L’Eurolega 2001-2002 è stata quella che ha visto il ritorno di tutti i grandi team di basket d’Europa nella stessa competizione dopo che nella stagione precedente alcune squadre avevano giocato in un’altra lega. C’era stata infatti la divisione tra l’Eurolega dell’ULEB (Unione delle Leghe Europee di Basket) e la ​​SuproLeague della FIBA, la Federazione Internazionale di Basket che fino al 2000 aveva gestito la Coppa dei Campioni e che aveva “dimenticato” di registrare il marchio Eurolega.

In particolare con la FIBA rimasero Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv, CSKA Mosca ed Efes Pilsen, alla ULEB aderirono Olympiakos Pireo, Virtus Bologna, Real Madrid, Barcellona, TAU Vitoria e Benetton Treviso. Nel 2001 ci furono dunque due squadre campioni d’Europa: la Virtus Bologna da una parte, vincitrice dell’ULEB EuroLeague, e il Maccabi Tel Aviv dall’altra, vincitore della SuproLeague. La squadra israeliana aveva battuto in finale il Panathinaikos. Proprio la squadra greca dimostrò la sua grande crescita e nel 2002 trionfò in Eurolega, un successo che aveva certamente tutto un altro sapore visto che tutte le squadre erano finalmente di nuovo unite nella stessa lega.

L’Eurolega 2001-2002 si ritrovò con ben 32 squadre partecipanti, divise in quattro gruppi da otto nella Regular Season. C’erano quattro italiane al via: Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Scavolini Pesaro e Benetton Treviso. Tutte e quattro superarono la prima fase: Treviso chiuse al primo posto nel Gruppo A e lo stesso fece la Virtus nel B; la Fortitudo superò il turno da terza nel Gruppo C, vinto dal Panathinaikos, mentre Pesaro si classificò quarta nel Gruppo D.

Nella Top 16 il Panathinaikos vinse il Gruppo G piazzandosi davanti ad altre due squadre greche, l’Olympiacos Pireo e l’AEK Atene. La Benetton Treviso vinse il Gruppo E davanti al Barcellona, ma nella stessa pool c’erano anche Fortitudo Bologna e Pesaro. La Virtus vinse il Gruppo F davanti a Efes Pilsen, Real Madrid e Ural Great Perm. Il Maccabi Tel Aviv ebbe la meglio, nel Gruppo H, su TAU Ceramica Baskonia, CSKA Mosca e Ülker Istanbul.

La Final Four si disputò al PalaMalaguti (attuale Unipol Arena di Casalecchio di Reno, vicino Bologna). Nelle semifinali il Panathinaikos ebbe la meglio sul Maccabi Tel Aviv imponendosi per 83-75, mentre la Virtus vinse il derby con Treviso per 90-82. La squadra bolognese era allora guidata da Ettore Messina, mentre quella greca aveva in panchina Željko Obradović, che aveva già vinto la Coppa dei Campioni nel 1991-92 con il Partizan Belgrado, nel 1993-94 con la Joventut Badalona e nel 1999-2000 con il Panathinaikos, squadra con cui in tutto ha vinto la massima competizione europea per ben cinque volte. Messina, invece, aveva vinto fino a quel momento solo con la Virtus nel 1997-98 e nel 2000-01.

In finale, soprattutto grazie a un super Manu Ginobili, la Virtus si portò avanti di 14 punti nella prima metà della partita, ma dal terzo periodo in poi il Panathinaikos cominciò la sua rimonta, compiendo il sorpasso sul 55-53 con Alvertis e allungando poi sul 64-61. La Virtus provò a reagire e pareggiò il risultato con Smodis sul 66-66, tornò poi in vantaggio sul 71-69, ma poi fallì cinque tiri liberi su sei, mentre i greci completarono la rimonta portandosi sul 78-72, a tre minuti e mezzo dal termine, per poi chiudere 89-83 e laurearsi, per la terza volta nella loro storia, campioni d’Europa.

Gli MVP dell’Eurolega 2001-2002

Nell’Eurolega 2001-2002 l’MVP della Regular Season fu Mirsad Türkcan, cestista di origine jugoslava ma naturalizzato turco (il suo nome serbo era Mirsad Jahović). Quell’anno giocava nel CSKA Mosca, prima della sua unica stagione in Italia, a Siena. Ma il CSKA nel 2002 si fermò alla Top 16, classificandosi al terzo posto del Gruppo H. Türkcan finì in doppia cifra in 13 match su un totale di 17 presenze ed ebbe una media punti di 17,6 e un indice di rendimento di 28,1.

L’MVP della Top 16 fu Dejan Bodiroga, l’ala piccola serba del Panathinaikos ed ex Olimpia Milano. Con i Greens giocò dal 1998 al 2002: la squadra greca è stata per Bodiroga (che in Italia ha giocato anche a Trieste e a Roma) quella con cui ha disputato più match, 101, e segnato più punti, 1.862. Bodiroga fu poi anche l’MVP della Final Four e inserito nell’All-Euroleague First Team. In Top 16 aveva registrato una media di 19,8 punti a match, di 5,2 rimbalzi e un indice di prestazione medio del 24,7. A fine stagione la sua media punti salì a 20, i rimbalzi rimasero 5,2 e l’indice di prestazione di 23,1.

All-Euroleague First & Second Team 2001-2002

Il primo quintetto ideale dell’Eurolega 2001-2002, oltre a Bodiroga, comprendeva anche l’americano Tyus Edney della Benetton Treviso, il serbo con cittadinanza greca Marko Jarić e l’argentino Emanuel Ginóbili della Virtus Bologna più il serbo Dejan Tomašević del Baskonia.

Per il secondo quintetto ideale, l’All-Euroleage Second Team, erano stati scelti invece gli americani Arriel McDonald del Maccabi Tel Aviv e Alphonso Ford dell’Olympiacos Pireo, Mirsad Türkcan del CSKA Mosca che, come abbiamo visto, è stato MVP della Regular Season, poi l’argentino Marcelo Nicola della Benetton Treviso e un altro americano, Joseph Blair, della Scavolini Pesaro. In totale, dunque, ben cinque giocatori dei due quintetti ideali giocavano nel campionato italiano.