È un gran bel compleanno quello che festeggia oggi Virgil van Dijk, il 29enne difensore centrale del Liverpool che arriva a questo traguardo dopo averne raggiunto uno davvero importante: la vittoria della Premier League. In due stagioni e mezza con i Reds ha vinto praticamente tutto, non solo con la squadra, ma anche a livello individuale, venendo sempre inserito nelle migliori formazioni delle competizioni cui ha preso parte e vincendo i premi di miglior difensore e di giocatore dell’anno per la stagione 2018-2019 secondo l’UEFA. È anche arrivato secondo nella graduatoria del Pallone d’Oro 2019 dietro a Lionel Messi per soli 7 punti e davanti a Cristiano Ronaldo di ben 203 punti.

In Premier League van Dijk, di fatto, ha dimostrato di essere il Messi o il Ronaldo della difesa, un giocatore quasi impossibile da dribblare, eccezionale sui colpi di testa anche grazie al suo fisico statuario (è alto 193 cm e pesa 92 kg), bravo sia nell’anticipo sia in marcatura. È un difensore che, nonostante la stazza, se la cava egregiamente anche con la palla tra i piedi e sa rendersi utile, dunque, non solo nello sventare i gol degli avversari, ma anche nell’impostare il gioco della propria squadra. E poi c’è un’altra caratteristica fondamentale: il carattere. Van Dijk è un atleta che non molla mai, proprio mai, nemmeno quando ha le ossa rotte, letteralmente. A ottobre del 2018 ha giocato una gara con due costole rotte e, nonostante l’infortunio, è riuscito a essere tra i migliori in campo.

La grande resistenza al dolore, probabilmente, deriva anche dalla sua adolescenza difficile. I suoi genitori sono originari del Suriname, ma suo padre ha abbandonato sua madre, lui e i suoi fratelli quando erano ancora piccoli. Il disprezzo per il padre è anche il motivo per cui van Dijk sulla maglia porta il nome di battesimo Virgil e non il cognome. Da ragazzino, per mantenersi e aiutare la famiglia, faceva il lavapiatti in un ristorante dal nome “Oncle Jean” a Breda, la città in cui è nato e cresciuto, e veniva pagato 3 sterline l’ora. Tra il lavoro e i campi di calcio per gli allenamenti con le giovanili del Willem II doveva spostarsi in bicicletta. È stato solo quando è approdato al Groningen che si è potuto permettere un’automobile.

Tuttavia, anche al Groningen ha avuto la sua dose di sfortuna: ha avuto un’appendicite che è degenerata in peritonite e uremia. Virgil ha raccontato di aver visto la morte in faccia in quel momento. L’esperienza è stata terribile, tanto da fargli pensare di abbandonare il calcio, ma per fortuna non l’ha fatto. Dopo il Groningen, squadra con cui ha collezionato 66 presenze e 7 gol tra Eredivisie e Coppa d’Olanda, è passato al Celtic nel 2013 per 2,6 milioni di euro. Ha firmato un contratto quadriennale, ma è rimasto solo due stagioni, mettendo insieme 115 presenze e 15 gol in totale.

Con il Celtic van Dijk ha conquistato i suoi primi trofei: due campionati scozzesi, nel 2013-2014 e 2014-2015, e una coppa di Lega, nel 2014-2015. In quelle stesse stagioni è stato anche inserito nella squadra dei sogni del campionato scozzese. In quegli anni molte squadre di un certo livello hanno cominciato a seguirlo attentamente e nel frattempo è arrivato anche l’esordio nella nazionale maggiore olandese della quale è presto diventato il leader e dal 2018 anche il capitano.

Virgil van Dijk e l’esplosione in Premier League

Nel settembre del 2015 Virgil van Dijk passa dal Celtic al Southampton sbarcando in Premier League. Il prezzo del suo cartellino è di 15,70 milioni di euro e con i Saints Virgil firma un contratto di cinque stagioni. Già nella stagione 2016-2017, grazie alle sue evidenti doti di leader, diventa vicecapitano della squadra. Rimane a Southampton per due stagioni e mezza giocando 80 partite e segnando 7 gol.

A dicembre del 2017 avviene il trasferimento record al Liverpool: 75 milioni di sterline (84,65 milioni di euro). Van Dijk diventa così l’acquisto più costoso della storia dei Reds e in quel momento anche il difensore più costoso di sempre. Una spesa che è parsa inizialmente esagerata perché il valore di mercato del giocatore era considerato più basso, intorno ai 30 milioni.

