Nicolò Zaniolo è rientrato a La Spezia, la città in cui vive e lavora il padre, ma è pronto ad avviare una battaglia legale contro la Roma. Lo riferisce il quotidiano Il Messaggero, secondo cui il fantasista classe ’99 avrebbe allertato un pool di avvocati per replicare legalmente alle decisioni prese dalla società giallorossa nei suoi confronti. Inoltre, sarebbe stata allertata anche l’Assocalciatori e, qualora il tribunale dovesse dare ragione al calciatore, potrebbe esserci la rescissione del contratto che attualmente ha scadenza nel giugno 2024. Zaniolo accuserebbe la società AS Roma di mobbing e pressioni psicologiche.

Zaniolo aveva chiesto la cessione

Quello che è successo nelle ultime settimane, del resto, è stato raccontato con dovizia di particolari dalle cronache giornalistiche e, se quanto dichiarato dallo stesso tecnico José Mourinho è vero, la strada per Zaniolo è in salita. Sarebbe stato proprio lui, infatti, a chiedere di essere ceduto, ma le trattative per il trasferimento al Milan, o Bournemouth (o in ultima istanza Leeds) non sono andate a buon fine. La priorità del calciatore è sempre stata quella di rimanere in Italia, ma i rossoneri non sono riusciti a racimolare il budget necessario per portarlo a San Siro. Nelle ultime ore della sessione invernale pare ci fosse stato un ripensamento del diretto interessato sulla Premier League, ma non c’erano più i tempi tecnici per fare l’operazione.

La rottura con la Roma e la Capitale

Insomma, ora l’ex Inter è a tutti gli effetti un separato in casa, perché il suo procuratore Vigorelli non ha mai raggiunto l’accordo con Tiago Pinto per il prolungamento. L’estate scorsa Juventus e Tottenham erano stati i club maggiormente interessati, ma per un motivo o per un altro la trattativa non si è conclusa, avviando questo percorso in salita che ha portato alla rottura definitiva con la Roma. Secondo il racconto del Messaggero, i legali di Zaniolo starebbero raccogliendo il materiale necessario per dimostrare il presunto comportamento scorretto da parte della società capitolina: si parla addirittura di insulti, minacce e pressioni, che avrebbero contribuito a rendere l’ambiente capitolino quasi invivibile per il ragazzo. Nei giorni scorsi, Zaniolo è stato oggetto di striscioni, ma anche di una “visita” non proprio cortese sotto casa da parte di un gruppo di tifosi.