L’attesissimo All-Star Weekend 2020 è arrivato e sarà un fine settimana molto particolare non solo per lo spettacolo che le stelle dell’NBA sapranno offrire allo United Center di Chicago, ma anche perché, ne siamo certi, sarà un’edizione completamente diversa da tutte le altre, con momenti di profonda commozione nel ricordo di Kobe Bryant e sua figlia Gianna e anche dell’ex commissioner David Stern, scomparso di recente.

Kobe e Gianna saranno omaggiati in diversi modi durante tutto il weekend e anche il regolamento dell’All-Star Game è stato modificato dall’NBA a tale scopo. Ma l’omaggio più evidente sarà fatto attraverso le maglie. Sia sulle maglie della Rising Star Challenge, sia su quelle dell’All-Star Game, infatti, ci saranno due simboli: sulla spalla destra un cerchio costituito da nove stelle, tante quante sono state le vittime dell’incidente in elicottero in cui sono morti i Bryant; sulla spalla sinistra una striscia nera, simbolo del lutto per David Stern. Sulla maglia della Rising Star Challenge al centro del cerchio con nove stelle ci saranno anche i numeri 24 e 2 di Kobe e Gianna Bryant. Inoltre tutti i membri del Team Giannis avranno sulla maglia il numero 24 di Kobe e tutti quelli del Team LeBron avranno il numero 2 di Gianna.

Come anticipato, dunque, quest’anno, per la terza volta, i due team che giocheranno uno contro l’altro nell’All-Star Game di domenica sera (quando da noi sarà già lunedì) non saranno Est contro Ovest, ma due squadre capitanate dai due giocatori, uno per ogni Conference, più votati di tutti, ossia LeBron James dei Los Angeles Lakers, che è alla sua sedicesima partecipazione, e Giannīs Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks, alla sua quarta partecipazione. Questa è anche la terza volta che l’All-Star Game si disputa a Chicago dopo le edizioni del 1973 e del 1988. In Italia l’All-Star Weekend 2020 si potrà seguire in diretta tv e streaming grazie a Sky Sport.

All-Star Weekend 2020: tutto il programma

Vediamo subito schematicamente il programma dell’All-Star Weekend 2020 con gli orari italiani.

Sabato 15 febbraio 2020
Ore 2:00, Celebrity Game
Ore 3:00, Rising Stars Challenge: Team World vs Team Usa

Domenica 16 febbraio 2020
Ore 3:00, All-Star Saturday Night: Skills Challenge; Three Point Contest; Slam Dunk Contest

Lunedì 17 febbraio 2020
Ore 2:00, All-Star Game: Team Giannis vs Team LeBron

Si comincia dunque nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 febbraio con il Celebrity Game alla Wintrust Arena di Chicago. Ci saranno due squadre allenate da due commentatori ESPN, Stephen A. Smith e Michael Wilbon, aiutati rispettivamente dallo chef e conduttore tv Guy Fieri e dall’attore di Grey’s Anatomy Jesse Williams. Delle due squadre fanno parte cantanti, attori e sportivi. Ci saranno le giocatrici della WNBA A’ja Wilson e Chelsea Gray, ognuna in una squadra diversa, e gli ex giocatori NBA Darius Miles e Quentin Richardson.

Dopo il Celebrity Game scendono in campo gli “astri nascenti” dell’NBA per la Rising Stars Challenge, ossia il match in cui i protagonisti sono i rookie, i giocatori al primo anno di NBA, e i sophomore, che sono al secondo anno. Le due squadre sono Team World e Team Usa, con la prima che accoglie i giocatori “stranieri” e la seconda composta solo da giocatori americani. I partecipanti alla sfida sono stati scelti dagli assistenti dei coach delle squadre di NBA. Nel Team World c’è anche un italiano, Niccolò Melli dei New Orleans Pelicans, in sostituzione di DeAndre Ayton dei Phoenix, che si è infortunato alla caviglia sinistra. Infortunio anche per Wendell Carter Jr. che sarà sostituito da Zion Williamson, e per Tyler Herro, rimpiazzato da Collin Sexton.

Questi i roster della Rising Star Challenge:

Team USA: Miles Bridges (Charlotte), Zion Williamson (New Orleans), Devonte’ Graham (Charlotte), Collin Sexton (Cleveland), Jaren Jackson Jr. (Memphis), Ja Morant (Memphis), Kendrick Nunn (Miami), Eric Paschall (Golden State), Collin Sexton (Cleveland), PJ Washington (Charlotte), Zion Williamson (New Orleans), Trae Young (Atlanta)

Team World: Nickeil Alexander-Walker (New Orleans), Niccolò Melli (New Orleans), RJ Barrett (New York), Brandon Clarke (Memphis), Luka Doncic (Dallas), Shai Gilgeous-Alexander (Oklahoma City), Rui Hachimura (Washington), Nicolo Melli (New Orleans), Svi Mykhailiuk (Detroit), Josh Okogie (Minnesota), Moritz Wagner (Washington)

Sabato sarà il giorno dell’All-Star Saturday Night. In realtà da noi sarà già domenica, ma ancora notte fonda, dalle 3, quando cominceranno le sfide individuali. Si parte con la Skills Challenge: due batterie di giocatori, i Big, ossia ali grandi e centri, e gli Smalls, playmaker e guardie, che si sfidano due per volta in una gara di abilità affrontando un percorso in cui devono mettere in mostra le loro capacità di palleggio, slalom tra ostacoli, tiri a canestro e passaggi verso bersagli fissi.