Con la maglia dei Reds van Dijk dimostra, però, di essere effettivamente uno dei migliori giocatori del mondo nel suo ruolo e diventerà fondamentale per la conquista dei più prestigiosi trofei internazionali nella stagione 2018-2019 e della Premier League nella stagione in corso. Già nel 2017-2018 il Liverpool raggiunge la finale di Champions League, poi persa con il Real Madrid per 3-1, ma van Dijk viene inserito comunque nella squadra ideale della massima competizione europea per club.

La stagione seguente, il Liverpool arriva nuovamente in finale, ma questa volta vince contro il Tottenham per 2-0 e van Dijk viene nominato il migliore giocatore della partita, oltre a essere ovviamente di nuovo selezionato per il dream team della Champions. In tutta la stagione 2018-2019 van Dijk viene dribblato soltanto una volta, nella partita di Nations League Germania-Paesi Bassi, competizione nella quale, tra l’altro, la sua nazionale arriva in finale, perdendo solo contro il Portogallo.

Con il Liverpool, dopo la Champions, arrivano anche i trionfi nella Supercoppa Uefa, con un’altra finale tutta inglese, questa volta contro il Chelsea, vinta per 5-4 ai rigori dopo che i supplementari erano terminati sul 2-2. Nel frattempo van Dijk viene anche eletto miglior difensore della stagione e UEFA Men’s Player of the Year. Poi con i Reds vince anche il Mondiale per Club battendo il Flamengo in finale per 1-0 ai supplementari grazie al gol di Firmino al 99’.

Nella stagione attuale arriva anche la tanto attesa vittoria in Premier League, che al Liverpool mancava da 30 anni, e arrivata con ben sette giornate di anticipo (un record), con un distacco di 23 punti dalla seconda, il Manchester City (altro record). Questa sera il Liverpool sarà in campo a Brighton per il match della 34esima giornata di Premier League e, anche se i Reds non hanno più nulla da chiedere al campionato, van Dijk e compagni cercheranno di raggiungere un altro primato: quello di superare i 100 punti in classifica.

Virgil van Dijk tra i dieci difensori centrali più costosi di sempre

Abbiamo detto che a dicembre 2017, quando si è trasferito dal Southampton al Liverpool, Virgil van Dijk era il difensore più costoso di sempre, visto che i Reds lo avevano pagato ben 84,65 milioni di euro e hanno garantito al giocatore uno stipendio di 10,7 milioni di euro a stagione.

Tuttavia questo record è durato poco, perché il 5 agosto 2019 Harry Maguire (classe 1993) si è trasferito dal Leicester City al Manchester United per ben 87 milioni di euro. Dietro a Maguire e van Dijk, nella speciale top-ten dei difensori centrali più costosi di sempre, troviamo un altro olandese che gioca nel campionato italiano: è Matthijs de Ligt (1999) che la Juventus ha acquistato nel 2019 dall’Ajax pagandolo 75 milioni di euro.

Al quarto posto troviamo Aymeric Laporte (1994), difensore francese passato nel gennaio 2018 dall’Athletic Bilbao al Manchester City per 65 milioni di euro. Ed è del Manchester City anche il quinto difensore più costoso di sempre, John Stones (1994), acquistato dall’Everton nel 2016 per 55,60 milioni di euro.

Dall’Inghilterra ci spostiamo alla Spagna, perché il sesto difensore più costoso di sempre è Éder Militão (1998), che il Real Madrid ha acquistato dal Porto nel 2019 per 50 milioni di euro. Troviamo poi, al settimo posto, David Luiz, brasiliano classe 1987, che nel 2014 è stato acquistato dal Paris Saint Germain versando 49,5 milioni di euro nelle tasche del Chelsea. David Luiz è poi tornato al Chelsea nel 2016 per 35 milioni e nel 2019 è passato all’Arsenal per “soli” 9 milioni di euro.

All’ottavo posto troviamo Rio Ferdinand (1978), che nel 2002 è passato dal Leeds al Manchester United per 46 milioni di euro, dimostrando in seguito di valere effettivamente tanto oro quanto pesava. Rio Ferdinand è rimasto con i Red Devils per 12 stagioni, vincendo sei volte la Premier League più la Champions e il Mondiale per Club nel 2008.

Il nono difensore centrale più costoso di sempre è Eliaquim Mangala (1991), francese che nel 2014 è passato dal Porto al Manchester City per 45 milioni di euro, ma in questo caso l’acquisto non si è rivelato molto azzeccato, tanto che i Citizens, dopo averlo prestato al Valencia e poi all’Everton, alla fine lo hanno ceduto a titolo definitivo agli spagnoli.

Chiude la classifica dei difensori centrali più costosi di sempre l’argentino Nicolás Otamendi (1988), che nel 2015 è passato dal Valencia al Manchester City per 44,6 milioni di euro e, ad oggi, milita ancora con gli Sky Blues, con i quali nel gennaio 2018 ha prolungato il contratto fino a giugno 2022.