Il 5 maggio 1994 nasceva in quel di Bergamo Mattia Caldara, che oggi festeggia il suo 26° compleanno. È dunque un calciatore piuttosto giovane, che può dare ancora tanto al calcio. Ha già dimostrato di essere non solo un ottimo difensore, ma anche un giocatore con un gran senso del gol, tanto da segnare, negli anni passati, reti decisive per la squadra atalantina. Tuttavia finora ha raccolto molto meno di quello che ha seminato o che un talento come il suo avrebbe meritato, questo perché, nella sua esperienza con la maglia del Milan, è stato perseguitato dagli infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo per molti mesi, impedendogli di collezionare presenze e gol.

Gli esordi nelle giovanili dell’Atalanta

Da bambino, dopo gli inizi nello Scanzarosciate, è approdato a 10 anni nelle giovanili dell’Atalanta e ha completato tutto il percorso di formazione in nerazzurro, fino ad arrivare all’esordio in Serie A, con la prima squadra, il 18 maggio del 2014, quando aveva da poco compiuto 20 anni. Il match era Catania-Atalanta, vinto dalla squadra siciliana per 2-1: Caldara entrò al posto di Davide Brivio. Nella stagione successiva la Dea decide di fargli fare un po’ di esperienza in Serie B e lo presta al Trapani. Nella serie cadetta fa il suo esordio il 7 settembre 2014 entrando al posto di Ennis Nadarevic nella partita contro il Vicenza. In tutto con la squadra siciliana collezionerà 20 presenze e due reti; suo il gol che permette al Trapani di pareggiare 1-1 contro l’Avellino nei minuti di recupero il 16 maggio 2015.

Caldara rimane in Serie B anche nella stagione successiva, ma cambia casacca e regione, passando al Cesena, con cui mette insieme 27 presenze e tre gol in campionato e altre due presenze in Coppa Italia. A 21 anni l’Atalanta decide di riprenderselo e di riportarlo in Serie A. La prima partita di Caldara nella stagione 2016-2017 è quella contro il Napoli della settima giornata, giocata il 2 ottobre 2016 e vinta dai bergamaschi per 1-0. Pochi giorni dopo arriva anche il suo primo gol nella massima Serie, che risulterà per di più decisivo: è il 26 ottobre 2016 e il giovane difensore segna la rete dell’1-0 che vale il successo dell’Atalanta in casa del Pescara.

A quel punto, una squadra sempre molto attenta ai giovani talenti, acquista il cartellino di Caldara per 15 milioni di euro: si tratta della Juventus, che il 12 gennaio 2017 si aggiudica le prestazioni del difensore, ma lo lascia comunque all’Atalanta per tutta la stagione successiva. Intanto il campionato 2016-2017 risulta per Mattia un’ottima stagione, visto che la chiude con 30 presenze e ben 7 gol, due dei quali messi a segno al San Paolo di Napoli: è quella, infatti, la sua prima doppietta, firmata il 25 febbraio 2017. Nella stagione successiva arriva per lui anche l’esordio in Europa League, nel match che l’Atalanta vince per 3-0 contro l’Everton. Caldara gioca tutta la stagione da titolare, ma nella seconda parte del campionato salta alcune partite per problemi alla schiena. A giugno 2018 saluta la Dea con la quale, in totale, ha collezionato 55 presenze e ben 10 gol, certamente un’ottima media realizzativa per un difensore.

Nel frattempo Caldara, che è stato un giocatore fondamentale per la nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio dal 2016 al 2018, il 10 maggio 2018 viene anche convocato per la prima volta da Roberto Mancini, che lo fa subito debuttare con la nazionale maggiore il 1° giugno, nell’amichevole contro la Francia giocata a Nizza e persa per 3-1 dagli azzurri.

Caldara, Milano-Bergamo andata e ritorno (passando per Torino…)

Abbiamo finora parlato della carriera di Mattia Caldara da quando era bambino fino a giugno 2018. Quello che succede dopo ha praticamente dell’incredibile se consideriamo che nella stagione 2018-2019 il giovane difensore colleziona solamente una presenza in Europa League, una in Coppa Italia e una in Primavera. Tutto questo indossando la maglia del Milan. Il 2 agosto 2018, infatti, la società rossonera annuncia di aver acquistato a titolo definitivo Mattia Caldara dalla Juventus, con la quale il giocatore bergamasco aveva cominciato la preparazione per la nuova stagione. Il passaggio di Caldara dalla Juve al Milan rientra nell’operazione, che riporta Leonardo Bonucci alla Juve dopo appena un anno di permanenza a Milano e prevede anche il trasferimento in rossonero di Gonzalo Higuain.

Il contratto di Caldara con il Milan è valido fino al 2023, ma la sua avventura con il Diavolo risulterà a dir poco sfortunata. Dal 17 settembre al 15 ottobre 2018 rimane fermo per un problema muscolare, poi, tornato ad allenarsi, si ferma di nuovo dal 27 ottobre al 10 febbraio, quindi per ben 106 giorni, a causa della lacerazione parziale del tendine d’Achille. Dopo un altro breve ritorno agli allenamenti, accusa un ritardo nella preparazione che gli fa saltare altre quattro partite, ma l’infortunio più grave, purtroppo per lui, deve ancora arrivare: la rottura del legamento crociato a inizio maggio 2019, che lo tiene fermo altri 165 giorni. Quando è pronto al ritorno in campo, è poi costretto a fermarsi nuovamente una settimana a causa di una irritazione al tendine tra ottobre e novembre 2019. Alla fine, con la maglia rossonera, gioca solo la partita di Europa League del 20 settembre 2018 vinta contro i lussemburghesi del Dudelange e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio il 24 aprile 2019, persa dal Milan in casa, mentre non è mai riuscito a debuttare in campionato.

A gennaio 2020 il Milan decide di cedere Caldara all’Atalanta con la formula del prestito per 18 mesi con diritto di riscatto. Nella sua Bergamo Mattia torna immediatamente titolare e il 15 gennaio, dopo quasi 19 mesi lontano dal campo, scende in campo per il match di Coppa Italia contro la Fiorentina, vinto dalla Viola per 2-1. Pochi giorni dopo, il 20 febbraio 2020, debuta anche in Champions League nel match di andata degli ottavi di finale vinto per 4-1 contro il Valencia e gioca anche la partita di ritorno vinta in Spagna per 4-3 dalla Dea. In questa stagione, dunque, Caldara ha giocato in totale: 165 minuti in Champions League, 156 minuti in Serie A e 77 minuti in Coppa Italia.