Parte stasera l’avventura in campionato delle “Scarpette Rosse“, sulla cui panchina, Giorgio Armani ha voluto il coach più vincente di sempre.

Quando alla fine della stagione scorsa, l’Olimpia Milano è uscita brutalmente dai playoff, nebulizzata dal ciclone Sassari in semifinale, si è capito subito che per quella squadra (e il suo allenatore), non sarebbe stata esattamente un’estate di celebrazioni.

E infatti, poche settimane più tardi, per l’esattezza l’11 giugno 2019, Ettore Messina diventa il nuovo allenatore dell’Armani Exchange Milano.

Dopo cinque anni nello staff tecnico dei San Antonio Spurs, voluto fortemente dalla leggenda Greg Popovovich, Messina torna in Italia da 23esimo allenatore della storia Milanese: il coach più vincente sulla panchina più gloriosa, tutto torna.

Garanzia di successo sin dal suo esordio da capo allenatore alla Virtus Bologna, il tecnico siciliano è stato cinque volte allenatore dell’anno in Serie A (con 5 Scudetti), due in Eurolega, dove ha trionfato in quattro edizioni: oltre allo storico Grande Slam bolognese del 2001, nei quattro anni a Mosca dal 2005 al 2009 ha sempre giocato la finale dell’Eurolega (con 2 successi), oltre a vincere tutto a livello di campionato russo.

Sulla panchina della Nazionale Italiana debutta una prima volta nel 1993 (vincendo i Giochi del Mediterraneo) e quattro anni più tardi, raggiunge la finale agli Europei a Barcellona.

Nel 2014 arriva il momento dei San Antonio Spurs, 5 stagioni alla corte del più grande (Popovich) e il tentativo (durante le lunghe estati Nba) di conquistarsi la chiamata di un’altra franchigia Nba come Capo allenatore, per coronare anche l’ultimo sogno nel cassetto.

Ma nonostante una serie di colloqui e rumors nell’ultimo quinquennio, alla fine l’Nba non riconosce a Messina l’ultima soddisfazione e, proprio in quel momento probabilmente, iniziano a crearsi le condizioni per il grande ritorno.

Inizio giugno 2019: Milano comunica la rescissione con Simone Pianigiani, e dieci giorni dopo ecco il comunicato: Ettore Messina sarà il nuovo allenatore, ma non solo. Vista la necessità di strutturarsi, ripartendo di fatto da zero, l’Olimpia affida al nuovo allenatore anche il ruolo che negli Stati Uniti si definisce “Director of basketball operations“, con carta bianca anche sulla composizione del roster 2019/2020. Un vero e proprio ribaltone, resosi però necessario, dal fallimentare ultimo anno, oltre che dall’uscita dello storico ex numero 1, Livio Proli, uomo di fiducia di Armani nell’avventura cestistica meneghina e colui che ha sempre avuto l’ultima parola a livello “operativo”.

E allora 8 conferme e alcune partenze illustri, a cominciare dal capocannoniere dell’ultima Eurolega, quel Mike James, sacrificato sull’altare della costruzione di una squadra che avrà nelle sue linee guida un basket forse meno frizzante, ma di sicuro maniacalmente declinato sui concetti di esecuzioni & difesa. Si parte da lì.

Stasera l’Armani Exchange apre la sua stagione ufficiale con la prima sfida in trasferta a Treviso: proprio in quel Palaverde dove, oltre 14 anni fa, Ettore Messina allenava la sua ultima partita tricolore. Era una gara 5 di semifinale Scudetto, e l’avversaria si chiamava proprio Olimpia Milano…

Destino o no, il migliore è sulla panchina dei “migliori”, sulla carta un accoppiamento infallibile, in realtà semplicemente la scelta più logica di un Club che vuole tornare a vincere. Con stile.