Dimitris Diamantidis è, dopo Juan Carlos Navarro, il secondo giocatore a entrare per due volte consecutive nella squadra del decennio in Eurolega. Il cestita greco era infatti stato inserito nell’All-Decade Team 2000-2010 e ora lo ritroviamo anche in quello del 2010-2020, perché è stato nuovamente scelto da tifosi, giornalisti e giocatori. Ovviamente non è una scelta che sorprende, visto che stiamo parlando di uno dei playmaker più forti che abbiano mai giocato in Europa, un vero trascinatore per il suo Panathinaikos che, con lui in squadra, ha vinto tre volte l’Eurolega.

Diamantidis è nato il 6 maggio 1980 a Kastoria ed è nella sua città d’origine che ha cominciato a giocare a basket. Nel 1994, a 14 anni, è entrato nel team Kastoria BC e vi è rimasto per cinque stagioni. Nel 1999 ha firmato il suo primo contratto da professionista con l’Iraklis di Salonicco e nel giro di un anno è diventato titolare. In quegli anni la squadra ha ottenuto buoni risultati in campionato, tanto da raggiungere per due volte di seguito le semifinali scudetto. Inevitabilmente Diamantidis è stato notato da una società più rinomata, il Panathinaikos di Atene, che lo ha ingaggiato nel 2004, all’età di 24 anni.

Al Panathinaikos Diamantidis ci è rimasto per 13 anni, proprio come il suo numero di maglia, il 13 appunto, che, quando ha lasciato il basket giocato nel 2016, è stato ritirato e nessun altro potrà mai più indossarlo nel team ateniese. Ma il play ha lasciato un buon ricordo anche nella sua Kastoria, tanto che la palestra della città è stata rinominata in suo onore “Palestra Dīmītrīs Diamantidīs”.

Dimitris Diamantidis, una vita al Panathinaikos

Il Panathinaikos è una delle società più gloriose d’Europa con i suoi 37 titoli nazionali, 19 Coppe di Grecia, una Coppa Intercontinentale e sei tra Coppe dei Campioni ed Eurolega. Ebbene in tutti e tre i suoi ultimi titoli europei c’è lo zampino di Dimitris Diamantidis.

Quando Diamantidis è arrivato ad Atene, il Panathinaikos era campione di Grecia in carica da due stagioni consecutive, avendo vinto nel 2002-2003 e nel 2003-2004 i suoi scudetti numero 24 e 25. Con il playmaker di Kastoria nel proprio roster sono arrivati altri nove titoli nazionali: i primi sette consecutivi, dal 2004 al 2011, poi altri due di fila dal 2012 al 2014 dopo un solo anno di “pausa”, anche se in quel 2011-2012 è comunque arrivata la Coppa di Grecia, la tredicesima per la società ateniese e la sesta per Diamantidis. Di Coppe nazionali ne sono poi arrivate altre quattro per Dimitris, tutte consecutive dal 2012 al 2016, anno del suo ritiro.

A volere Diamantidis nelle fila del Panathinaikos è stato Zeljko Obradovic, Mr. Europa che ha vinto l’Eurolega nove volte con cinque squadre diverse, ma proprio il team greco è stato quello con cui ha vinto più volte la massima competizione continentale, quattro, tre delle quali con Diamantidis nel quintetto base. Sì perché se nel primo anno il giovane playmaker partiva dalla panchina, molto presto si è guadagnato un posto da titolare, fino a diventare inamovibile e indispensabile.

Diamantidis si è presto guadagnato la fama di uno dei difensori più forti in circolazione, tanto che Kobe Bryant lo indicò come il giocatore internazionale che avrebbe voluto nel suo team, i Los Angeles Lakers. Ma Dimitris non ha mai lasciato la Grecia, nemmeno per l’NBA, ed è rimasto in patria a deliziare i connazionali e tutti gli europei con le sue giocate. Oltre a essere il migliore in difesa, è sempre stato anche un giocatore molto altruista e intelligente, per questo è stato anche uno dei migliori assist-man d’Europa. Oltre a essere aiutato da un fisico possente (198 cm di altezza), sono state soprattutto la sua intelligenza e la sua visione di gioco a fare la differenza.

