Anche la Liga, come la Serie A e gli altri campionati esteri, si ferma per una settimana per lasciare spazio alle nazionali impegnate in Nations League. È dunque il momento giusto, dopo nove giornate disputate, per fare il punto della situazione e dare un’occhiata al campionato spagnolo per vedere qual è la situazione in classifica, quali sono state le sorprese finora e quali i personaggi che si sono messi più in evidenza in questa prima parte della stagione, quando siamo giunti più o meno al giro di boa del girone di andata.

La prima sorpresa è immediata: basta guardare la classifica per vedere che in testa non ci sono i “soliti” Real Madrid o Barcellona, che hanno vinto gli ultimi sei campionati e che, in generale, hanno lasciato molto poco alle altre squadre (basti pensare che in 89 campionati il Real ha vinto 34 titoli e il Barça 26). Al comando per ora c’è la Real Sociedad, la squadra della bellissima San Sebastián, che ha vinto due titoli consecutivi all’inizio degli anni ’80, ma che nelle ultime stagioni ha navigato nelle posizioni di metà classifica, dal dodicesimo posto del 2017-2018 al sesto della passata stagione. Quest’anno è partita in quarta e comanda con 20 punti, frutto di sei vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, in casa contro il Valencia per 1-0, mentre in Europa League ha perso una volta sola, anche in questo caso in casa, contro il Napoli, sempre per 1-0.

La Real Sociedad è finora la squadra che nella Primera División 2020-2021 ha ottenuto più vittorie e ha anche il miglior attacco, con ben 20 gol fatti, e la migliore differenza reti (+16, avendone subiti solo 4). Ma anche la squadra attualmente al secondo posto è piuttosto sorprendente: il Villarreal, che lo scudetto non lo ha mai vinto e che nella passata stagione ha chiuso al 5° posto. Il team allenato da Unai Emery sta evidentemente continuando la sua costante crescita e finora ha collezionato 18 punti, ottenendo una sola vittoria in meno della Real Sociedad e un pareggio in più, mentre l’unica (e pesante) sconfitta è stata quella per 4-0 subita sul campo del Barcellona.

L’Atletico Madrid unica squadra imbattuta

Per trovare la prima vera “big” dobbiamo scendere al terzo posto, dove è per ora piazzato l’Atletico Madrid di Diego Simeone, che è anche l’unica squadra imbattuta nella Liga. I Colchoneros, infatti, finora hanno ottenuto cinque vittorie e due pareggi (17 punti) e hanno giocato solo sette partite, al contrario di Real Sociedad e Villarreal che le hanno disputate tutte e nove. L’Atletico ha una partita in meno giocata anche rispetto alle sue prime due inseguitrici che sono i cugini del Real Madrid, quarti con cinque vittorie un pareggio e due ko (16 punti), e il Granada, quinto con quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte. Questo significa che, virtualmente, l’Atletico potrebbe raggiungere la prima posizione in classifica, con la possibilità di andare a +3 sulla Real Sociedad in caso di vittoria in entrambe le partite da recuperare.

L’Atletico Madrid ha cominciato questo campionato con un risultato tennistico ottenuto in casa contro il Granada, 6-1, poi è incappato in due pareggi consecutivi contro Huesca e Villarreal, entrambi per 0-0, ed è tornato alla vittoria contro il Celta Vigo, battuto 2-0 a domicilio. Vittoria per 2-0, ma in casa, contro il Betis, successo per 3-1 in trasferta contro l’Osasuna e poi un’altra vittoria a suon di gol, nel proprio stadio, contro il Cadice per 4-0. Un po’ più altalenante, invece, il rendimento in Champions League dove i Colchoneros hanno cominciato malissimo incassando una sconfitta per 4-0 in casa dei campioni d’Europa in carica del Bayern nel primo match della fase a gironi, poi hanno vinto 3-2 in casa contro il Salisburgo e infine hanno pareggiato 1-1 a Mosca contro il Lokomotiv. Al momento gli uomini di Simeone in Champions sono secondi nel Gruppo A con 4 punti, dietro al Bayern che ne ha 9 e davanti al Lokomotiv che ne ha 2, mentre il Salisburgo è fermo a 1.

