Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 24 Novembre 2021
“Una vita da mediano” è il titolo della canzone di Ligabue su Oriali che, probabilmente, esprime meglio di ogni altra sintesi ciò che è stato in campo e fuori una delle più grandi icone del calcio italiano. Oggi, 25 novembre, Lele Oriali, il mediano più famoso del nostro calcio, festeggia i suoi 69 anni e noi lo andiamo a celebrare ripercorrendone carriera e principali successi.
L’alba della carriera di Gabriele Oriali
Nato a Como il 25 novembre del 1952, Oriali inizia a muovere i primi passi sul rettangolo verde non nel ruolo che lo consacrerà a icona azzurra, ma da terzino destro. Il talento del giovane calciatore viene forgiato nelle giovanili dell’Inter, dove inizia a giocare a partire dal 1966 dopo aver militato nel Cusano Milanino.
Nella stagione 1970-71 arriva la grande occasione di tutta una carriera: l’esordio in prima squadra. Debutta all’età di 18 anni con Giovanni Invernizzi in panchina. Diventerà uno dei più grandi giocatori dell’Inter, una vera bandiera nella storia della società nerazzurra, consacrandosi anche a livello internazionale con la maglia della Nazionale.
L’epopea di Oriali all’Inter e i Mondiali dell’82
Oriali veste la maglia dell’Inter per 13 anni conquistando due scudetti e altrettante Coppe Italia. Nel dicembre del 1978 arriva la chiamata della Nazionale maggiore e debutta nell’amichevole contro la Spagna, diventando presto uno dei perni dell’Italia di Enzo Bearzot. Dopo gli Europei del 1980, il Commissario tecnico lo porterà anche in Spagna per i Mondiali del 1982.
Sarà il motore del centrocampo azzurro e, anche grazie alle sue corse e alla sua grande abnegazione, l’Italia riuscirà a piantare il tricolore sul tetto del mondo dopo aver battuto la Germania nella magica notte di Madrid. A un anno di distanza dalla trionfale campagna spagnola, inizia la nuova avventura di Oriali a Firenze. In maglia viola trascorrerà quattro anni e poi chiuderà la carriera nel calcio giocato nel 1987.
La nuova vita da dirigente di Gabriele Oriali
Una volta appese le scarpette al chiodo, la carriera di Gabriele Oriali nel calcio continua come dirigente. Il primo incarico di rilievo è quello di direttore generale del Bologna a partire dal 1994. In due anni con i Felsinei conquisterà altrettante promozioni portando in rossoblù Roberto Baggio nel 1997.
Dopo aver lavorato a Parma come responsabile dell’area tecnica, il cerchio si chiuderà con il ritorno all’Inter. Dal 2014 è team manager della Nazionale italiana con la quale inizierà il sodalizio con Antonio Conte. Lavorerà insieme al tecnico salentino anche all’Inter quando quest’ultimo siederà sulla panchina nerazzurra regalando alla società il suo diciannovesimo scudetto.
Nel frattempo continua a collaborare anche con l’Italia accanto al nuovo Commissario tecnico Roberto Mancini, con il quale ha costruito l’impresa culminata quest’estate nel successo agli Europei in finale contro l’Inghilterra. Ora il prossimo obiettivo sarà qualificarsi per il Qatar per provare a tornare a respirare, anche se in una veste diversa, l’aria del tetto del mondo.
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