Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 10 Settembre 2019
Il logo della Fiorentina è sicuramente tra quelli più caratteristici delle squadre di calcio italiane, soprattutto perché è strettamente legato alla città della squadra e alla sua storia. È anche per questo che i tifosi sono molto affezionati a questo simbolo. Scopriamo quindi insieme le caratteristiche e l’evoluzione dello stemma della Fiorentina.
Stemma Fiorentina: la storia
Lo stemma della Fiorentina è da sempre un giglio di colore rosso, che è anche il simbolo della città di Firenze perché campeggiava sullo stemma araldico di Ugo di Toscana. Come accaduto nel caso dello stemma dell’AS Roma, dunque, anche il club viola ha deciso di legare per sempre la sua storia a quella della sua città attraverso lo stesso simbolo.
Il giglio è composto da cinque petali superiori più le ramificazioni inferiori ed è l’immagine che indentifica il capoluogo toscano sin dai tempi antichi. Secondo alcune teorie, la scelta di questo fiore è dovuta alla presenza di gigli nei dintorni della città, mentre secondo altre ipotesi il simbolo risalirebbe addirittura ai romani perché la fondazione della città avvenne, nel 59 a.C., durante i festeggiamenti in onore della dea Flora per l’arrivo della primavera.
Fino a qualche secolo fa, il giglio era bianco su sfondo rosso: nel XIII secolo i Guelfi invertirono i colori per differenziarsi dai Ghibellini, che furono poi cacciati da Firenze nel 1251. Da allora il giglio rosso su sfondo bianco divenne ufficialmente il simbolo della città.
Il giglio della Fiorentina
Agli esordi, il giglio della Fiorentina era esattamente quello dello stemma comunale che venne quindi riprodotto sulle maglie della squadra. In seguito, il simbolo ha subito varie modifiche e, come accaduto ad esempio al logo della Juventus, negli anni ci sono stati molti restyling: dallo scudo si passò alla forma romboidale che conteneva il giglio e che fu disegnata dal fondatore del club in persona, il Marchese Ridolfi. Questo stemma fu poi modificato, lasciando la forma romboidale ma divisa in due: da una parte c’era il giglio su sfondo bianco, dall’altra solo uno sfondo rosso.
Negli anni ’50 e ’60 il logo della Fiorentina divenne un giglio stilizzato inserito in un rombo bianco. Una modifica sostanziale dello stemma fu operata dalla dirigenza Pontello negli anni ’80, quando si optò per quello che fu poi definito dai tifosi “giglio alabardato”: il fiore venne fuso insieme a una sorta di F, l’iniziale della squadra, e inserito in un cerchio bianco bordato di viola. La tifoseria non apprezzò questo cambiamento perché il simbolo non assomigliava più a un giglio bensì, appunto, a un’alabarda.
L’attuale stemma della Fiorentina calcio
Il logo attuale fu adottato dalla dirigenza Cecchi Gori proprio per eliminare il giglio alabardato che non piaceva ai tifosi. Il restyling dello stemma della squadra Fiorentina comportò l’inserimento del giglio rosso all’interno di un rombo, unito poi a un triangolo viola contenente le iniziali della società, ossia ACF.
Fatta eccezione per la stagione trascorsa in Serie C2 durante la quale, per ragioni legali, fu sostituito da un semplice giglio, quest’ultimo logo della Fiorentina è rimasto pressoché invariato.
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