Il 26 agosto festeggia 31 anni uno dei cestisti più forti del panorama internazionale: James Harden. Mvp della regular season 2017-2018 e per tre volte (2018, 2019 e 2020) miglior marcatore in stagione del campionato di basket americano, ha fatto il suo esordio tra i professionisti nel 2009 con la maglia dei Thunder. Dal giovane debuttante sui parquet della pallacanestro fino al campione affermato di oggi, andiamo allora a ripercorrere la carriera e i successi di Harden in NBA in occasione del suo compleanno.

L’esordio nel basket di James Harden: dalle high school al college

Nato a Los Angeles il 26 agosto del 1989, James Harden frequenta l’high school di Lakewood in California dove comincia ad approcciarsi con assiduità al mondo della pallacanestro. Il suo talento è chiaro fin da subito, soprattutto quando si carica lui sulle spalle l’Artesia, squadra dell’omonima High school e la trascina fino alla vittoria del titolo del torneo scolastico con il record di 33 vittorie e appena due sconfitte.

Al college Harden entra all’Arizona State e il copione non cambia molto: il giovane talento californiano non delude le aspettative che, nel frattempo, stanno crescendo esponenzialmente attorno a lui. Nel 2008 la sua popolarità è certificata dall’apparizione sulla copertina di Sport Illustrated. La stagione successiva sarà quella del grande salto perché il cestista di Los Angeles dichiarerà la sua eleggibilità per il Draft NBA 2009.

L’approdo in NBA di Harden con la maglia dei Thunder

Il 25 giugno del 2009 diventa il primo giocatore degli Oklahoma City Thunder, nuovi arrivati in NBA, avendo preso il posto dei Seattle Super Sonics. Harden viene selezionato come terza scelta assoluta del Draft, concludendo la sua stagione d’esordio con una media di quasi dieci punti a partita e oltre tre rimbalzi. Sono numeri questi che gli consentono di essere eletto tra i dieci migliori rookie NBA, ovvero i dieci migliori giocatori al loro primo anno.

La stagione successiva tira a oltre 12 punti a partita la sua media, che sale a 13 in occasione dei play off. L’annata 2011-2012 è quella della consacrazione e del record di punti in carriera in una sola partita: 40 nella vittoria su Phoenix per 109 a 97. La sconfitta per 4 a 1 nella serie delle finali NBA contro i Miami Heat esaurisce di fatto il ciclo di Harden ai Thunder. La squadra di Oklahoma City prova a prolungargli il contratto, ma è inutile. I Rockets si sono già fiondati su di lui e lo porteranno a Houston nell’ottobre del 2012.

Il passaggio di James Harden agli Houston Rockets

Agli Houston Rockets James Harden si presenta subito infrangendo un record che resisteva da circa 14 anni. Nella trasferta contro i Detroit Pistons, che rappresenta il suo esordio in stagione, mette infatti a referto 37 punti e 12 assist. Diventa così il primo giocatore dei Rockets a riuscire in questa impresa dal cestista nigeriano naturalizzato statunitense Hakeem Olajuwon nella stagione 1994-1995.

Il primo aprile 2015 Harden ritoccherà anche il suo record di punti nella singola partita realizzandone ben 51 contro i Sacramento Kings. Due anni più tardi, invece, nell’estate del 2017 firmerà con i Rockets l’estensione di contratto più ricca della storia: un accordo pari a 228 milioni di dollari in quattro anni. Harden ripagherà questo cospicuo rinnovo con la nomina a Mvp della stagione regolare 2017-2018, grazie ad una media di oltre 30 punti a partita.

Per un curioso intreccio del destino oggi Harden si ritrova ad affrontare il primo turno dei play off NBA di questo complesso 2020 proprio contro i Thunder che lo hanno lanciato nel campionato a stelle e strisce ormai 11 anni fa. Batterli è senza dubbio il regalo migliore che Harden potrebbe farsi per il suo compleanno.