L’NBA è ripartita la notte scorsa dopo l’All Star Weekend che ha visto il Team LeBron trionfare sul Team Giannis. Si sono giocate le prime sei partite dopo la pausa, mentre la prossima notte ce ne saranno altre dieci. Il risultato più sorprendente è stato certamente la vittoria di Atlanta su Miami, mentre più facilmente pronosticabili erano i successi dei Rockets contro i Golden State Warriors, dei Milwaukee Bucks contro i Detroit Pistons e dei Charlotte Hornets contro i Chicago Bulls; inaspettata invece la vittoria dei Sacramento Kings contro i Memphis Grizzlies. Il match tra Philadelphia e i Nets, invece, è finito ai supplementari e hanno avuto la meglio i 76ers.

Gli Atlanta Hawks sono al penultimo posto della Eastern Conference e fino a stanotte avevano rimediato ben 41 sconfitte e solo 16 vittorie. Ma ora è arrivato il sedicesimo successo contro la quarta della classifica, i Miami Heat, che, invece, contano 35 vittorie e 20 ko incluso quello appena incassato per 129-124. A fare la differenza è stato senza dubbio Trae Young, autore di ben 50 punti, con 12/25 dal campo, otto triple e 18/19 dalla lunetta. È ovviamente il suo nuovo record; il precedente era di 47 punti contro i Pacers a fine novembre 2019. È il quarto giocatore più giovane di sempre a segnare 50 punti in un match dopo LeBron James, Devin Booker e Brandon Jennings, inoltre è il primo degli Hawks dai tempi di Shareef Abdur-Rahim, che ci riuscì con la maglia di Atlanta nel 2001.

Nessun problema, invece, per la capolista della Eastern Conference: i Milwaukee Bucks hanno vinto in trasferta a Detroit per 126-106. Il risultato era praticamente già messo in cassaforte dopo il primo quarto, finito 32-18. Nel secondo i Bucks hanno addirittura allungato a +34 e sono andati negli spogliatoi per la pausa sul 70-41. Negli ultimi due quarti hanno dovuto solo amministrare. Giannīs Antetokounmpo non si è fatto distrarre dal ruolo di capitano nell’All Star Game e ha messo a segno 33 punti e 14 rimbalzi più quattro assist e tre recuperi.

Tra Philadelphia 76ers e Brooklyn Nets c’è voluto l’overtime e i padroni di casa hanno avuto la meglio per 112-104. Per i 76ers è la quarta vittoria consecutiva e e ora hanno un solo successo in meno dei Miami Heat, quindi possono aspirare al quarto posto nella Eastern Conference. Al Wells Fargo Center i Sixers in questa stagione hanno perso solo due volte, mentre hanno ottenuto ben 26 vittorie. La notte scorsa hanno dovuto rinunciare a Ben Simmons, che ha un problema alla schiena, ma l’hanno spuntata lo stesso facendosi trascinare da Joel Embiid con i suoi 39 punti in 41 minuti, più 16 rimbalzi, due assist e due stoppate. I tempi regolamentari sono finiti sul 103 pari, ma i Sixers hanno poi dominato 9-1 l’overtime.

L’altra sorpresa della giornata è stata la vittoria dei Sacramento Kings, terzultimi nella Western Conference, sui Memphis Grizzlies, che sono invece ottavi e viaggiano sul filo del rasoio per la conquista di un posto nei playoff. In casa i Kings si sono imposti 129-125, trascinati da DeAaron Fox e Harrison Barnes, rispettivamente con 26 e 14 punti a testa. Era più scontata, invece, la vittoria dei Rockets sul campo di Golden State Warriors, visto come sta andando la stagione attuale dei finalisti degli ultimi cinque campionati NBA. Houston ha vinto 135-105 con ben 25 triple, un numero che i Warriors finora non avevano mai concesso. James Harden è stato autore di 29 punti e 10 assist, Russel Westbrook di 22 punti e, anch’egli, 10 assist. Per i Warriors è la quinta sconfitta consecutiva. Vittoria in trasferta anche per i Charlotte Hornets che hanno steso i Chicago Bulls 103-93 con Malik Monk migliore in campo grazie ai 25 punti messi a segno senza nemmeno partire titolare.

