Questa settimana l’All-Decade Team 2010-2020, ossia la squadra dei sogni dell’ultimo decennio di Eurolega, si arricchisce di un nuovo elemento: il greco Georgios Printezis, che oltre a essere uno dei migliori “numeri 4”, perfetto nel ruolo di ala grande moderna, è anche indissolubilmente legato a un particolare episodio della storia della massima competizione europea. Nella finale del 2012 tra l’Olympiacos Pireo (la sua squadra) e il CSKA Mosca, a soli 0,7 secondi dal termine, Printezis ha segnato il punto decisivo che ha regalato la vittoria e dunque il titolo di campione d’Europa al team greco. L’anno successivo ha trionfato di nuovo e anche in altre stagioni, pur non vincendo il titolo, Printezis ha conquistato importanti riconoscimenti individuali.

Giōrgos Printezīs fin da bambino è un grande tifoso dell’Olympiacos. Nato a Siro il 22 febbraio 1985, già a 16 anni viene scelto per le giovanili dei biancorossi che lo hanno notato soprattutto per il suo fisico imponente. Quando il suo sviluppo è completato raggiunge i 206 centimetri di altezza, inoltre si distingue per un grande atletismo e per una incredibile forza di volontà. Printezis è un vero lavoratore e ogni suo successo è sudatissimo e più che meritato. Nell’Olympiacos non trova subito spazio, ma lo nota Georgios Bartzokas, allenatore dell’Olympia Larissa, e lo prende con sé per la stagione 2006-2007. Dopo questa esperienza, l’Olympiacos lo richiama alla base, ma la stagione 2008-2009 non è delle migliori perché il Panathinaikos continua a farla da padrone in Grecia e in Europa.

Nel frattempo Printezis viene anche selezionato come 58esima scelta al Draft NBA 2007 dai San Antonio Spurs, ma i suoi diritti vengono usati per uno scambio con i Toronto Raptors, che poi lo scambiano con i Dallas Mavericks e questi a loro volta con i New York Knicks. Di fatto Printezis in NBA non ci va mai e nel 2012 rifiuta un contratto di un anno con i NY Knicks, che poi lo usano per uno scambio con i Portland Trail Blazers; questi ultimi a loro volta usano i diritti su di lui per uno scambio con gli Atlanta Hawks e alla fine lo scambio si conclude con un “ritorno” dei diritti di Printezis agli Spurs nel 2015, quando ormai il giocatore greco, trentenne, è più che affermato in Europa.

Georgios Printezis, il giocatore decisivo, ma sempre il numero 2

Printezis comincia a dimostrare di essere un giocatore decisivo dopo l’avventura all’Unicaja Malaga durata due stagioni, dal 2009 al 2011. Quando torna all’Olympiacos è pronto a diventare insostituibile. Lui stesso ha dichiarato: “Nella mia vita mi sono conquistato tutto. Sono stato il dodicesimo uomo, poi il decimo, poi il quinto, infine il secondo”. Sì perché nel team biancorosso oltre il secondo posto non si può andare e Printezis ammette: “Il numero uno, quando parli di Olympiacos, è sempre Vassilis Spanoulis. Senza discussioni”.

Ma anche da numero 2 Printezis sa essere decisivo. Nella stagione 2011-2012, la prima dopo il suo ritorno in patria, l’Olympiacos vince il suo decimo scudetto e trionfa in Eurolega per la seconda volta nella sua storia. Supera la Regular Season da seconda del Gruppo A dietro al Fenerbahçe, ma con lo stesso numero di punti, di vittorie e di sconfitte dei turchi; poi nella Top 16 chiude alle spalle del CSKA Mosca, nei quarti di finale fa fuori la Mens Sana Siena e in Final Four, alla Sinan Erdem Arena di Istanbul, batte prima il Barcellona 68-64 in semifinale, poi il CSKA Mosca in finale per 62-61 e quell’ultimo decisivo punto, come abbiamo raccontato, è proprio di Printezis.

La stagione successiva l’Olympiacos compie una vera e propria impresa perché riesce a difendere il titolo di campione d’Europa. In Regular Season passa da seconda del Gruppo C dietro allo Zalgiris Kaunas, ma anche in questo caso la differenza è solo nei punti fatti e subiti, perché il numero di vittorie e è lo stesso dei lituani. In Top 16 chiude al secondo posto nel Gruppo F dietro al Barcellona, poi nei play-off fa fuori 3-2 l’Anadolu Efes Istanbul e nella Final Four alla O2 Arena di Londra vince la semifinale contro il CSKA Mosca per 69-52 e la finale contro il Real Madrid per 100-88. Una conclusione dunque meno sofferta dell’anno precedente, in cui Printezis segna solo 4 punti, ma è comunque prezioso per il secondo trionfo consecutivo in Eurolega.

Anche negli anni successivi Printezis si conferma un giocatore fondamentale per l’Olympiacos, in patria e in Eurolega. Trascina la squadra alle Final Four nel 2015 e nel 2017, viene scelto come uno dei membri del dream team della stagione 2016-2017 e viene eletto MVP nel mese di aprile 2015. Nel decennio 2010-2020 è quarto per indice di rendimento medio in Eurolega e quinto sia per i punti segnati (2.696), sia per i rimbalzi (1.117). È uno degli unici due giocatori a essere stato capace di ottenere almeno 2.500 punti e mille rimbalzi nel decennio, insieme ad Ante Tomic. Inoltre è stato l’attaccante con più tiri da 2 punti (882) in Eurolega negli ultimi dieci anni.

Printezis con l’Olympiacos ha vinto anche tre scudetti, nel 2012, 2015 e 2016 e una Coppa Intercontinentale nel 2013. Ha rifiutato offerte economiche molto allettanti pur di restare nella sua squadra del cuore. Ha vinto una medaglia importante anche con la nazionale greca: il bronzo a EuroBasket 2009 in Polonia. Dopo aver perso per 82-64 la semifinale con la Spagna (poi vincitrice della finale contro la Serbia per 85-63), i greci hanno vinto la finale per il terzo posto contro la Slovenia per 57-56.