L’Italvolley maschile è campione d’Europa, un traguardo che agli azzurri mancava da ben 16 anni. L’ultimo trionfo a livello continentale risaliva al 2005, mentre l’ultima finale era stata disputata nel 2013. Un’impresa quella degli uomini di Fefé De Giorgi, che arriva a poche settimane dalla vittoria dell’Europeo femminile. Non era mai successo prima, infatti, che l’Italia riuscisse a vincere contemporaneamente sia la rassegna continentale maschile sia quella femminile. Il trionfo azzurro viene scandito anche dal premio quale miglior giocatore del torneo assegnato al capitano Simone Giannelli, protagonista di un Europeo sontuoso.

Italia-Slovenia: 3-2 al tie break

A Katowice, va in scena una finale davvero equilibrata e avvincente, che si conclude al tie break, come da trama tipica di un thriller: 22-25, 25-20, 20-25, 25-20, 15-11 i parziali. Il primo set è stato abbastanza equilibrato, ma alla fine la Slovenia è riuscita a portarlo a casa approfittando di alcune incertezze degli azzurri, ma nel secondo è una bella Italia, più consapevole dei propri mezzi e libera mentalmente, a prevalere con uno scarto leggermente più largo. Da qui in poi sarà un rimpallo tra le due formazioni, con la Slovenia a restituire il 25-20 nel terzo e gli azzurri a conquistare il quarto ancora con lo stesso punteggio, nonostante nelle ultime battute gli avversari si fossero portati a -1. Si va al tie break e la Slovenia parte forte mettendo a segno tre punti di fila che avrebbero potuto stendere qualunque altro avversario. Non però i ragazzi di De Giorgi, che reagiscono e se la giocano punto a punto fino al 7-7. Da lì in poi l’Italia prenderà la discesa portandosi al 14-9, con il massimo vantaggio di +5. Gli sloveni annullano due palle match, ma al terzo tentativo l’Italia è campione d’Europa per la settima volta nella sua storia. Per la Slovenia, invece, terza sconfitta di fila in finale dopo quelle del 2015 e del 2019.

“È una gioia immensa – dichiara dopo la premiazione il ct Ferdinando De Giorgi al sito ufficiale della Federvolley – una vittoria cercata, desiderata, arrivata al termine di una gara davvero difficile in cui i ragazzi per lunghi tratti hanno saputo soffrire, ma non hanno mai mollato la presa. Questa sera hanno dimostrato di essere un vero gruppo, unito, che ha saputo condividere e ricompattarsi quando sembrava il momento più difficile. Il fatto che chi è entrato dalla panchina è risultato essere decisivo è la testimonianza più evidente delle mie parole che testimoniano la validità di un gruppo davvero splendido”.

I protagonisti dell’Europeo azzurro

Come sottolineato dal ct azzurro, questa è una vittoria del gruppo, che ha dimostrato di saper essere unito e di saper lottare e soffrire. Detto questo, non si possono non sottolineare le prestazioni dei singoli, a partire dal capitano Simone Giannelli, che dicevamo è stato insignito del premio quale miglior giocatore della rassegna continentale. L’MVP degli Europei riesce a dare equilibrio alla squadra anche quando attraversa momenti non proprio brillanti. In finale decisivo anche al servizio.

Daniele Lavia è un altro di quelli che ha saputo soffrire quando c’era da soffrire, ma al contempo pigiare sull’acceleratore quando c’era da farlo. Praticamente perfetto nel gestire tutti i momenti di maggior pressione della finale, giocando in modo magistrale sul muro sloveno e chiudendo con uno score di 21 punti.

Fondamentale per questo gruppo è stata anche l’esperienza del centrale Simone Anzani, che si rivela preziosissimo, nonostante qualche calo fisiologico. Prima parte di finale non certo esaltante per Alessandro Michieletto, che è però cresciuto nel finale di gara ed è infatti suo il servizio che porta l’Italia al tie break. L’erede di Juantorena chiude il torneo come MVP tra gli schiacciatori e per lui si prospetta un futuro luminosissimo. Ottimo Europeo a livello mentale anche per Fabio Balaso, mentre Giulio Pinali è probabilmente quello che in finale è stato più facilmente arginato dagli avversari. Per fortuna, il gruppo ha sopperito alle sue mancanze e ha evitato di “sporcare” l’immagine di un percorso davvero importante per l’opposto della Trentino. Paga l’inesperienza Gianluca Galassi, mentre Yuri Romanò, che fino allo scorso anno militava in A2, è probabilmente da considerare l’uomo della finale: mandato in campo da De Giorgi quasi come mossa della disperazione e mette a segno 11 punti con una percentuale di realizzazione del 90%. In un set e mezzo riesce a piazzarsi in pratica sulla copertina degli Europei grazie ad un repertorio di colpi in attacco praticamente perfetto. Prezioso anche il contributo di Fabio Ricci, che non è stato propriamente fortunato in questo torneo, ma in finale entra in un momento decisivo e su alcune palle pesantissime fa la differenza.

E così l’Italia è campione d’Europa da imbattuta, una vittoria storica che si innesta in un 2021 che per i colori azzurri, a livello sportivo, rimarrà leggendario.