Paulo Dybala è un nuovo calciatore della Roma. Il fantasista argentino, classe 1993, ha trovato nella tarda serata di ieri l’accordo con il club giallorosso, che gli verserà per i prossimi tre anni, con opzione per una quarta stagione, 4,5 milioni di euro più 1,5 milioni di bonus a stagione. Con lo sbarco stamane in Portogallo, dove la squadra giallorossa si trova in ritiro, si chiude così una lunga telenovela, che ha sostanzialmente preso il via nel marzo scorso, quando la Juventus ha comunicato all’argentino di non volergli rinnovare il contratto in scadenza al 30 giugno.

Le prime parole di Dybala giallorosso

“Sono molto felice”, sono state le prime parole di Dybala allo sbarco in Portogallo, ma l’argentino ha glissato sul numero di maglia, che dovrebbe essere la numero 10 che fu di Francesco Totti. “Sorpresa…”, ha dichiarato il sudamericano, che in passato ha anche indossato la maglia numero 21 (a Roma già preso dall’altro nuovo acquisto Nemanja Matic). Dopo aver sostenuto le visite mediche presso una clinica privata di Albufeira, la Joya ha raggiunto il resort che ospita il club capitolino in terra lusitana. Si corona così anche il sogno del diesse giallorosso Thiago Pinto, che ai tempi in cui lavorava al Benfica, lo aveva definito “un piccolo Messi”.

La separazione dolorosa dalla Juventus

Riavvolgiamo il nastro di questa lunga telenovela di calciomercato. Ad ottobre 2021 Dybala sembrava aver trovato un accordo con la Juventus per prolungare il contratto sulla base di circa 8 milioni di euro, ma alcune vicissitudini relative al suo agente, i ripetuti infortuni e la volontà della società bianconera di puntare su un profilo come Dusan Vlahovic, hanno cambiato tutti gli scenari. L’argentino e Madama si sono via via allontanati fino al divorzio definitivo, consumatosi a marzo, quando l’ad bianconero Maurizio Arrivabene gli ha comunicato che non ritenevano onesto nei suoi confronti fare un’offerta di gran lunga al ribasso.

Contrariamente a quanto pensava gran parte del tifo bianconero, però, nonostante fosse svincolato e potesse trattare con chiunque, Dybala ha fatto fatica nei mesi a seguire a trovare estimatori. Nessun top club europeo si è fatto avanti, nonostante la prospettiva di prenderlo a parametro zero. Qualcuno sostiene che diverse società si siano spaventate di fronte alle richieste esose del suo agente Jorge Antun, ma ad un certo punto è arrivata l’Inter di Beppe Marotta. La sfilata del procuratore di Dybala dell’8 giugno scorso lasciava presagire una strada in forte discesa per il club milanese.

Marotta frenato dalle mancate uscite

Marotta, colui che lo aveva portato alla Juventus 7 anni fa, non si è mai nascosto pubblicamente riempiendo la Joya di complimenti e ammettendo che fosse uno degli obiettivi dell’estate nerazzurra. Il piano dell’ad dell’Inter, però, si è scontrato con una realtà molto dura, oltre alle pretese dell’entourage di Dybala. L’impossibilità a fare uscire i calciatori in esubero nel reparto offensivo, Sanchez e Correa su tutti. Senza uscite, le caselle nelle liste e le risorse dei nerazzurri sono rimaste bloccate, come conferma anche l’affare Bremer (e la cessione di Skriniar direttamente collegata), ragion per cui Dybala si è trovato ad attendere l’Inter, ma fino ad un certo punto.

Quando è stato chiaro che la Roma facesse sul serio e José Mourinho ha confermato direttamente all’argentino la centralità nel suo progetto tattico, Dybala non ha esitato a dire sì alla Roma. Negli ultimi giorni sembrava fosse in gioco anche il Napoli, ma ad un certo punto Luciano Spalletti si è dovuto arrendere dichiarando che acquisti come quello dell’argentino rappresentano “investimenti molto onerosi” che vanno ponderati molto bene. Insomma, gli azzurri non si sono spinti fino a quanto ha potuto invece garantire la Roma, che ha così chiuso la partita.

Il debutto contro il Nizza?

Ora i suoi nuovi tifosi aspettano con ansia il momento in cui Dybala scenderà in campo con la nuova maglia giallorossa. Ci vorrà un po’ di pazienza perché, a differenza dei compagni, l’argentino non ha molti allenamenti nelle gambe, se non quelli effettuati da solo nella sua villa torinese. Insomma, il suo debutto, almeno per uno spezzone di gara, dovrebbe avvenire non domani contro lo Sporting Lisbona, bensì nel successivo test in programma sabato 23 luglio contro il Nizza. Come lo adopererà Mourinho? Quasi certamente in coppia con Abraham, in quello che dovrebbe essere un 3-5-2, oppure all’occorrenza dietro il centravanti britannico in coppia con Pellegrini in un 3-4-2-1. E staremo a vedere se di fianco all’argentino ci sarà ancora Nicolò Zaniolo, oppure se l’arrivo della Joya aprirà le porte alla partenza del giovane talento italiano.