Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 14 Settembre 2019
La storia dei Campionati Mondiali di pallavolo maschile comincia subito dopo il secondo conflitto mondiale. L’allora Cecoslovacchia ospita l’evento, che vede la nazionale dell’ex Unione Sovietica conquistare il primo oro proprio di fronte ai padroni di casa e alla Bulgaria, terza classificata.
Da quell’anno in poi la competizione assumerà una cadenza quadriennale, eccezion fatta per i mondiali del 1962, arrivati a soli due anni di distanza da quelli del 1960. L’URSS è la nazione da battere e conquista quattro ori su cinque dal ’49 al ’62, arrivando al bronzo nel 1956, nell’anno del primo successo per la Cecoslovacchia, che si impone in casa nel 1966 raggiungendo il secondo oro. Ai Mondiali di pallavolo, dunque, a dominare all’inizio furono i russi ma ben presto le cose cambiarono.
Mondiali volley: la svolta degli anni ’70
Il monopolio viene interrotto nel 1970 dalla Germania dell’Est prima e dalla Polonia poi (Messico ’74), ma nel 1978 l’ex Unione Sovietica centra il quinto oro, nell’anno in cui è l’Italia a ospitare i Mondiali di volley. Sono proprio gli Azzurri a perdere la finale contro l’URSS, ma si tratta della medaglia d’argento ai Mondiali, ossia nella massima competizione di questo sport, quindi i rimorsi svaniscono ben presto.
L’URSS centra il sesto oro nel 1982, di fronte a Brasile e Argentina (paese ospitante), mentre gli USA trionfano in Francia nel 1986, battendo in finale proprio i sovietici.
L’exploit dell’Italia ai Mondiali di volley
In ambito sportivo, in tanti associano le parole 1990 e Italia al Mondiale di calcio. Eppure nello stesso anno, in Brasile, è la Nazionale italiana a imporsi nella finale di pallavolo maschile valida per il titolo mondiale. Gli Azzurri si aggiudicano così il primo oro della storia contro Cuba, con l’URSS relegato in terza posizione.
Sono gli anni di quella che è stata poi chiamata la “generazione di fenomeni”, ossia quella formata da giovani pallavolisti italiani diventati dei veri campioni. È grazie a loro se negli anni ’90 l’Italia ai Mondiali di volley ha fatto sognare tutti i tifosi.
Ed è stata proprio quella generazione a scrivere le pagine più importanti della storia di questo sport nel nostro paese. Grecia 1994 vede per la seconda volta nella storia l’assenza dell’URSS nei primi tre gradini del podio. È infatti l’Italia a vincere il secondo oro mondiale, battendo i Paesi Bassi in finale. E se l’appetito vien mangiando, come non vincerne un altro nell’edizione 1998, in Giappone? Ed è così che gli Azzurri hanno vinto tre titoli mondiali consecutivi.
Dopo quell’anno, però, l’Italia sparisce dal podio dei Mondiali di pallavolo, facendo posto al Brasile che per cinque edizioni consecutive prenota un posto per la finale di pallavolo maschile. Nel 2002, 2006 e 2010 riesce a vincere eguagliando il filotto azzurro, nel 2014 e 2018, invece, cede il passo alla Polonia. Riusciranno i polacchi a fare tris come Italia e Brasile ai mondiali russi del 2022?
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