Negli ultimi giorni la rivalità tra Inter e Juventus si è improvvisamente rinfocolata e non solo per il caldo torrido delle temperature estive. Nella giornata di ieri, Beppe Marotta ha chiuso il tesseramento a parametro zero di Juan Cuadrado. In molti lo leggono come uno sgarbo alla sua ex squadra, ma in realtà il colombiano è stato scaricato da tempo dalla Vecchia Signora, che gli ha fatto una proposta di rinnovo nettamente più bassa dell’ingaggio precedente, sostanzialmente mettendolo alla porta. L’Inter non si è lasciata sfuggire l’occasione di innestare nella rosa un calciatore di 35 anni, ma che può ancora essere utile alla causa con la sua esperienza e le sue giocate.

Cuadrado firma con l’Inter, Lukaku che fa?

La notizia ha sorpreso in negativo entrambe le tifoserie: quella bianconera, che non si aspettava di vedere il ‘Panita’ con la maglia nerazzurra dopo 8 anni di Juve; quella interista che ha effettuato delle rimostranze sotto la sede del club, anticipando che vorrà incontrare il calciatore dopo le visite mediche per chiarirgli alcune cose. Ovviamente, la piazza milanese era già esacerbata dall’affare Romelu Lukaku, con l’Inter costretta a ritirarsi dalla trattativa una volta venuta a sapere dei colloqui intercorsi nelle ultime settimane tra il centravanti belga e la Juventus. La situazione rimane molto fumosa, perché ufficialmente la Juventus continua a smentire l’interesse per Romelu, inoltre nelle ultime ore sarebbe tornata in auge l’ipotesi Al-Hilal, con gli arabi pronti letteralmente a ricoprire d’oro il centravanti.

L’intrigo Morata

E comunque non è finita, perché in caso di partenza di Dusan Vlahovic, la Juve valuterebbe la terza esperienza a Torino di Alvaro Morata. Sul quale, però, si sarebbe fiondata anche la società milanese, che deve ora sostituire sia Dzeko sia Lukaku e dunque dovrà innestare in rosa ben due attaccanti. Oggi dovrebbe esserci un contatto tra Marotta e l’entourage del nazionale spagnolo, per il quale l’Atletico Madrid continua a chiedere i 21 milioni della clausola rescissoria. Insomma, i terreni di scontri tra due club, che fuori dal campo hanno posizioni “politiche” spesso concordanti ma in termini di rivalità calcistica rimangono molto distanti, non mancheranno di certo nelle prossime settimane di questa rovente estate.

Inter-Juve: i cambi di casacca più discussi

La mente riporta così ai numerosi traghettamenti di calciatori che sono passati da una parte all’altra delle due piazze protagoniste del derby d’Italia. Le rimostranze di ieri del tifo nerazzurro hanno riportato alla mente quelle effettuate a gennaio del 2014, quando le due dirigenze avevano apparecchiato lo scambio tra Mirko Vucinic e Fredy Guarin. I tifosi nerazzurri credevano talmente tanto nel centrocampista colombiano (che poi in realtà fallì e fu ceduto lo stesso in seguito) da riuscire a bloccare un doppio trasferimento fatto e definito in ogni dettaglio.

Nella storia recente, è sicuramente l’Inter ad aver attinto maggiormente dalla Juventus, reduce da un ciclo vincente. Il club milanese ha prima convinto Beppe Marotta ad accettare la carica di ad e dg dell’area sportiva, poi lo stesso dirigente – ripudiato dalla Vecchia Signora per dare pieni poteri al suo precedente collaboratore Fabio Paratici – ha convinto Antonio Conte, ex capitano e storica bandiera bianconera, a sedersi sulla panchina nerazzurra per riportare il tricolore ad Appiano Gentile.

Tornando più indietro nella storia, precisamente all’estate del 2004, è ancora oggi celeberrimo lo scambio Fabian Carini-Fabio Cannavaro, con la Juventus che si assicurò uno dei difensori più forti del panorama internazionale, in cambio di un portiere uruguayano che era sbarcato a Torino con tante aspettative, ma che in bianconero era diventato ben presto un esubero. Tra gli altri giocatori che sono passati da un club all’altro, poi, ricordiamo tra gli altri Roberto Boninsegna, Marco Tardelli, Pietro Anastasi, Alessandro “Spillo” Altobelli, Aldo Serena, Gigi De Agostini, Salvatore Schillaci, Angelo Peruzzi, Cristiano Zanetti, Zlatan Ibrahimovic, Patrick Vieira, il “profeta” Hernanes, Lucio e Kwadwo Asamoah. La storia ci riserverà altri clamorosi cambi di casacca?