Oggi, 27 luglio, festeggia i suoi 35 anni Marek Hamsik. Il calciatore slovacco, fresco campione di Turchia con il Trabzonspor, è entrato nella storia del calcio Napoli superando una leggenda azzurra, e di questo sport in generale, come Diego Armando Maradona e indossando la fascia da capitano in molti dei successi ottenuti dalla società di Aurelio De Laurentiis. In occasione del suo 35° compleanno, andiamo allora a celebrarlo al meglio ripercorrendone le tappe della carriera e le principali vittorie sul rettangolo verde.

I primi passi di Hamsik nel mondo del calcio

Per il piccolo Marek, il calcio è una questione di famiglia. Solo che a differenza di nonno Ivan e papà Richard, ci si accorge molto presto che in lui c’è un talento che lo porterà molto lontano. Ha appena 11 anni, infatti, quando stabilisce un nuovo record per il calcio slovacco, realizzando 16 gol in una sola partita del campionato regionale. Proprio in quel momento papà Richard capisce che bisognerà fare tutto il possibile per permettere a suo figlio di sbocciare definitivamente sul rettangolo verde.

Così paga di tasca proprio le spese per portarlo allo Slovan Bratislava che, a causa di importanti problemi economici, non può permettersi il costo del suo cartellino. Si rivelerà un investimento più che azzeccato: non ci vorrà molto perché anche al di fuori dei confini nazionali si accorgano dell’Hamsik calciatore. I primi a bussare alla porta del giovane talento saranno i dirigenti del Brescia che si assicureranno le sue prestazioni nell’estate del 2004.

Il passaggio di Hamsik al Napoli

A Brescia giocherà per tre stagioni prima che Pierpaolo Marino, allora direttore sportivo del Napoli, si innamori di lui e lo porti all’ombra del Vesuvio nell’estate del 2007. In azzurro, diventerà presto per tutti “Marekiaro”, sfruttando il gioco di parole con il quartiere di Posillipo. La cresta di Hamsik diventerà uno dei simboli della rinascita della società azzurra dalle ceneri del fallimento avvenuto appena tre anni prima.

Le vittorie di Marek Hamsik al Napoli

Nei 12 anni napoletani, nessuno dei cinque allenatori alternatisi alla guida del club azzurro rinuncerà mai al centrocampista slovacco: un segnale chiaro delle sue qualità umane, prima ancora che tecnico-tattiche. Sarà lui a mettere la firma sul primo trofeo dell’era De Laurentiis siglando il gol del definitivo 2 a 0 nella finale di Coppa Italia contro la Juve del 12 maggio 2012. E sarà sempre lui a sollevare un’altra Coppa nazionale e la Supercoppa Italiana, questa volta con la fascia da capitano al braccio, nel 2014.

Hamsik e il record di Maradona

Oltre ai trofei di squadra, Marek infrangerà due storici record individuali, superando i gol di Maradona il 23 dicembre 2017 – quando i gol di Hamsik con il Napoli saliranno a 116 – e le presenze di un’altra icona azzurra come Bruscolotti il 6 novembre 2018 contro il PSG in Champions League.

Hamsik in Cina: l’epilogo dell’avventura partenopea

Il trasferimento di Marek Hamsik in Cina si concretizza nel febbraio del 2019. Quello al Napoli è un addio malinconico, che avviene in silenzio e in linea con il carattere che ha sempre contraddistinto il capitano azzurro in campo e fuori: sobrio e rispettoso.

Nella nuova avventura asiatica, veste per due anni la maglia del Dalian Pro, collezionando 45 presenze condite da cinque gol, prima di tornare in Europa per vestire la maglia del Göteborg nel massimo campionato svedese.

Il titolo di campione di Turchia

Nell’estate del 2021 Hamsik cambia ancora e vola in Turchia per rinforzare la rosa del Trabzonspor. A distanza di otto anni dall’ultimo trofeo conquistato, al termine della stagione 2021-2022, ne aggiungerà un altro alla sua collezione laureandosi campione di Turchia, il primo campionato nazionale vinto in carriera: il giusto tributo per un leader silenzioso che oggi spegne 35 candeline.