Liga, il personaggio: João Félix, anima da leader

La Liga, ormai da due anni e mezzo, è orfana di Cristiano Ronaldo, che si è accasato in Italia alla Juventus, ma è arrivato un altro portoghese ad attirare l’attenzione degli appassionati di calcio spagnoli: è il giovane João Félix e gioca nell’Atletico Madrid. Solo 21 anni (compiuti ieri), ma con l’evidente stoffa del campione, di questo giocatore in realtà si parla già da anni grazie alle meraviglie fatte vedere con il Benfica. Poi l’approdo in un campionato importante come la Liga non è stato facile, ma ha comunque messo insieme 34 presenze e 11 gol. Quest’anno, però, nonostante un inizio di stagione altalenante, ha già segnato quasi la metà delle reti realizzate nella stagione precedente, ma soprattutto ha finalmente tirato fuori quel carattere che aveva mostrato in Portogallo: un carattere da futuro leader.

Non a caso in Spagna si guarda già a João Félix come all’erede di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, un futuro Pallone d’Oro insomma, anche se tecnicamente somiglia molto di più a un altro portoghese molto amato in Italia, Rui Costa. Il giovane lusitano, infatti, è estremamente versatile, può giocare tanto da prima quanto da seconda punta, si adatta anche al ruolo di trequartista o ala sinistra ed è micidiale nel dribbling. Nell’Atletico sta già scrivendo la storia: è il più giovane di sempre con la maglia biancorossa ad aver segnato un gol in Champions League, quello contro il Lokomotiv Mosca. E ricordiamo anche che è il giocatore più costoso di sempre per i Colchoneros e il terzo acquisto più caro della storia dopo il passaggio di Neymar dal Barcellona al Paris Saint-Germain e quello di Kylian Mbappé dal Monaco al PSG. Ma quasi tutto fa pensare che João Félix ripagherà l’Atletico con gli interessi. Per ora è secondo nella classifica dei marcatori con 5 gol, di cui solo uno su rigore, dietro Mikel Oyarzabal della Real Sociedad che ne ha segnati 6, ma ben 4 su rigore, e a pari merito con Paco Alcácer del Villarreal (anch’egli 5 gol, uno su rigore) e con il suo compagno nell’Atletico Luis Suárez, che ha segnato 5 gol senza rigori.

E il Barça?

Fin qui sembra mancare all’appello una delle big del calcio spagnolo: stiamo parlando ovviamente del Barcellona. I blaugrana in classifica sono solo ottavi, ma la loro posizione è condizionata dal fatto che hanno disputato due partite in meno. Hanno finora ottenuto tre vittorie, due pareggi e due sconfitte, e davanti, oltre a Real Sociedad, Villarreal, Atletico Madrid, Real Madrid e Granada, hanno anche Cadice e Betis, anche se queste ultime due hanno già disputato le loro nove partite.

Il Barça, è vero, forse non è ancora quello di sempre, forse deve ancora riprendersi dal ko per 8-2 subito nei quarti della scorsa edizione di Champions League contro il Bayern, ma soprattutto dal tira e molla estivo con Leo Messi. Tuttavia, dal punto di vista dei risultati, a parte la sconfitta interna nel Clásico con il Real Madrid per 3-1, c’è stato solo un altro passo falso con il Getafe, ma per il resto, oltre ai pareggi per 1-1 con Siviglia (in casa) e Alaves (in trasferta), ci sono state vittorie convincenti come quelle contro il Villarreal per 4-0, il Celta Vigo per 3-0 e l’ultima contro il Betis per 5-2.

Inoltre il Barcellona sembra avere tutte le intenzioni di riscattarsi in Champions League e ha sicuramente cominciato benissimo: nel Gruppo G, lo stesso della Juventus, è a punteggio pieno, con tre vittorie su tre match giocati. I blaugrana hanno battuto il Ferencvaros per 5-1 in Spagna, poi la Juve per 2-0 a Torino e, di nuovo in casa, la Dinamo Kiev per 2-1. L’infortunio di Ansu Fati – rottura del menisco del ginocchio sinistro – potrebbe complicare i piani dei blaugrana: l’attaccante classe 2002, già autore di 4 reti in questa stagione, dovrà rimanere ai box per circa quattro mesi e la sua assenza si farà sicuramente sentire in un reparto che quest’anno si è indebolito con la partenza di Luis Suarez.