NBA, le partite del 22 febbraio 2020

Questa notte saranno due le squadre che giocheranno in back-to-back: i Sacramento Kings, che vanno sul campo dei Los Angeles Clippers, e i Memphis Grizzlies, in trasferta contro l’altra squadra di Los Angeles, i Lakers. I gialloviola sono sempre leader della Western Conference con 41 vittorie e 12 sconfitte, mentre i Clippers sono terzi con 37 successi e 18 ko. I Lakers hanno vinto i due precedenti stagionali contro i Grizzlies: in casa il 30 ottobre per 120-91, in trasferta il 24 novembre per 109-108. I Clippers, invece, hanno vinto a Sacramento 105-87 il 31 dicembre, ma hanno perso un mese esatto dopo per 124-103 a Los Angeles.

A Orlando, sul campo dei Magic, ottavi nella Eastern Conference con 24 vittorie e 31 sconfitte, arrivano i Dallas Mavericks, sesti a Ovest con 33 successi e 22 ko. C’è un solo precedente stagionale che risale al 7 novembre, quando a Dallas i Mavs l’hanno spuntata per 107-106. A Est c’è la sfida tra i Washington Wizards, al momento noni con 20 vittorie e 33 sconfitte, e i Cleveland Cavaliers, ultimi con 14 partite vinte e ben 40 perse. Nei precedenti stagionali contano una vittoria a testa e in entrambi i casi in trasferta: i Cavaliers hanno vinto a Washington 113-100 il 9 novembre, i Wizards si sono imposti a Cleveland 124-112 il 24 gennaio.

Sempre a Est c’è la sfida tra i New York Knicks, tredicesimi con 17 vittorie e 38 sconfitte, e gli Indiana Pacers, sesti con 32 successi e 23 ko. Si sono affrontate già in altre due occasioni in questa stagione e anche in questo caso ha sempre vinto la squadra ospite: i Pacers si sono imposti nella Grande Mela per 104-103 l’8 dicembre, i Knicks hanno vinto in trasferta il 2 febbraio scorso per 92-85. Restando a Est, ma salendo nelle parti alte della classifica, troviamo i campioni in carica dei Toronto Raptors, secondi con 40 vittorie e 15 sconfitte, che questa notte accolgono una squadra proveniente dalla Western Conference, i Phoenix Suns, che gravitano nelle parti basse della classifica: sono dodicesimi con 22 vittorie e 33 sconfitte. L’ultimo precedente tra queste due squadre risale alla scorsa stagione, più di un anno fa, il 18 gennaio 2019, quando i Raptors hanno vinto in casa 111-109.

Anche i terzi nella classifica della Eastern Conference, i Boston Celtics, che finora hanno accumulato 38 vittorie e 16 sconfitte, sfidano stanotte una squadra dell’Ovest, i Minnesota Timberwolves, penultimi con 16 partite vinte e 37 perse. Si gioca in Minnesota e anche tra queste due squadre l’ultimo precedente risale a oltre un anno fa, il 3 gennaio 2019, quando i Celtics si imposero in casa 115-102. Nella parte bassa della classifica della Western Conference si scontrano stanotte i Portland Trail Blazers, noni con 25 vittorie e 31 sconfitte, e i New Orleans Pelicans di Niccolò Melli, undicesimi con 23 vittorie e 32 sconfitte. In questa stagione si sono già incontrati tre volte e hanno sempre vinto i Pelicans: il 20 novembre in casa per 115-104, il 24 dicembre in trasferta per 102-94 e il 12 febbraio di nuovo in casa per 138-117.

È tutta a Ovest anche la sfida tra i Denver Nuggets, secondi con 38 vittorie e 17 sconfitte, e gli Oklahoma City Thunder, settimi con 33 partite vinte e 22 perse. Sono il passato e il presente di Danilo Gallinari, che è approdato in NBA proprio con la maglia di Denver, dove è rimasto dal 2011 al 2017 giocando 303 partite e mettendo a segno 4.898 punti. E per lui Denver è un ancora un posto che sa di casa. Alla sfida di stanotte arriva rigenerato dalla vacanza ai Caraibi durante l’All Star Weekend in compagnia di Marco Belinelli e delle rispettive fidanzate. Per quanto riguarda i precedenti stagionali tra Denver e OKC, si sono incontrati solo una volta il 15 dicembre, sempre in casa dei Nuggets che hanno vinto 110-102.

A proposito di Belinelli, che fatica a trovare spazio nei San Antonio Spurs, stanotte la sua squadra, che è decima a Ovest con 23 vittorie e 31 ko, va a giocare sul campo degli Utah Jazz, che invece sono quarti con 36 successi e 18 sconfitte. C’è un solo precedente stagionale giocato a San Antonio e vinto dai padroni di casa per 127-120 lo scorso 30 gennaio 2020.