, l’alba della carriera del difensore olandese

Nato a Leiderdorp nel sud dell’Olanda il 12 agosto del 1999, Matthijs de Ligt dà i primi calci al pallone sul rettangolo verde nelle giovanili dell’Abcoude, un piccolo club del suo Paese. Qui gioca fino al 2009, quando si presenta la grande occasione di finire in una delle più grandi fucine di talento d’Europa, nonché una delle più importanti squadre olandesi: l’Ajax. De Ligt conduce tutta la trafila delle giovanili nel blasonato club di Amsterdam per poi completare la gavetta nella stagione 2016-2017 nello Jong Ajax, la squadra delle riserve che milita nella seconda divisione olandese (la nostra Serie B).

Occasionalmente viene convocato anche in prima squadra, ma queste sporadiche apparizioni diventeranno sempre di più una costante. De Ligt, infatti, brucia le tappe: prima debutta in Champions League nel terzo turno preliminare contro il Nizza il 26 luglio 2017, poi il 18 novembre mette a segno la sua prima doppietta in Eredivisie nell’8 a 0 rifilato al Breda e, infine, l’11 marzo del 2018, indossa per la prima volta la fascia da capitano.

A partire dalla stagione successiva, la fascia al braccio sarà permanente. All’Ajax Matthijs de Ligt si afferma come uno dei profili più interessanti d’Europa e lo fa sul palcoscenico più prestigioso, quello della Champions League. I Lancieri, con una squadra giovanissima capitanata proprio da de Ligt, sono protagonisti di un percorso straordinario, conclusosi solo in semifinale al termine di una sfida rocambolesca contro il Tottenham. L’amarezza per l’eliminazione, però, sarà compensata dalla vittoria del campionato e della Coppa dei Paesi Bassi.

Il passaggio di de Ligt alla Juve

Nell’estate del 2019, tra le prime società a mettere gli occhi sul talentino olandese c’è la Juventus, a cui proprio de Ligt aveva fatto gol, pochi mesi prima, nella partita di ritorno dei quarti di Champions. La rete del definitivo 2 a 1 firmata dal difensore era costata il passaggio del turno alla Vecchia Signora. De Ligt rappresenta il colpo più importante del mercato juventino: i bianconeri riescono a portarlo a Torino versando nelle casse dell’Ajax ben 75 milioni di euro.

La prima stagione in Serie A per il difensore non è però semplicissima. Il talento olandese deve abituarsi a un calcio diverso ed estremamente tattico come quello italiano. Tuttavia, può farlo accanto a due interpreti del ruolo di assoluta esperienza come Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini e, al termine della stagione, nonostante prestazioni piuttosto altalenanti, riuscirà comunque a laurearsi campione d’Italia, portando a tre il numero di trofei nel suo palmarès. Nella stagione 2020-2021 non arriva il bis in campionato, ma in compenso de Ligt può aggiungere alla sua collezione la Supercoppa italiana vinta in finale contro il Napoli e la Coppa Italia sollevata ai danni dell’Atalanta. Oggi, parlando del mercato Juve, de Ligt rappresenta una pedina inamovibile, il talento sul quale ricostruire una difesa che necessita di un ricambio generazionale, nonostante comunque il grande Europeo disputato dall’inossidabile coppia Bonucci-Chiellini.

Lo sfortunato Europeo con la Nazionale

La prima convocazione in Nazionale per de Ligt arriva a marzo del 2017 e, complici le assenze di vari calciatori, si ritrova a giocare titolare nella partita di qualificazione ai Mondiali contro la Bulgaria stabilendo un record: diventa infatti il più giovane giocatore a vestire la maglia dell’Olanda dal 1931.

In questo 2021, ha partecipato ai Campionati europei posticipati di un anno a causa della pandemia. Arrivato con grandi ambizioni, ha dovuto subire insieme ai compagni l’onta dell’eliminazione già agli ottavi per mano della Repubblica Ceca. Proprio un suo errore (fallo di mano da ultimo uomo e conseguente espulsione) ha costretto la Nazionale orange a giocarsi il passaggio del turno in 10 uomini e a soccombere, alla fine, 2 a 0.

Nonostante la grande delusione, però, ora è tempo di voltare pagina. C’è una nuova stagione tutta da giocare e tanti obiettivi da raggiungere, con la consapevolezza che l’età e il talento da calciatore sono dalla parte di de Ligt.