La opening night della NBA 2019-2020 è fissata per il 22 ottobre e sarà un inizio con il botto: subito derby di Los Angeles tra i Lakers e i Clippers, due delle principali candidate alla conquista dell’anello in questa stagione. L’altro match di apertura vede i campioni in carica dei Toronto Raptors contro i New Orleans Pelicans, la squadra in cui milita l’ultimo degli azzurri approdato negli States, Nicolò Melli.

La stagione della National Basketball Association che sta per cominciare vede numerosi cambi di maglia “importanti”. Proprio i defending champion hanno fatto una rinuncia importante: l’MVP delle Finals della scorsa stagione, Kawhi Leonard, ha lasciato i Raptors per aggregarsi ai Clippers dove trova Paul George, che è approdato a Los Angeles dagli Oklahoma City Thunder, che hanno avuto in cambio Danilo Gallinari.

Restando a LA, sponda Lakers, Lebron James sarà affiancato da un’altra stella, Anthony Davis, approdato dai New Orleans Pelicans in cambio dei giovani Josh Hart, Brandon Ingram e Lorenzo Ball. Ma i Pelicans, che hanno deciso di puntare forte sulle nuove promesse NBA, si sono accaparrati anche la prima scelta assoluta del Draft, Zion Williamson. Quest’ultimo è il principale favorito per la vittoria del Rookie of the Year 2020 insieme con Ja Morant dei Memphis Grizzlies, Darius Garland dei Cleveland Cavaliers, RJ Barrett dei New York Knicks e De’Andre Hunter degli Atlanta Hawks.

Tra i divorzi più scottanti c’è l’addio agli Oklahoma City Thunder, dopo ben undici stagioni, di Russell Westbrook che si è trasferito agli Houston Rockets di James Harden, mentre Kevin Durant, dopo due titoli NBA e di MVP delle Finals, si separa dai Golden State Warriors per andare ai Brooklyn Nets dove trova Kyrie Irving, che ha abbandonato i Boston Celtics. I Warriors accolgono D’Angelo Russell, che ha lasciato i Nets dopo due stagioni, mentre i Celtics potranno contare su Kemba Walker, arrivato dai Charlotte Hornets.

A Miami, dai Philadelphia 76ers, arriva Jimmy Butler, mentre i Milwaukee Bucks sono riusciti a trattenere anche quest’anno l’MVP della scorsa stagione, il nigeriano naturalizzato greco Giannis Antetokounmpo, ancora più determinato a conquistare finalmente l’agognato anello. I Sixers invece potranno continuare a contare su Ben Simmons, la prima scelta del 2016, e i suoi magici tiri da 3.

Dopo ben 21 stagioni, questa sarà la prima volta che i Dallas Mavericks non avranno nel roster Dirk Nowitzki, che si è ritirato alla “veneranda” età di 41 anni per diventare ambasciatore FIBA. Persiste invece Vince Carter che, nonostante i suoi 42 anni compiuti, giocherà la sua 22esima stagione in NBA (dall’anno scorso è ad Atlanta).

Basket NBA 2019-2020: Eastern e Western Conference

Ricordiamo che le 30 squadre che prendono parte alla NBA sono divise in due Conference (Eastern e Western) e ogni Conference è divisa in tre Division da cinque squadre. Ogni team dovrà disputare 82 partite in totale nella Regular Season affrontando quattro volte ognuna delle quattro squadre della propria Division, quattro volte sei squadre delle altre due Division della propria Conference, tre volte le altre quattro squadre delle altre Division della stessa Conference e poi due volte tutte le squadre dell’altra Conference.

Nella Eastern Conference le squadre sono così suddivise:

  • Atlantic Division: Boston Celtics, Brooklyn Nets, New York Knicks, Philadelphia 76ers, Toronto Raptors
  • Central Division: Chicago Bulls, Cleveland Cavaliers, Detroit Pistons, Indiana Pacers, Milwaukee Bucks
  • Southeast Division: Atlanta Hawks, Charlotte Hornets, Miami Heat, Orlando Magic, Washington Wizards

Tra le squadre della Eastern Conference favorite per la lotta all’anello ci sono, in ordine, Milwaukee Bucks, Philadelphia 76ers, Brooklyn Nets e Toronto Raptors.

Nella Western Conference la suddivisione è la seguente:

  • Northwest Division: Denver Nuggets, Minnesota Timberwolves, Oklahoma City Thunder, Portland Trail Blazers, Utah Jazz
  • Pacific Division: Golden State Warriors, Los Angeles Clippers, Los Angeles Lakers, Phoenix Suns, Sacramento Kings
  • Southwest Division: Dallas Mavericks, Houston Rockets, Memphis Grizzlies, New Orleans Pelicans, San Antonio Spurs

Tra questi, i favoriti nella lotta al titolo sono le due squadre di Los Angeles, Houston Rockets, Golden State Warriors (che sono arrivati alle Finals per ben cinque stagioni consecutive, vincendo tre titoli) e Denver Nuggets.

NBA: in quali squadre giocano gli italiani

Gli italiani quest’anno impegnati nella NBA sono tre: i “soliti” Danilo Gallinari e Marco Belinelli e il nuovo arrivato Nicolò Melli. Tra di loro, salvo cambi di squadra in corsa, ci saranno undici derby in tutto. Sono tutti e tre nella Western Conference: Belinelli e Melli nella Southwest Division, rispettivamente con i San Antonio Spurs e i New Orleans Pelicans, e Gallinari nella Northwest Division con gli Oklahoma City Thunder.