I giocatori impegnati nella Skills Challenge quest’anno sono: Bam Adebayo (Miami), Patrick Beverley (Clippers), Spencer Dinwiddie (Brooklyn), Khris Middleton (Milwaukee), Derrick Rose (Detroit), Domantas Sabonis (Indiana), Pascal Siakam (Toronto) e Jauson Tatum (Boston).

A seguire c’è il Three Point Contest, ossia la gara da tre punti: ogni partecipante deve mettere a segno quanti più canestri avendo a disposizione 25 palloni divisi in cinque carrelli posti ogni 45 gradi sulla linea da tre punti (quindi a 7 metri di distanza dal canestro). I primi quattro palloni di ogni carrello, se mandati a segno, valgono un punto, il quinto è la Money Ball e vale due punti. Da quest’anno ci sono anche le “MTN DEW ZONE”, ossia due nuove zone equidistanti dal canestro, a 1.8 metri dalla linea del tiro da 3: hanno una speciale di palla verde, la “3-Ball” e ogni tiro vale tre punti. I partecipanti a questa edizione sono Dāvis Bertāns (Washington), Devonte’ Graham (Charlotte), Joe Harris (Brooklyn), Buddy Hield (Sacramento), Zach laVine (Chicago), Duncan Robinson (Miami) e Trae Young (Atlanta).

L’All-Star Saturday Night si conclude con lo Slam Dunk Contest ossia la gara delle schiacciate: quattro giocatori hanno a disposizione due minuti e tre tentativi per concludere con una schiacciata e devono eseguire due schiacciate per ogni turno. Cinque giudici assegnano il punteggio, che può essere al massimo di 50 punti per schiacciata. I due finalisti si contendono poi il titolo di Schiacciatore dell’anno. I quattro partecipati di quest’anno sono Pat Connaughton (Milwaukee), Aaron Gordon (Orlando Magic), Dwight Howard (Lakers) e Derrick Jones Jr. (Miami).

Domenica, quando da noi saranno già le 2 di lunedì 17 febbraio, c’è l’All-Star Game vero e proprio tra le due squadre capitanate dai due giocatori più votati. I giocatori, infatti, sono stati scelti in base ai voti dei fan, dei media e degli stessi giocatori NBA. I fan hanno votato attraverso il sito ufficiale dell’NBA o il loro account Google e il loro voto ha inciso per il 50%, mentre il voto dei media e dei giocatori ha inciso per il restante 50%. Il quintetto di partenza viene creato inserendo le due guardie e gli altri tre giocatori più votati. Gli allenatori delle squadre NBA hanno votato per le riserve scegliendo tra i giocatori della propria Conference, ma con il divieto di votare per giocatori della propria squadra. Come abbiamo detto, i due più votati sono stati LeBron James dei Los Angeles Lakers e Giannīs Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks, che danno il nome ai rispettivi Team. Vediamo come sono composte le due squadre.

All-Star Game 2020: il Team Giannis

Il Team Giannis è allenato da Nick Nurse, il coach dei Toronto Raptors campioni in carica e squadra con il miglior record della Eastern Conference dopo i Milwaukee Bucks. L’allenatore dei Bucks, Mike Budenholzer, non ha potuto allenare il team del suo giocatore perché è stato già scelto come allenatore nell’edizione precedente dell’All-Star Game.

Del quintetto base, oltre a Giannis Antetokounmpo, fanno parte Joel Embiid (Philadelphia 76ers), Pascal Siakam (Toronto Raptors), Kemba Walker (Boston Celtics) e Trae Young (Atlanta Hawks). Le riserve sono: Khris Middleton (Milwaukee Bucks), Bam Adebayo (Miami Heat), Rudy Gobert (Utah Jazz), Jimmy Butler (Miami Heat), Kyle Lowry (Toronto Raptors), Brandon Ingram (New Orleans Pelicans) e Donovan Mitchell (Utah Jazz).

All-Star Game 2020: il Team LeBron

Il Team LeBron è allenato da Frank Vogel, che è il coach dei Los Angeles Lakers. Il quintetto base del Team LeBron è composto, oltre che dal capitano, dal suo compagno nei Lakers Anthony Davis, James Harden (Houston Rockets), Kawhi Leonard (Los Angeles Clippers), Luka Doncic (Dallas Mavericks).

Le riserve sono: Devin Booker (Phoenix, sostituisce l’infortunato Damian Lillard di Portland), Chris Paul (Oklahoma City Thunder), Nikola Jokic (Denver Nuggets), Ben Simmons (Philadelphia 76ers), Domantas Sabonis (Indiana Pacers), Jayson Tatum (Boston Celtic) e Russell Westbrook (Houston Rockets).

Formato dell’All-Star Game 2020

Per omaggiare al meglio Kobe e Gigi Briant, il formato dell’All-Star Game 2020 è stato ritoccato. In pratica i primi tre quarti saranno come delle partite separate e dunque alla fine di ogni quarto il tabellone sarà resettato e la squadra vincente avrà 100mila dollari da destinare in beneficienza. Finiti i primi tre quarti, i punteggi saranno sommati e il punteggio più alto delle due squadre sarà fissato come punteggio da raggiungere nell’ultimo quarto più altri 24 punti, come il numero di maglia di Kobe Bryant. La prima squadra che raggiunge il punteggio prefissato vince la partita e ottiene 200mila dollari da dare in beneficienza. Nel caso in cui una delle due squadre dovesse vincere tutti i quarti, riceverebbe 500mila dollari, mentre la perdente ne otterrebbe 100mila, ovviamente tutti da destinare a un fine benefico.