Quello di Kylian Mbappé rischia di diventare il tormentone principe del mercato estivo 2023. Nella giornata di ieri, secondo quanto riportato da Sky Sports News, il Paris Saint-Germain ha accettato la proposta dell’Al-Hilal, club arabo disposto a pagare 300 milioni di euro per il cartellino dell’attaccante transalpino. Nasser Al-Khelaifi non vuole perdere a zero il suo alfiere migliore, ragion per cui avrebbe deciso di venderlo subito, anche perché all’orizzonte ci sarebbe una firma da svincolato con il Real Madrid a partire da metà 2024.

Mbappé: no a 400 (700) milioni dell’Al-Hilal

Non è solo una questione economica, insomma, ma anche di prestigio, perché lo sceicco sostanzialmente darebbe un segnale di debolezza a livello internazionale e ne ricaverebbe un importante danno di immagine per sé stesso e il club parigino. Peccato che dalla Spagna giungano voci di un Kylian irremovibile: il nazionale francese avrebbe detto no ad un biennale da 400 milioni di euro complessivi (qualcuno sostiene che l’ultimo rilancio sia arrivato a 700 milioni totali compreso bonus alla firma) perché vuole rimanere in Europa e provare a vincere la Champions League sin da subito. A nulla è valsa nemmeno la clausola da 200 milioni con cui gli arabi gli avrebbero dato la possibilità di svincolarsi dopo una sola stagione dall’Al-Hilal.

Secondo quanto riportato dal sito spagnolo Relevo, fonti vicine a Mbappé riferiscono che il diretto interessato è anche disposto a rimanere fuori squadra, pur di non essere ceduto alla squadra scelta da Al-Khelaifi: “Se deve stare in panchina tutto l’anno al Psg, lo farà. Anche perché se i risultati, soprattutto in Champions League, arriveranno andrà bene, ma se così non sarà, come farà l’allenatore a lasciare fuori un giocatore del genere?”, il virgolettato riportato.

Mbappé e la promessa al Real Madrid

Secondo fonti molto accreditate, dunque, il piano di Mbappé è chiaro: chiudere con il Paris Saint-Germain rispettando il contratto fino al 30 giugno 2024 per poi trasferirsi al Real Madrid a parametro zero, strappando un ingaggio monstre e una commissione importante per il suo entourage. Certo, in Spagna non guadagnerebbe i 400 milioni proposti dagli arabi, ma potrebbe continuare a calcare i palcoscenici più importanti d’Europa, che al momento sembrano essere la sua priorità.

D’altro canto, però, il rapporto con il PSG sembra essersi incrinato in maniera definitiva, con Al-Khelaifi disposto addirittura a lasciarlo in tribuna dopo l’uscita ritenuta tutt’altro che felice e risalente allo scorso 9 luglio: “Io voglio solo vincere, non importa con chi. In questi anni ho sempre fatto meglio di tutti. Giocare al Psg non aiuta molto perché è una squadra che divide. Non voglio far parte di una squadra per partecipare, sono nato per vincere e voglio dimostrarlo a tutti”, aveva detto Mbappé. Insomma, Luis Enrique si sarebbe atteso una situazione meno calda, in questa estate già torrida, mentre, al suo sbarco nella capitale francese, deve già fare i conti con un equilibrio instabile all’interno dello spogliatoio.

L’effetto domino sul mercato internazionale

Posto che non trovano conferme le indiscrezioni de L’Equipe, secondo cui anche l’Inter potrebbe prelevare Mbappé dal PSG con la formula del prestito (i nerazzurri hanno altre priorità al momento e non potrebbero permettersi l’ingaggio faraonico del francese), in caso trasferimento di Mbappé in questa sessione potrebbe avviarsi davvero una girandola di attaccanti a livello continentale. Nel vortice potrebbero essere coinvolti Victor Osimhen, Dusan Vlahovic e Romelu Lukaku. Il belga attende ancora di conoscere il suo futuro tra Inter, Juventus e Arabia, mentre il serbo, ancora alle prese con la pubalgia, potrebbe finire al Chelsea o al PSG. Attenzione sempre al nigeriano del Napoli campione, che piace a Luis Enrique, a Mauricio Pochettino, ma anche a Thomas Tuchel del Bayern Monaco.