Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 1 Agosto 2019
Il 21 maggio scorso per la pallavolo femminile e il 31 maggio per quella maschile, è iniziata la seconda edizione della Volleyball Nations League, la competizione di livello mondiale che vede affrontarsi le migliori nazionali di pallavolo del mondo. La VNL, in realtà, altro non è che l’evoluzione della World League di pallavolo, disputata fino a due anni fa. Vediamo cosa è cambiato con la nuova formula di questo importante torneo.
La FIVB World League e l’annuncio della nuova formula
Dal 1990 al 2017 la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB) ha organizzato la World League del volley, ossia il torneo di pallavolo dedicato alle squadre nazionali. In occasione del 70esimo anniversario dalla fondazione della FIVB, la stessa federazione ha annunciato un cambiamento epocale: la volley World League si sarebbe trasformata in Volleyball Nations League con una formula del tutto nuova.
Sia per la pallavolo femminile che per la pallavolo maschile la World League ha sempre rappresentato un trofeo ambito per la sua rilevanza mondiale: l’evoluzione in VNL lo ha trasformato in un obiettivo ancora più sfidante perché la gara è stata resa ancora più competitiva e avvincente.
World League Volleyball: l’evoluzione nella formula VNL
La pallavolo della World League è stata dunque rivoluzionata con una nuova formula di torneo che ha ripreso elementi non solo della competizione disputata fino al 2017, ma anche del World Gran Prix. La Volleyball Nations League prevede 16 squadre partecipanti: tra queste, 12 sono formazioni fisse, ossia nazionali che partecipano a ogni edizione, mentre 4 sono le squadre “challenger”, ossia le sfidanti che ogni anno devono conquistarsi il posto nella competizione.
I paesi che rientrano nelle squadre fisse ospiteranno i match; in questa nuova versione della World League, l’Italia è stata inserita proprio in questo gruppo. Ecco quali sono le nazionali presenti nella competizione maschile: nel gruppo fisso troviamo Argentina, Brasile, Cina, Francia, Germania, Iran, Italia, Giappone, Polonia, Russia, Serbia e USA; il gruppo delle sfidanti è invece composto da Australia, Bulgaria, Canada e, da quest’anno, anche il Portogallo.
Per quanto riguarda il torneo femminile, le nazionali fisse sono quelle di Brasile, Cina, Germania, Italia, Giappone, Corea, Olanda, Russia, Serbia, Tailandia, Turchia e USA; le squadre challenger, invece, sono Belgio, Repubblica Domenicana, Polonia e, quest’anno, anche la Bulgaria che ha conquistato il posto nella scorsa edizione a discapito dell’Argentina.
Ogni edizione della World League del Volley con la nuova formula dura circa due mesi e in totale le partite disputate sono 260, 130 per categoria, delle quali 120 nella fase preliminare e 10 in quella finale.
La fase preliminare dura cinque settimane e prevede 20 gironi composti da quattro squadre ciascuno: in questa fase ciascuna nazionale disputerà 15 partite, per arrivare a ottenere alla fine il pool di squadre che poi affronterà nella fase finale. In seguito le nazionali vincenti nella prima parte del torneo vengono suddivise in due gironi da tre team ciascuno: le vincitrici dei due gironi si affrontano poi nella finale.
World League volley: lo scopo della formula VNL
Se per la FIVB la World League aveva bisogno di rinnovarsi ci sono dei motivi ben precisi. Lo scopo principale della formula Volleyball Nations League è quello di utilizzare lo stesso format di torneo sia per gli uomini che per le donne, al fine di promuovere l’uguaglianza nella pallavolo.
La creazione di un torneo con regole e programma condivisi tra il volley femminile e quello maschile consente anche di rendere la pallavolo più semplice e coinvolgente da seguire per gli appassionati, senza considerare che questa formula rende la gara ancora più competitiva, spingendo dunque gli atleti a impegnarsi e a crescere sempre di più.
Non a caso, la prima edizione della nuova World League della pallavolo ha registrato un enorme successo: sul podio della categoria maschile sono salite le nazionali di Russia, Francia e USA, mentre l’Italia si è classificata ottava; le prime tre classificate della categoria femminile, invece, sono state USA, Turchia e Cina, mentre le Azzurre sono arrivate settime.
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