Da Vittorio Pozzo a Gigi Radice, sono tanti gli allenatori del Torino che hanno fatto la storia della società granata, non solo in termini di trofei e vittorie. Oggi, invece, la squadra vive un momento delicato: l’esonero di Walter Mazzarri dopo il pesante ko a Lecce non ha dato la scossa sperata e la nuova era di Moreno Longo è iniziata con un’altra sconfitta in casa per mano della Sampdoria. In attesa di capire se il nuovo tecnico riuscirà a risollevare una stagione che sta prendendo una piega decisamente complicata, andiamo a scoprire i suoi predecessori: gli allenatori che hanno fatto grande il Torino nella storia del club granata.

Allenatori Torino: da Vittorio Pozzo ai professionisti

La prima guida tecnica del Torino è l’uomo che per due volte consecutive (1934 e 1938) avrebbe portato la Nazionale italiana sul tetto del mondo: Vittorio Pozzo. Più che un coach, è il responsabile della Commissione Tecnica granata, ruolo che ricopre ininterrottamente dal 1912 al 1922. È il suo successore, Francisco Mosso, che dà effettivamente il via alla stagione degli allenatori di professione. Mosso è un po’ una mosca bianca, poiché in quegli anni il Toro spesso si affiderà a tecnici stranieri, uno dei quali è l’austriaco con passaporto italiano Tony Cargnelli che diventerà il primo allenatore del Torino a conquistare un trofeo: lo scudetto del 1928.

Gli allenatori del Grande Torino

Se il Grande Torino è ben vivo nella memoria dei tifosi granata e la sua formazione viene ancora oggi recitata quasi come una litania profana, sono diversi, invece, gli allenatori che in quella stagione di successi si sono alternati sulla panchina granata. Per esempio, Antonio Janni è il primo allenatore italiano a vincere uno scudetto (il secondo per il Torino) alla guida dei granata nel 1943. Janni mette in bacheca, sempre nel ’43, anche la seconda Coppa Italia nella storia della società, dopo la prima vinta da Cargnelli nel 1936 (con Janni in campo, ancora nelle vesti di calciatore).

Nei quattro anni (1945-1949) in cui il Grande Torino vince altrettanti scudetti consecutivi, in panchina si alternano Luigi Ferrero e Mario Sperone (entrambi con un passato da calciatori granata) e l’inglese Leslie Lievesley, l’allenatore a bordo del volo che il 4 maggio del 1949 si schiantò contro la basilica di Superga, mettendo fine all’epopea di una squadra entrata per sempre nella storia del calcio italiano e non solo.

I dieci anni di Gigi Radice sulla panchina granata

L’allenatore del Toro più longevo sulla panchina granata nella storia della società è Luigi Radice. Soprannominato il “Sergente di ferro”, al Torino trascorre, infatti, 10 stagioni distribuite in due tranche: dal 1975 al 1980 e dal 1984 al 1989. Arrivato nell’estate del 1975 dopo l’esperienza sulla panchina del Cagliari, alla sua prima stagione riporta subito lo scudetto sulla sponda granata del Po: il settimo e ad oggi ultimo campionato vinto dal Toro.

Sul podio degli allenatori del Torino Calcio con più stagioni all’attivo in granata ci sono, dopo Gigi Radice, Emiliano Mondonico (1990-1994 e 1998-2000) e Gian Piero Ventura, allenatore del Torino dal 2011 al 2016. Emiliano Mondonico, scomparso il 29 marzo del 2018, è anche l’ultimo allenatore del Torino che ha messo un trofeo nella bacheca granata: la Coppa Italia del 1993, conquistata nella doppia finale contro la Roma (3-0 all’andata per i Granata, 5-2 al ritorno all’Olimpico per i Giallorossi, sconfitti, a parità di differenza reti, per la regola dei gol segnati in trasferta).

Sono passati quasi 27 anni da quell’ultimo trofeo e oggi il Torino sta attraversando un momento delicato della stagione. La brutta figura di Lecce ha convinto il presidente Cairo a cambiare dando il “la” al nuovo corso del Torino con l’allenatore Moreno Longo; una nuova era che, però, è stata inaugurata con un’altra sconfitta. Il tempo per rimediare c’è ancora. Compito di Longo, ex calciatore granata e col Toro nel Dna, sarà provare a trasformare il peso (enorme) della storia del club in stimolo da cui ripartire.