Anche in Nazionale Diamantidis ha ottenuto importanti successi: si è laureato campione d’Europa nel 2005, mentre l’anno successivo, ai Mondiali 2006 in Giappone, la sua Grecia è arrivata fino in finale ed è stata battuta solo dalla Spagna per 70-47.

Le imprese di Diamantidis in Eurolega

Nel suo primo anno in Eurolega, nella stagione 2004-2005, Diamantidis è stato fondamentale, pur partendo dalla panchina, per trascinare il Panathinaikos fino alla Final Four a Mosca. La squadra greca è stata fermata in semifinale dal Maccabi Tel Aviv campione in carica per 91-82, proprio nel giorno del 25° compleanno di Dimitris. I greci sono riusciti però a conquistare il terzo gradino del podio battendo 94-91 il CSKA Mosca nella “finalina”, mentre gli israeliani hanno conquistato nuovamente il trofeo vincendo nettamente la finale per 90-78 contro il TAU Cerámica (l’attuale Baskonia).

Nel 2005-2006 il Panathinaikos si è fermato ai quarti di finale, ma dalla stagione successiva è cominciata “la legge degli anni dispari”. Sono infatti arrivati tre successi nel 2007, nel 2009 e nel 2011 e per tutti e tre Diamantidis è stato decisivo. La prima vittoria di Dimitris in Eurolega è arrivata proprio il 6 maggio 2007, giorno del suo 27° compleanno. Dopo aver battuto il Baskonia 67-63 in semifinale, i greci hanno messo ko anche il CSKA Mosca di Ettore Messina per 93-91 e Diamantidis è stato nominato MVP della Final Four, oltre a essere il miglior difensore della manifestazione e a essere inserito nell’All-Euroleague First Team.

Nel 2009 il Panathinaikos ha superato la semifinale aggiudicandosi il derby contro l’Olympiakos per 84-82 e poi ha nuovamente steso il CSKA Mosca in finale per 73-71. Anche in questo caso Diamantidis è stato nominato miglior difensore del torneo. Questi primi due titoli gli sono valsi l’inserimento nell’All-Decade Team del primo decennio degli anni 2000, ma nel 2010-2011 è arrivato un altro capolavoro. Diamantidis ha giocato in maniera straordinaria fin dalla Regular Season. Tra le sue imprese memorabili ci sono i suoi 13 punti negli ultimi 75 secondi del match contro l’Olimpia Lubiana a dicembre 2010. Il Panathinaikos ha vinto il playoff contro il Barcellona campione in carica e ha avuto accesso alla Final Four proprio in casa degli spagnoli, al Palau Sant Jordi. In semifinale i greci hanno avuto la meglio sulla Mens Sana Siena di Simone Pianigiani per 77-69, poi in finale arriva una meravigliosa rivincita.

L’avversaria è il Maccabi Tel Aviv che sei anni prima aveva spezzato i sogni di gloria del Pana in semifinale. Questa volta Diamantidis è più maturo, ha da poco festeggiato il suo 31° compleanno (due giorni prima della finale) ed è pronto a trascinare la sua squadra ancora una volta, verso il terzo successo in cinque anni. Con il suo fedele pivot Mike Batiste fa sfracelli in campo e non solo vince la partita per 78-70 con 16 punti personali, 5 rimbalzi e 9 assist, ma si aggiudica anche il titolo di MVP di tutta l’Eurolega, il titolo di MVP della Final Four e, ovviamente, è ancora una volta il “Best Defender” e membro dell’All-Euroleague First Team.

Anche se in Eurolega Diamantidis in quest’ultimo decennio ha giocato solo sei stagioni, è al settimo posto per assist (867), al quinto per i recuperi (204) e al terzo per la media assist con 5,5 assist a partita, dietro a Nick Calathes, che ha una media di 5,9, e Thomas Heurtel con 5,6. Nelle ultime stagioni in Eurolega, il Panathinaikos è arrivato quarto nel 2012 e si è fermato ai quarti di finale in tutte le stagioni successive, con e senza il suo Diamante.