Di Redazione William Hill News
31 Gennaio 2021
Fabio Quagliarella festeggia 38 anni oggi 31 gennaio. L’attaccante, nato a Castellammare di Stabia nel 1983, sta vivendo a Genova, sponda blucerchiata, una seconda giovinezza, in quella che è pure la sua seconda esperienza con la maglia della Sampdoria. Capitano della formazione guidata da Claudio Ranieri, Quagliarella ha respinto le lusinghe della Juventus in questo mercato di riparazione invernale, preferendo proseguire – e forse concludere – la sua carriera da calciatore nella città della Lanterna. In occasione del suo compleanno, andiamo allora a ripercorrere le tappe principali della sua carriera per celebrarlo al meglio.
Dall’esordio al Toro alla prima esperienza con la Samp
Quagliarella cresce nelle giovanili del Torino dove gioca per ben nove anni, prima di fare il suo esordio anche in prima squadra il 14 maggio del 2000. La partita che marca il debutto tra i professionisti dell’attaccante di Castellammare è la vittoria sul Piacenza per 2 a 1, nell’incontro di Serie A andato in scena allo Stadio delle Alpi.
Dal 2002 inizia il suo viaggio in giro per l’Italia. Trascorre un anno a Firenze e uno a Chieti prima di tornare ancora a Torino, disputare una stagione e trasferirsi ad Ascoli. Questo primo capitolo della sua carriera si chiude idealmente a Genova con la Sampdoria. Anche l’esperienza blucerchiata non va oltre la stagione, quella 2006-2007, ma è una delle migliori per lui sino a quel momento.
Allenato da Walter Novellino, Quagliarella realizza 13 gol in 35 presenze in campionato. Il cartellino dell’attaccante campano è in compartecipazione, dal 2005, tra la Sampdoria e l’Udinese. Quagliarella, infatti, era stato svincolato dal Torino in seguito al fallimento della società granata, poi nell’estate del 2007 i due club che detengono il cartellino non trovano l’accordo, così la comproprietà viene risolta alle buste. Sarà l’Udinese ad assicurarsi le sue prestazioni e così per Quagliarella inizia una nuova avventura in Friuli.
La stagione di Quagliarella a Napoli e il passaggio alla Juve
A Udine, per la prima volta nella sua carriera professionistica, Quagliarella trascorre due stagioni consecutive nello stesso club. Al termine della sua esperienza friulana il bilancio sarà di 87 presenze e 33 gol realizzati. Con questo curriculum, nell’estate del 2009, realizza il sogno di una vita: indossare i colori della sua terra natia. Quagliarella e Napoli si dicono sì il primo giorno di giugno e l’attaccante può finalmente giocare tra le fila della sua squadra del cuore.
Il 30 agosto, nella seconda giornata di campionato al San Paolo contro il Livorno, arriveranno anche i primi gol di Quagliarella con il Napoli in partite ufficiali. L’attaccante aprirà e chiuderà le marcature nel 3 a 1 finale inflitto ai toscani, ma l’anno trascorso all’ombra del Vesuvio è particolarmente difficile per il calciatore. La ragione si capirà solo anni dopo: il 17 febbraio del 2017 un ex agente della Polizia postale verrà condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione, per l’accusa di stalking nei confronti di Quagliarella. Gli episodi fanno riferimento proprio al periodo in cui l’attaccante era in forza alla squadra della sua città. Per questo, il calciatore partenopeo aveva preso la sofferta decisione di lasciare Napoli per accasarsi alla Juventus nell’estate del 2010: un’operazione di mercato che aveva fatto molto discutere all’epoca con l’attaccante napoletano che era stato accusato di tradimento dai suoi tifosi per quella scelta, ma ovviamente nessuno poteva immaginare le reali motivazioni che si celavano dietro il passaggio di Quagliarella in bianconero.
Il ritorno di Quagliarella alla Sampdoria
Dopo aver salutato il Napoli, Quagliarella si trasferisce appunto nell’estate 2010 a Torino, sulla sponda bianconera del Po. Con la Vecchia Signora disputerà quattro stagioni, dal 2010 al 2014. Questa esperienza è segnata da un grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro, occorso il 6 gennaio del 2011 nella dura sconfitta interna per 4 a 1 contro il Parma. La rottura del crociato anteriore destro lo terrà lontano dai campi per 6 mesi.
Il capitolo di Quagliarella alla Juve si concluderà con 102 presenze e 30 gol. Da Torino Quagliarella non andrà via perché il 2014 sarà l’anno del grande ritorno in granata, con la società che lo ha lanciato tra i professionisti. L’ultimo successo in un derby da parte del Toro, peraltro, porta proprio la firma dell’attaccante di Castellammare di Stabia: il 26 aprile del 2015, infatti, sigla di fronte al pubblico del Comunale il gol del definitivo 2 a 1 sulla Juventus.
E a proposito di ritorni, nell’estate del 2016, Quagliarella e la Sampdoria si riabbracciano di nuovo a distanza di quasi 10 anni dall’ultima volta. Ad oggi il bomber blucerchiato occupa il secondo gradino del podio nella classifica dei marcatori della Samp più prolifici di tutti i tempi in Serie A, alle spalle di Roberto Mancini. Il “no” alla Juventus in questa sessione di mercato è la professione di fede di chi, dopo aver viaggiato tanto, ha trovato finalmente la sua stabilità e non ha alcuna intenzione di rinunciarvi.
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