Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 13 Settembre 2020
Pallone d’Oro e campione del mondo nel 2006, Fabio Cannavaro compie 47 anni oggi, 13 settembre. Dopo l’esordio nella sua Napoli, ha vissuto gli anni d’oro del Parma negli anni Novanta, per poi consacrarsi definitivamente con l’azzurro della Nazionale. Per celebrare il suo 47° compleanno, ripercorriamo allora la carriera e i successi dell’ex difensore.
L’esordio di Cannavaro a Napoli
Difficile non innamorarsi a prima vista del calcio quando puoi ammirare da vicino il più grande di tutti: Diego Armando Maradona. Fabio Cannavaro è ancora un ragazzino quando inizia a fare il raccattapalle allo stadio San Paolo di Napoli, proprio durante l’era del grande numero 10 argentino. La scintilla è inevitabile, il talento c’è: l’esordio in Serie A a 19 anni con indosso lo stesso azzurro vestito dal Pibe de Oro è la naturale conseguenza.
Cannavaro a Napoli, tra settore giovanile e prima squadra, trascorre i primi sette anni della sua carriera. Tra campionato e coppe colleziona 68 presenze con la maglia della sua città, togliendosi anche la soddisfazione di andare in gol l’8 gennaio del 1995 nell’1 a 1 di San Siro contro il Milan in campionato. Nell’estate del 1995, all’ombra del Vesuvio si affaccia il Parma che acquista Cannavaro per 13 miliardi delle vecchie lire.
Dagli anni d’oro di Parma al passaggio alla Juventus
L’esperienza di Cannavaro al Parma sarà la più longeva nella sua carriera da calciatore. In Emilia trascorre ben sette anni durante i quali accumula uno score di 288 presenze condite anche da sei gol. In gialloblù arrivano anche i primi titoli per club in bacheca: due Coppe Italia, una Supercoppa e una Coppa Uefa nel 1999, poi un’altra Coppa Italia nel 2002. Con quest’ultimo trofeo si congeda dai Ducali per trasferirsi, nell’estate di quello stesso anno, a Milano sponda Inter.
L’avventura in nerazzurro è ben lontana dagli standard offerti a Parma. Così, dopo due anni, fatti più di ombre che di luci, è la Juventus a scommettere sulla rinascita del difensore napoletano acquistandolo nell’estate del 2004. E in effetti quella della Vecchia Signora è una puntata vincente perché Cannavaro alla Juventus torna ad esprimersi ad altissimi livelli sotto la guida autorevole di Fabio Capello. In bianconero vince due scudetti consecutivi nel 2005 e nel 2006, ma entrambi i titoli verranno cancellati in seguito ai fatti di Calciopoli. La Juventus verrà retrocessa in Serie B e Cannavaro volerà in Spagna per accasarsi al Real Madrid, non prima di essere salito sul tetto del mondo con la Nazionale italiana.
I successi di Cannavaro con la Nazionale
Quando fa il suo esordio in Nazionale maggiore il 22 gennaio del 1997, Cannavaro ha già vinto due campionati europei Under 21 consecutivi, nel 1994 e nel 1996, con la selezione guidata dal Commissario tecnico Cesare Maldini. A distanza di nove anni da quel momento chiave nella sua carriera, con la Nazionale salirà anche sul tetto del mondo al Mondiale di Germania nel 2006, in seguito alla vittoria ai calci di rigore nella finale di Berlino contro la Francia. Il difensore napoletano, per tutto l’arco del torneo, è un muro invalicabile e l’Italia subisce appena due reti (un autogol e un calcio di rigore) in tutto il campionato.
Così, oltre alla Coppa del mondo, le prestazioni fuori dal comune offerte in terra tedesca valgono a Cannavaro il Pallone d’Oro, conquistato al termine di quello stesso 2006 arrivando davanti al compagno di Nazionale Gianluigi Buffon nella classifica stilata da France Football. Cannavaro, da capitano, indosserà per l’ultima volta l’azzurro quattro anni più tardi, al Mondiale in Sudafrica, chiudendo la sua esperienza con 136 partite giocate, che oggi lo collocano al secondo posto, dietro solo a Buffon, nella classifica di presenze all time con l’Italia.
L’esperienza a Madrid, il ritorno alla Juve e il ritiro
Cannavaro vola in Spagna da campione del mondo nell’estate del 2006. A Madrid sponda Real disputa 118 partite, vince due campionati e una Supercoppa spagnola prima di decidere di tornare a Torino, dove la Juventus, nel frattempo si è ripresa la Serie A.
Il ritorno in bianconero nel 2009 non sarà dei più fortunati e durerà appena una stagione. Così, Cannavaro da calciatore andrà a chiudere la carriera negli Emirati Arabi con la maglia dell’Al–Ahli. Proprio con questo club inizierà la sua nuova vita sportiva, questa volta da allenatore, che lo porterà a girare la Cina e l’Arabia Saudita in un viaggio lungo cinque anni.
In questo periodo, vince una China League One nel 2016 sulla panchina del Tianjin Quanjian, una Supercoppa di Cina nel 2018 su quella del Guangzhou Evergrande e un campionato cinese, sempre alla guida del Guangzhou, l’anno successivo. Oggi Cannavaro compie 47 anni, ma lui e il calcio non sembrano ancora avere alcuna intenzione di separarsi.
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