Marco Belinelli è in NBA dal 2007, anno in cui è stato selezionato al primo giro del Draft come 18esima scelta assoluta dai Golden State Warriors, tra le cui fila ha militato fino al 2009. È stato poi una stagione ai Toronto Raptors, due ai New Orleans Pelicans, una ai Chicago Bull, due ai San Antonio Spurs, una ai Sacramento Kings, una ai Charlotte Hornets, una agli Atlanta Hawks, mentre l’anno scorso ha cominciato ai Philadelphia 76ers e ha concluso la stagione ai San Antonio Spurs, squadra con cui nel 2014 ha vinto il titolo NBA (primo e finora unico italiano a riuscirci).

Danilo Gallinari è in NBA dal 2008, quando è stato scelto da Mike D’Antoni per i New York Knicks come sesta scelta assoluta al Draft. È rimasto a New York fino al 2011, poi è passato ai Denver Nuggets, squadra in cui ha militato fino al 2017. Dal 2017 al 2019 è stato a Los Angeles, nei Clippers, mentre da quest’anno giocherà negli Oklahoma City Thunder.

Nicolò Melli, che in Italia ha militato nella Reggiana, nella Olimpia Milano e nella V.L. Pesaro fino al 2015, è stato per due stagioni in Germania nel Brose Bamberg, poi due stagioni in Turchia nel Fenerbahçe e ora finalmente approda in NBA tra le fila dei New Orleans Pelicans, con i quali ha firmato un contrato biennale da otto milioni di dollari. Melli, tra l’altro, ha anche passaporto statunitense perché sua madre è la pallavolista Julie Vollertsen, argento olimpico con gli Usa nel 1984 (sette anni prima che lui nascesse).

Ricordiamo che in NBA, nelle vesti di uno degli assistenti di Nick Nurse, allenatore dei Toronto Raptors campioni in carica, c’è anche il bresciano Sergio Scariolo, che ha guidato la nazionale spagnola alla vittoria nei Mondiali in Cina 2019.

Calendario NBA 2019-2020: gli appuntamenti da non perdere

Come abbiamo visto nella notte italiana tra il 22 e il 23 ottobre comincia la stagione 2019-2020 della NBA con il primo dei derby di Los Angeles e con la sfida tra Raptors e Pelicans. Da non perdere in questo mese di ottobre anche la sfida tra Warriors e Clippers (il 24) e quella tra i Rockets e OKC (il 28), in cui Chris Paul trova James Harden da avversario.

A novembre ci sarà il primo scontro tra Westbrook e Paul George in Houston Rockets-LA Clippers (il 13) e lo stesso giorno la sfida tra Lakers e Warriors. Il giorno dopo occhio a New York Knicks-Dallas Mavs con Porzingis che torna per la prima volta a New York dopo la cessione. Il 27 toccherà invece a Irving tornare sul suo ex campo in Boston Celtics-Brooklyn Nets e a Davis in New Orleans Pelicans-Los Angeles Lakers.

A dicembre Kawhi Leonard torna a Toronto con i Clippers (l’11), mentre il 18 Jimmy Butler torna a Philadelphia con i Miami Heat. Il giorno di Natale è, come sempre, uno dei più interessanti e tra tutti i match spicca Houston Rockets-Golden State Warriors. Questo sarà anche il mese dei due match a Città del Messico: il 12 Dallas Mavericks-Detroit Pistons, il 14 San Antonio Spurs-Phoenix Suns.

A gennaio bella la sfida tra OKC Thunder-Houston Rockets, con Westbrook che torna ad Oklahoma City da avversario (il 9), mentre sarà entusiasmante il 18 la prima sfida tra Harden e Westbrook, da una parte, e LeBron James e Anthony Davis dall’altra, in Houston Rockets-Los Angeles Lakers. Il 24 gennaio ci sarà l’NBA Paris Game 2020 alla AccorHotels Arena di Parigi-Bercy e a sfidarsi saranno Milwaukee Bucks e Charlotte Hornets.

L’All-Star Game si terrà a Chicago tra il 14 e il 16 febbraio 2019 e la NBA si fermerà tra il 14 e il 19 per lasciare spazio alla All-Star Week. A febbraio è imperdibile la classica Los Angeles Lakers-Boston Celtics (il 23), e a marzo (il 6) ci sarà la sfida tra le due finaliste della passata stagione: Golden State Warriors-Toronto Raptors.

Quest’anno le sfide in back-to-back, ossia le partite giocate in serate consecutive dalla stessa squadra, sono state ridotte a solo il 12,4% (minimo storico) delle 82 partite delle 30 squadre. Le partite trasmesse in diretta all’estero (ossia Europa, Medio Oriente e Africa) saranno 48. La Regular Season si concluderà il 16 aprile con una super-nottata in cui giocheranno 26 delle 30 squadre.

I play-off si giocheranno tra aprile e maggio: le prime otto squadre di ogni Conference si scontreranno in base alla posizione in classifica determinata dai record di vittorie e sconfitte in Regular Season e in base al fatto che ai vincitori delle division e alla migliore seconda saranno assegnati i primi quattro posti nella Conference. I play-off si disputano al meglio delle sette gare (servono quattro vittorie), secondo questi accoppiamenti: 1ª vs 8ª, 2ª vs 7ª, 3ª vs 6ª e 4ª vs 5ª. Si procede fino alle NBA Conference Finals che decretano i campioni di ognuna delle due Conference che si sfideranno poi nelle NBA Finals, sempre al meglio delle sette gare. La squadra con il miglior record gioca in casa le prime due gare e le eventuali gare 5 e 7.

Qui il calendario completo della NBA.