Di Redazione William Hill News
25 Gennaio 2020
Nainggolan e l’Inter, dopo essersi incrociati il 14 gennaio scorso in coppa Italia, si ritroveranno da avversari domenica a San Siro nel lunch match della 21a giornata di campionato. Il calciatore belga, che non rientrava nei piani dell’Inter e soprattutto del suo allenatore Antonio Conte, è stato mandato la scorsa estate in prestito in terra sarda, dove aveva già giocato tra il 2010 e il 2014, consacrandosi come uno dei centrocampisti più forti della nostra Serie A. In attesa della partita di Milano, ripercorriamo allora la carriera di Radja Nainggolan, dall’esordio a Piacenza fino al ritorno a Cagliari.
Radja Nainggolan: dall’esordio a Piacenza al Cagliari
L’approdo di Nainggolan in Italia lo si deve al procuratore Alessandro Beltrami e al Piacenza che lo fa debuttare nel campionato di Serie B nel maggio 2006. In Emilia trascorre cinque anni collezionando complessivamente 74 presenze in prima squadra con un bottino di quattro gol all’attivo.
Nainggolan e il Cagliari inaugurano il loro primo sodalizio nel gennaio del 2010, quando il centrocampista si trasferisce in Sardegna per poi debuttare nel campionato di Serie A nel febbraio dello stesso anno. A Cagliari vivrà quattro anni in cui si farà progressivamente conoscere e apprezzare non solo dai suoi tifosi, ma anche in tutta Italia, per le spiccate qualità atletiche, tecniche e carismatiche. Chiuderà la prima esperienza in rossoblù con 156 presenze, 11 gol e 11 assist tra tutte le competizioni.
Il passaggio di Nainggolan alla Roma
Le prestazioni di Radja attirano l’interesse della dirigenza dell’AS Roma, che vuole rinforzare il proprio centrocampo con un giusto mix di qualità e quantità. In questo senso il belga rappresenta il profilo ideale. Il trasferimento nella Capitale si concretizza a gennaio del 2014 quando Nainggolan approda ufficialmente alla corte del tecnico Rudi Garcia. Ma è con Luciano Spalletti, il quale subentrerà all’allenatore francese esattamente due anni più tardi, che il centrocampista belga vivrà probabilmente uno dei momenti migliori della sua carriera.
Con Spalletti in panchina, Nainggolan alla Roma diventa un’arma imprescindibile. L’allenatore toscano passa al 4-2-3-1 facendolo agire da trequartista. Nel suo nuovo ruolo, cucitogli addosso da Spalletti, Radja, tra tutte le competizioni, segna 16 dei 33 gol complessivi realizzati con la maglia della Roma. Numeri che verranno ritoccati decisamente in difetto quando sulla panchina della Roma approderà Eusebio Di Francesco. Con il nuovo tecnico Nainggolan realizzerà appena sei gol in 42 presenze.
Il matrimonio tra l’Inter e Nainggolan e il ritorno a Cagliari
Radja Nainggolan e l’Inter si dicono sì nel giugno del 2018. Tra i motivi che spingono il belga a Milano c’è probabilmente anche Spalletti che siede sulla panchina nerazzurra e con il quale Nainggolan è sempre riuscito a esprimersi al meglio. Tuttavia, con l’eccezione di alcuni momenti della stagione, le prestazioni del centrocampista non si avvicineranno quasi mai a quelle mostrate nella Capitale, complici anche gli infortuni.
Nonostante i pochi alti e i tanti bassi, il 26 maggio 2019 Nainggolan segna il gol che permette all’Inter di battere l’Empoli 2 a 1 e conquistare il pass per la Champions League. In estate, però, molto è cambiato. La guida tecnica innanzitutto, visto che il posto di Spalletti è stato preso da Antonio Conte. L’allenatore salentino ha fatto capire fin da subito che il centrocampista belga non sarebbe rientrato nei suoi piani; da qui l’idea del ritorno in prestito di Nainggolan a Cagliari. Il 26 gennaio Radja tornerà quindi a San Siro da avversario. E non è difficile prevedere che proverà in tutti i modi a dimostrare a Conte che lasciarlo andare via è stato un errore.
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