L’Eurocup 2020 di basket, così come ormai tutte le competizioni sportive, è stata fermata a causa del coronavirus, ma in questo periodo senza partite ci sarà abbastanza tempo per pensare a come agire quando finalmente si potrà tornare in campo. Sì perché se lo stop sarà prolungato, rispettare la formula attualmente in vigore per la manifestazione appare piuttosto complicato: è probabile che si debba cercare una strada alternativa e da questo punto di vista si sono già fatte alcune ipotesi.

Intanto gran parte delle squadre qualificate dovranno affrontare nel migliore dei modi un lungo periodo senza match e questo le danneggerà inevitabilmente sia dal punto di vista fisico sia psicologico. Il problema principale è che non tutte si sono fermate nello stesso periodo, c’è chi lo ha fatto prima e chi dopo. Le squadre italiane, ovviamente, sono tra quelle che hanno giocato meno e le loro ultime partite sono state proprio in Eurocup, i primi giorni di marzo, mentre in campionato non giocano dai primi di febbraio e le ultime partite per tornei nazionali sono state quelle di Coppa Italia a metà febbraio.

Tra le otto squadre qualificate ai quarti di Eurocup, al momento soltanto una sta continuando a giocare in campionato ed è la turca Tofas Bursa, mentre le altre hanno smesso dopo la prima settimana di marzo. Ma ricordiamo quali saranno le sfide dei quarti di finale:

Partizan NIS Belgrado (Serbia) – Unics Kazan (Russia)
Promitheas Patrasso (Grecia) – Tofas Bursa (Turchia)
Segafredo Virtus Bologna (Italia) – AS Monaco (Francia)
Unicaja Malaga (Spagna) – Umana Reyer Venezia (Italia)

E vediamo ora quali sono stati gli ultimi match per ognuna di queste squadre. Il Partizan ha disputato il suo ultimo match nella Lega Adriatica il 9 marzo vincendo contro il Mega Bemax, mentre l’Unics Kazan ha giocato nel campionato russo il 7 marzo battendo a domicilio il Nizhny Novgorod. Il Promitheas Patrasso ha giocato invece l’ultima volta nel campionato greco il 29 febbraio e ha perso sul campo del Peristeri, mentre l’ultimo match in assoluto è quello del 3 marzo in Eurocup vinto in trasferta contro l’Oldenburg. Il Tofas Bursa, come detto, sta continuando a giocare anche in questo periodo e ieri ha perso in casa del Fenerbahçe e dovrebbe scendere di nuovo in campo il 21 marzo sul campo del Besiktas.

Per quanto riguarda le avversarie delle italiane, l’AS Monaco ha giocato il suo ultimo match nel campionato francese il 10 marzo in trasferta contro il Lyon-Villeurbanne e ha perso, ma non sa quando tornerà in campo, proprio come le nostre squadre. Lo stesso vale per l’Unicaja Malaga che il 7 marzo ha vinto a Badalona contro lo Joventut e dovrebbe giocare il 28 contro Gran Canaria, ma la situazione in Spagna è ormai identica a quella italiana e tutto è stato fermato.

La situazione di Virtus Bologna e Reyer Venezia

Come abbiamo anticipato, le squadre italiane ancora in corsa, Virtus Bologna e Umana Reyer Venezia, nel campionato italiano non giocano da tantissimo tempo: l’ultima partita delle V nere risale addirittura al 1° febbraio, la vittoria casalinga contro Pesaro per 106-89, e deve recuperare il match della 22esima giornata contro Varese che era originariamente in programma il 9 febbraio, ma che la Virtus ha dovuto rinviare perché nel frattempo è stata impegnata nella Coppa Intercontinentale. Il recupero di Varese-Virtus era previsto inizialmente per il 27 febbraio, proprio nei giorni in cui le autorità nazionali e anche quelle dello sport hanno dovuto prendere provvedimenti a causa dell’esplosione del caso coronavirus.

La Virtus, che in Serie A è sempre capolista, dopo il match contro Pesaro in campionato, ha giocato contro il Partizan in Eurocup il 5 febbraio, due match in Coppa Intercontinentale il 7 e 9 febbraio, in Coppa Italia il 13 febbraio proprio contro Venezia e, l’ultima volta, il 5 marzo in Eurocup, vincendo la sfida decisiva contro il Darussafaka e guadagnando l’accesso ai quarti di finale. Tra la penultima e l’ultima partita è stata dunque nell’assurda situazione di non poter giocare per tre settimane e di aspettare con ansia di capire che cosa ne sarebbe stato del match con i turchi, rischiando anche di vedersi infliggere un ko a tavolino a causa dell’impossibilità di raggiungere la Turchia per il blocco dei voli. Si è poi giocato sul campo neutro della Stark Arena di Belgrado e la Virtus ha vinto per 106-96.

Per Venezia, che è ottava in Serie A, l’ultima partita disputata in campionato è stata quella del 9 febbraio, vinta in casa contro Treviso, poi ha disputato tre match in Final Eight, perché ha battuto la Virtus nei quarti e poi ha vinto la semifinale contro Milano e la finale contro Brindisi, conquistando dunque la Coppa Italia il 16 febbraio, dopodiché è rimasta a guardare quello che succedeva ed è tornata a giocare l’ultimo match della Top 16 di Eurocup il 3 marzo sul campo di Brescia, ovviamente a porte chiuse, vincendo 93-88.

Basket, Eurocup 2020: la Virtus propone una Final Eight

Neanche una palla di vetro può aiutarci a capire come e quando si giocheranno i quarti di finale dell’Eurocup 2019-2020 perché la situazione è presto degenerata in tutta Europa. L’Italia è stata la prima nazione a ritrovarsi ad affrontare la gravità della diffusione del coronavirus sul proprio territorio, ma ora anche Francia, Spagna e altre nazioni stanno via via chiudendo tutto, scuole, negozi, uffici, e stanno ovviamente mettendo lo sport in standby. L’Eurolega Basketball ha dovuto sospendere le sue competizioni e il 12 marzo scorso ha diramato una nota con la comunicazione ufficiale affermando che saranno seguiti tutti gli sviluppi della situazione per capire quando si potrà tornare a giocare.

Intanto nei giorni immediatamente precedenti, la Virtus Bologna aveva già avanzato una proposta all’European Club Association, suggerendo di sostituire i playoff dell’Eurocup con una Final Eight, che certamente ha tempi più rapidi e implica meno spostamenti, perché tutte le otto finaliste dovrebbero andare nello stesso luogo e nel giro di tre-quattro giorni disputerebbero quarti, semifinali e finale, risolvendo dunque velocemente la questione relativa all’assegnazione del titolo.

Per ora l’ECA ha detto di no, ma se lo stop dovesse prolungarsi la proposta della Virtus potrebbe ritornare in auge, perché consentirebbe almeno di concludere il percorso in Eurocup e di assegnare il trofeo, ovviamente individuando il luogo adatto per la Final Eight e in ogni caso aspettando che la situazione migliori e che si possa riprendere a viaggiare e a spostarsi regolarmente. Sarebbe poi da vedere se un’eventuale Final Eight debba essere aperta al pubblico oppure no, ma questo dipenderà dall’evoluzione della situazione e in ogni caso stiamo parlando di qualcosa che avverrebbe, probabilmente, tra molte settimane, a primavera inoltrata o addirittura a inizio estate.